Santiago del Cile
Peso cileno
Spagnolo
Protestantesimo, cattolicesimo
Repubblica democratica
1° gennaio, 1° maggio, 21 maggio (Commemorazione della battaglia navale di Iquipe),
29 giugno (Santi Pietro e Paolo), 15 agosto,
primo lunedì di settembre (Festa dell’unità nazionale),
18 settembre (Anniversario dell’indipendenza), 12 ottobre (Columbus Day), 1° novembre,
8 dicembre, 25-26 dicembre
UTC-4
+56
C, L (220 V/50 Hz)
Aeroporto Internazionale Comodoro Arturo Merino Benítez (Santiago del Cile),
Aeroporto Internazionale di Mataveri (Isola di Pasqua)
Tra i Paesi dell’America Latina, il Cile è sicuramente quello che offre maggiori opportunità per gli investimenti. Fornisce a realtà economiche come quella italiana l’occasione di trovare basi solide e affidabili.
Dati alla mano – secondo quanto riportato qualche tempo fa da Branko Karlezi, Direttore dell’Ufficio Commerciale del Cile in Italia – balza subito all’occhio lo sviluppo nel business registrato negli ultimi anni. Ben 111 milioni di dollari migrati, nel periodo 2009-11, dalle società italiane al territorio cileno, soprattutto nel settore autostradale e urbano e nelle telecomunicazioni. Ma non solo. Una nuova occasione per realizzare affari è recentemente venuta anche dall’energia elettrica.
La sua domanda, secondo attendibili proiezioni, dovrebbe aumentare ulteriormente del 5% fino alla fine del 2020. Già da questo primo prospetto è facile intuire quante risorse nasconda oggi una nazione che fino agli albori degli anni Novanta subiva la sanguinosa dittatura di Pinochet.
Viaggiare per affari in Cile può rivelarsi un’esperienza sorprendente. E sono già tanti i businessmen che hanno toccato con mano la rinascita dell’economia cilena.
Nel 2013, in base a quanto riportato dal World Competitiveness Yearbook, pubblicato dall’Institute for Management Development, il Cile si è classificata trentesimo su 60 paesi. E secondo il rapporto Doing Business 2013 della Banca Mondiale, il Cile è l’economia dell’America Latina in cui è più facile fare affari.
Inoltre, nel 2010 è stato attivato il programma Start Up Cile.
Un progetto pilota che ha portato nel “Paese sottile” ben 22 start up di 14 Stati. Sono state forniti loro 40.000 dollari di un libero capitale di avviamento e un visto temporaneo di un anno per sviluppare i loro progetti. Nello stesso anno, infine, è giunto a termine il processo di ammissione del Cile all’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Un evento storico, se si considera che il Cile è stato il primo Paese dell’America meridionale a ottenere un simile riconoscimento.
Ma perché è così vantaggioso un viaggio per affari in Cile?
Innanzitutto, per la stabilità politica ed economica di cui attualmente gode. In secondo luogo, per la ferma solidità delle sue istituzioni.
Tutti elementi che accrescono il potenziale di fiducia accordabile al suo sistema. Inoltre, il Cile può vantare il PIL pro capite più alto di tutto il continente (22.000 dollari), una percentuale di disoccupazione ormai attestata al 5,8%, un basso livello di debito pubblico e un sistema finanziario decisamente di qualità.
Tuttavia, malgrado nel 2015 l’economia sia cresciuta del 2,1%, il Cile va tuttora considerato un Paese in via di sviluppo, con un percorso ancora lungo da compiere.
Nel frattempo, gli investitori italiani possono ben ambire a espandere il proprio business oltreoceano.
Conviene puntare sull’elevata competitività del Cile, sull’efficiente organizzazione del suo sistema bancario e sul bassissimo tasso di rischio e di corruzione. Infatti, secondo la graduatoria di rischio pubblicata nel 2012 da EIUM (The Economist Intelligence Unit), il Cile si presenta come il Paese meno rischioso in assoluto per gli investimenti. E anche a livello di commercio estero l’economia cilena mantiene ben alto il suo profilo a livello mondiale (40,8% con l’Asia, 20,1% con il Nord America, 17,5% con il resto del Sud America e 16,3 % con l’Europa).
Insomma, ci si potrebbe ancora dilungare su tutti i vantaggi che un viaggio per affari in Cile comporterebbe.
Per il momento, però, è bene lasciare ai lettori di Travel for business la curiosità di scoprire da sé tutte le qualità del Paese. Bellezze paesaggistiche e tradizioni culturali davvero imperdibili: un motivo in più per pensare a una traversata fino in Sud America.
La particolare conformazione geografica del Cile, stretto e lungo, fa sì che la popolazione si concentri per l’85% nella zona centrale del Paese. Santiago, con i suoi 6 milioni di abitanti, rappresenta in assoluto la città più visitata per fare business.
Chiunque ami sperimentare gusti vivi e piatti forti, di certo non potrà lasciarsi scappare l’occasione di provare la cucina cilena. Ma cosa sarebbe il piacere della tavola senza un buon vino? Forse non tutti sanno che il Cile ha una tradizione vinicola davvero portentosa.
L’economia cilena è tra le più stabili, aperte e competitive dell’America Latina. Il progresso sociale ed economico vissuto nel corso degli ultimi anni, e i cospicui investimenti esteri, rendono il Cile uno dei più fruttuosi Paesi emergenti.
Se volete avviare i vostri affari in Cile, dovrete sicuramente mostrarvi aperti e fiduciosi. Ma badate bene che saranno necessari diversi incontri preliminari prima di arrivare al nocciolo della questione.
Una “grande roccia”, come evoca l’origine del suo nome indigeno Rapa Nui, posta in mezzo all’Oceano Pacifico, al largo delle coste del Cile. È la leggendaria Isola di Pasqua, con i suoi misteriosi e giganteschi custodi di pietra a proteggerla.
Viaggiare per affari in Cile significa anche cogliere il meglio della vasta offerta culturale, paesaggistica ed enogastronomica del Paese. Esistono diverse App che permettono ai viaggiatori di orientarsi andando alla ricerca di siti di interesse e locali per mangiare.
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