Assistenti personali AI per viaggi d’affari: alleati strategici dei Travel Manager

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Gli assistenti personali AI sono una comodità per i dipendenti in viaggio, ma anche uno strumento importante per i Travel Manager alle prese con politiche aziendali e ambientali.

L’Intelligenza Artificiale Generativa ha introdotto nel Business Travel la figura degli Assistenti Personali AI. Si tratta di soluzioni intelligenti, disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Potenzialmente questi assistenti sono in grado di rispondere ad ogni esigenza: dai consigli sulle opzioni di itinerario ad una guida sulla politica di viaggio della propria azienda. Julie Shainock, Direttore Generale per i Viaggi, i Trasporti e la Logistica presso Microsoft, ha dichiarato che “Chat GPT renderà i viaggi d’affari più facili, più intelligenti e più ecologici”. Ciò non fa che accrescere le aspettative dei viaggiatori d’affari che ormai hanno compreso bene e già cominciano a sperimentare la direzione tutta digitale del Business Travel. Ma come stanno evolvendo gli assistenti personali AI e in che maniera rappresentano un vantaggio per il dipendente, il datore di lavoro… e l’ambiente?

Gli assistenti personali AI garantiscono supporto continuo e personalizzato 

L’intelligenza artificiale è particolarmente utile nel gestire compiti ripetitivi perché può processare grandi quantità di dati in una sola volta e in maniera molto più rapida. È uno dei motivi per i quali l’AI è un importante alleato dei Travel Manager. Potendo affidarsi a software che si occupano delle operazioni più elementari, questi professionisti possono concentrare le proprie energie e il proprio tempo nello stringere partnership, nell’ascoltare i propri colleghi e quindi ideare strategie di viaggio più efficaci ed efficienti sia per le esigenze dei singoli lavoratori che dell’azienda. 

In questo contesto, gli assistenti AI aggiungono un ulteriore tassello di efficienza. Infatti offrono un supporto continuo, utilizzando l’apprendimento automatico per fornire risposte personalizzate ai viaggiatori. Questi sistemi apprendono dalle interazioni precedenti informazioni e abitudini, adattando i propri suggerimenti alle preferenze e alle esigenze dei viaggiatori d’affari individuali e alle travel policy delle loro aziende. Questo livello di personalizzazione non solo migliora l’esperienza di viaggio ma può anche aumentare l’efficienza riducendo i tempi di pianificazione e ricerca. 

La frontiera di assistenti virtuali sta toccando anche l’alta quota. Qatar Airways è la prima compagnia aerea ad introdurre una hostess olografica basata su intelligenza artificiale. Sama 2.0, questo il suo nome, è stata presentata a Berlino durante la fiera Itb. Sama 2.0 è progettata per svolgere le stesse funzioni del personale tradizionale interagendo con i passeggeri e migliorando grazie a loro le proprie abilità conversazionali. È accessibile tramite QVerse, la piattaforma digitale immersiva di Qatar Airways, e l’app della compagnia.

L’assistente personale AI in viaggio è in realtà un’assistente da remoto del Travel Manager

Ormai conosciamo bene le funzionalità tipiche dei self booking tool: proporre strutture o soluzioni di spostamento in base alle preferenze di viaggio e alle esigenze logistiche, anche riservando la possibilità di scoprire opzioni vantaggiose altrimenti trascurate. In questo ecosistema digitale un’assistente AI si pone in una prospettiva un po’ diversa. Difatti possiamo considerare un’assistente personale AI l’intermediario tra il dipendente in viaggio e l’azienda, o meglio il Travel Manager. Infatti, oltre ad essere portavoce delle politiche aziendali rendendo ad esempio la pianificazione dei viaggi meno onerosa, questi strumenti possono suggerire voli che massimizzano i punti fedeltà o gli hotel che aderiscono ai limiti di spesa aziendali. L’assistente personale AI che accompagna il business traveller in ogni momento del suo viaggio svolge allo stesso tempo la funzione di delegato da remoto del Travel Manager. 

La sostenibilità è un tema caldo per ogni azienda che deve fare i conti con l’impatto ambientale dei propri dipendenti in viaggio. Anche in questo caso, come forse abbiamo già potuto intuire, gli assistenti personali virtuali proseguono il lavoro del Travel Manager in quanto guidano i dipendenti a rispettare le politiche di viaggio previste dalla travel policy aziendale

Innanzitutto l’AI può suggerire itinerari di viaggio ottimizzati che riducono le emissioni di anidride carbonica, grazie alla scelta di voli diretti o mezzi di trasporto a minor impatto ambientale. Questo criterio si estende anche alla selezione di alloggi, con un focus su hotel e strutture che adottano pratiche sostenibili. 

Successivamente gli assistenti AI si occupano del monitoraggio dell’impronta di carbonio, risultando collaboratori preziosi per il Travel Manager che deve periodicamente tirare le fila delle politiche di viaggio aziendali.

Infine, ma non per importanza, attraverso la sensibilizzazione durante la trasferta gli assistenti AI incoraggiano i viaggiatori d’affari a fare scelte responsabili e sostenibili. In questo modo proseguono il lavoro già iniziato in sede dai Travel Manager che promuovono una maggiore consapevolezza delle questioni ambientali. Questo aspetto educativo è fondamentale per cambiare le abitudini di viaggio a lungo termine e favorire un impatto ambientale più positivo nel mondo dei viaggi d’affari. 

Scopri anche l’importanza dell’AI nel Travel Risk Management.

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