Ti sei vaccinato contro il Covid? Ecco i Paesi in cui puoi viaggiare (e quelli in cui non è ancora possibile)

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Il settore dei viaggi è stato duramente colpito dalla pandemia. Con l’inizio delle vaccinazioni, però, è possibile vedere una luce in fondo al tunnel. Diverse compagnie aeree stanno andando nella direzione del passaporto sanitario. Emirates sta per diventare una delle prime compagnie aeree al mondo a provare IATA Travel Pass, un’app mobile per aiutare i passeggeri a gestire in modo semplice e sicuro i propri viaggi in linea con i requisiti governativi per Covid -19 test o informazioni sui vaccini. Anche Etihad Airways lo offrirà su voli selezionati da Abu Dhabi già nel primo trimestre del 2021. In caso di successo, il pass verrà esteso ad altre destinazioni sulla rete Etihad.

Inoltre, già da ora, chi si è sottoposto al vaccino anti-Covid (e al richiamo) e lo può quindi documentare con i certificati rilasciati dalle autorità sanitarie, ha l’opportunità di viaggiare liberamente verso molti Paesi. Ecco quali. E i luoghi dove invece è ancora molto difficile entrare a causa della pandemia.

Africa: il balzo in avanti delle Seychelles per favorire il turismo

Nel complesso, molti paesi africani sono stati in grado di far fronte al coronavirus in modo efficace: il Senegal, ad esempio, è stato giudicato il secondo paese al mondo per capacità di contrastare il virus. C’è quindi chi si può permettere di guardare al futuro con ottimismo.

Con un documento ufficiale del 17 gennaio, il governo ha aperto le Seychelles al turismo per chi ha ricevuto il vaccino e presenta anche un certificato negativo dal test molecolare RT-PCR effettuato 72 ore prima del viaggio. In precedenza, il governo aveva preannunciato l’intenzione di aprire il paese in due fasi. Nella prima, i passeggeri possono entrare nel paese almeno 14 giorni dopo aver assunto entrambe le dosi del vaccino, insieme a un certificato di esito negativo da un test effettuato 72 ore prima del viaggio. Invece nella seconda fase, cioè da metà marzo, quando il governo ritiene che avrà vaccinato gran parte della popolazione, anche le persone non vaccinate potranno entrare nel paese: basterà presentare un certificato di test negativo svolto 72 ore prima del viaggio.

Asia. Phuket, Thailandia: stop alla quarantena obbligatoria dall’autunno

L’isola sta lavorando a un piano per riaprire completamente ai visitatori vaccinati entro ottobre di quest’anno per rilanciare l’industria del turismo, così duramente colpita dalla pandemia. L’ipotesi è di rinunciare anche al requisito della quarantena obbligatoria di 14 giorni per i viaggiatori.

“Ciò consentirà a migliaia di europei vaccinati che di solito trascorrono i mesi invernali a Phuket di visitare il Paese”, ha detto all’agenzia di stampa Bloomberg Bhummikitti Ruktaengam, presidente dell’associazione turistica di Phuket. L’isola si sta adoperando per fornire vaccinazioni anti-Covid a 250.000 residenti.

Europa: la Georgia apre senza limitazioni, l’Islanda emette i certificati per i vaccinati

Alla fine di dicembre ha preso il via in tutta Europa la vaccinazione contro il Covid-19. La presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen nei giorni scorsi ha dichiarato di “accogliere con favore” l’ipotesi un passaporto vaccinale europeo che certifichi che una persona ha ricevuto la somministrazione del vaccino anti-Covid e quindi può viaggiare in sicurezza nell’area Schengen.

Il passaporto vaccinale consentirebbe alle persone di tornare a spostarsi nello spazio Schengen per lavoro e turismo, senza paura di contagiare o essere contagiati. Ma il tema, ha sottolineato una portavoce della Commissione Ue, non è solo di natura medica: è una questione politica e giuridica quella che gli Stati membri dovranno affrontare per arrivare a definire un certificato riconosciuto reciprocamente.

A che punto sono i Paesi europei?

Danimarca

Il governo danese è al lavoro con le organizzazioni imprenditoriali per mettere a punto un documento digitale scaricabile sullo smartphone che consenta spostamenti facili e veloci a chi già abbia ricevuto l’immunizzazione.

Georgia

La Georgia, che si trova all’incrocio tra Europa orientale e Asia occidentale, è stata il primo Paese a rimuovere le restrizioni all’ingresso per tutti i passeggeri vaccinati, come riporta l’Independent. Ciò significa che non c’è quarantena  e non è necessario alcun test all’arrivo o prima della partenza: dal 1° febbraio a tutti i turisti internazionali è permesso entrare nel Paese purché siano state loro somministrate entrambe le dosi dei vaccini contro il Coronavirus e possano presentare i relativi documenti.

Islanda

L’Islanda ha emesso i primi certificati di vaccinazione contro il Covid-19 il 26 gennaio, nell’ottica di facilitare i viaggi di tutte le persone che sono già state vaccinate. Il Ministero della Salute ha però sottolineato che i certificati devono ancora essere riconosciuti a livello internazionale.

Italia

In questa prima fase iniziale di disponibilità limitata di vaccini, è in corso la vaccinazione di tre categorie ritenute prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle strutture residenziali per anziani, ultraottantenni. L’obiettivo indicato nel Piano nazionale di vaccinazione Covid-19 è che gli appartenenti alle tre categorie a massima priorità siano coinvolti nel primo trimestre 2021.

Anche qui si studiano soluzioni per far facilitare i viaggi: ad esempio, con l’app AOKpass a disposizione dei clienti Alitalia, tramite un Qr code si può attestare l’esito negativo del test Covid-19 effettuato in aeroporto e velocizzare le procedure d’imbarco sui voli “quarantine free”.

Il Dpcm 14 gennaio 2021 disciplina gli spostamenti da/per l’estero fino al 5 marzo 2021.

Per viaggiare da e per l’Italia sono previste differenti limitazioni in base alle aree. In sintesi: per San Marino e Città del Vaticano non è prevista nessuna restrizione.

Al momento è previsto l’obbligo di test molecolare o antigenico effettuato a mezzo di tampone nelle 48 ore precedenti l’arrivo in Italia, con risultato negativo (in mancanza, isolamento fiduciario) per Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

Per Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia, vige l’obbligo di isolamento fiduciario all’ingresso/rientro in Italia.

Per il resto del mondo sono possibili gli spostamenti solo in presenza di precise motivazioni. Obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria all’ingresso/rientro in Italia.

Discipline a parte sono previste per il Regno Unito, a seguito della Brexit, e il Brasile: il Ministro della Salute, con Ordinanza 16 gennaio 2021, inizialmente vigore fino al 31 gennaio 2021, ma prorogata fino al 15 febbraio 2021, ha disposto la sospensione del traffico aereo dal Brasile e il divieto di ingresso in Italia per tutti coloro provengono dal Brasile o che vi abbiano soggiornato/transitato nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso in Italia. Al momento, non sono previste eccezioni.

Per i Paesi da/per i quali l’Italia non pone limitazioni, si raccomanda di consultare sempre la Scheda Paese su ViaggiareSicuri: le autorità locali potrebbero ancora mantenere restrizioni all’ingresso per i viaggiatori (anche provenienti dall’Italia).

Regno Unito: sistema a punti dopo la Brexit, pesanti sanzioni per chi entra dai Paesi a rischio Covid

Il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea il 31 gennaio 2020, con la Brexit. La libera circolazione tra il Regno Unito e l’Unione Europea è quindi terminata il 31 dicembre 2020 e dal 1° gennaio 2021, il Regno Unito ha implementato un sistema di immigrazione a punti basato sulle competenze più che sul Paese di provenienza. È consigliabile visitare il sito dedicato all’immigrazione a punti nel Regno Unito dalla’Unione Europea.

Molto rigido, al fine di evitare l’importazione delle varianti, l’atteggiamento verso chi arriva da uno dei 33 Paesi a rischio Covid (inclusi Brasile, Sudafrica e Portogallo) e non lo dice: oltre alle multe, si può arrivare fino a 10 anni di carcere. La Scozia punta ad attuare misure ancora più restrittive per timore che molti sbarchino a Londra e una volta arrivati dichiarino di provenire dall’Inghilterra.

La situazione negli Stati Uniti: permane il divieto di ingresso per chi viene dallo Spazio Schengen

Perrmangono forti restrizioni all’ingresso negli Stati Uniti. Con specifiche eccezioni, i cittadini stranieri che sono stati in uno dei seguenti paesi negli ultimi 14 giorni non possono ancora entrare negli Stati Uniti: Cina, Iran, Spazio Schengen (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Monaco, San Marino, Città del Vaticano), Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord), Irlanda, Brasile, Sud Africa.

Come previsto in ogni proclama presidenziale, i cittadini e i residenti permanenti legali degli Stati Uniti, alcuni membri della famiglia e altri individui che soddisfano specifiche eccezioni, anche se sono stati in uno di questi Paesi negli ultimi 14 giorni, potranno entrare negli Stati Uniti.

Nonostante le limitazioni ancora vigenti per molti Paesi, il nuovo anno è ricco di opportunità per chi sceglierà di spostarsi: ecco gli otto motivi per cui dovresti prendere in considerazione la possibilità di prenotare un viaggio nel 2021.

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