Sfida aperta ad airbnb anche in Italia?

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Alcuni giorni fa, su molte testate appariva la notizia di una multa fino a 7500 dollari per chiunque affitti una camera o un appartamento attraverso la piattaforma share airbnb nello stato di New York.

Provvedimento fortemente voluto dall’amministrazione dello Stato di New York, che da tempo ha iniziato una battaglia per mettere al bando il portale di share per favorire gli albergatori locali.

Alla decisione del Governatore Andrew Cuomo, Arbnb ha risposto attivando un’azione legale atta a dimostrare l’incostituzionalità del provvedimento assunto nei propri confronti. Vedremo come andrà a finire!

Anche in Italia, Federalberghi ha consegnato ai Sindaci delle principali città e ai comandi della guardia di finanza, gli elenchi completi di nominativi e indirizzi riguardanti le strutture e gli appartamenti che utilizzano la piattaforma per allocare le proprietà immobiliari.

Il rilievo da parte di Federalberghi, riguarda sopratutto i temi legati alla sicurezza, il mancato pagamento delle imposte e della tassa di soggiorno.

Ovviamente anche l’aspetto dell’attività svolta che dovrebbe essere per sua natura occasionale, è svolta in molti casi per molti giorni l’anno superando i limiti di ricavo di €5000,00 previsti per legge.

La norma in Italia, infatti, non prevede la registrazione del contratto per gli affitti inferiori ai trenta giorni. Di conseguenza non avviene da parte del proprietario la segnalazione degli occupanti, l’alloggio alla pubblica sicurezza per i dovuti accertamenti; così come la ricevuta fiscale dell’affitto è emessa molto raramente.

Tuttavia airbnb, nei mesi scorsi, attraverso i suoi rappresentanti in Italia ha incontrato diversi sindaci con lo scopo di normare l’attività ed evitare possibili sanzioni, trovando un primo accordo con la città di Firenze in merito alla tassa di soggiorno.

Le posizioni oggi tra Associazioni di Categoria e airbnb sono ancora molto distanti, l’auspicio è che si possa trovare una soluzione che consenta di fare emergere da una parte l’eventuale evasione fiscale e i cattivi comportamenti, ma dall’altro si disciplini un’attività che produce reddito in grande crescita.

L’offerta di airbnb è innegabile, contribuisce alla crescita dell’offerta turistica e al conseguente aumento di Turisti in Italia, riscontrando sempre più successo tra i viaggiatori alla ricerca di esperienze di viaggio diverse da quelle alberghiere. Anche nel settore del Business Travel sono sempre di più i viaggiatori che richiedono alle proprie aziende di poter fare questa scelta.

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