La Convention dei Travel e Mobility manager invita all’umanesimo. Per crescere persone che sappiano costruire relazioni.
Questi rospi diventeranno principi. I Travel manager che incontro hanno storie simili. Molti di loro fanno più cose in azienda e sono spesso impegnati in compiti operativi e in soluzioni di emergenza.
Sanno di dover gestire una spesa importante e di dover assolvere compiti complessi, spesso in attesa di decisioni che competono a responsabili che non hanno competenze e sensibilità in materia. Il viaggio aziendale è quasi sempre solo capitolo di spesa e l’obiettivo è di contenere tempi di trasferimento, semplificare l’organizzazione e soprattutto comprimere i costi, nel rispetto dei budget imposti.
La convention AITMM (Associazione Italiana dei Travel e Mobility manager) che si è tenuta al Prime Time Loft di Milano. nel quartiere Bicocca è invece ancora una volta l’occasione per confrontarsi sul ruolo sempre più strategico del Travel & Mobility Manager.
L’ottava edizione si avvale di un partner come Smart Eventi – agenzia eventi certificata ISO 20121 per la gestione di eventi sostenibili – per ospitare gli associati al Prime Time Loft, un’area interessata da un vasto progetto di riqualificazione urbanistica di Milano, la città della moda, dell’alta finanza, delle avanguardie culturali. Luogo ideale per vivere lavorare e dare vita a progetti sempre nuovi ed innovativi.
Sommario
ToggleComprendere il cambiamento
“Nulla resta fermo: aziende, persone, mercati e mobilità stanno cambiando. E proprio in questo scenario il nostro ruolo evolve”, spiega Ivano Gallino, Presidente AITMM, “Per affrontare la complessità servono competenze trasversali, capacità analitica, visione sistemica e talento”. Un invito esplicito a cercare il senso di ciò che accade, con la competenza e l’esperienza maturata, ma soprattutto con la sensibilità e l’empatia che ci aiutano a crescere la nostra capacità di comprendere il cambiamento. Rosemarie Caglia, ceo di Travel for business e media partner dell’evento, incoraggia i Travel manager presenti a cercare in ogni viaggio di lavoro, non solo le migliori soluzioni organizzative, ma anche un’esperienza e un’opportunità di crescita.
Patrick W. Diemer di BT4Europe dà la dimensione del Business Travel che in Europa vale il 2% del PIL, conta oltre 2 milioni di aziende, 40 milioni di viaggiatori per una spesa complessiva di 185 miliardi di euro.
L’intervento di Mark William Love Consultant and Project Manager illustra l’impatto che gli eventi recenti di geopolitica hanno sui viaggi e sulla gestione dei Travel Mamager. Il problema di oggi è la velocità del cambiamento. L’instabilità e la politica dei dazi creano grande incertezza. Rischi e cyber security impongono cambiamenti normativi è un monitoraggio costante. Il TM deve farsi promotore di gruppi informali per condividere info sui rischi e le tutele legali.
Il Viaggio aziendale cambia anche per effetto della’”NDC Revolution”, che Fabio Andaloro e Giuliana De Flaviis di Air France-KLM scompongono nel dinamismo tariffario che aumenta la qualità della vendita e del servizio, con una reportistica capace di semplificare la complessità (vedi anche Mobility Talk: https://youtu.be/m67JYtb57AE)

Alfredo Pezzani, figura storica delle Travel Management Company (TMC) riconosce la crescita professionale dei Travel & Mobility Manager come una leva strategica per le aziende. “Saper leggere le nuove dinamiche del Business Travel – dalle complessità tariffarie aeree e alberghiere, fino alla relazione sempre più articolata con le TMC – richiede preparazione, visione e consapevolezza”.
In un mercato in rapida trasformazione, la Pmi italiana è molto frammentata e occorrono soluzioni tecnologiche in grado di aiutarla. Proliferano società tech che non hanno un’adeguata conoscenza del settore, ma con nuovi strumenti che dobbiamo comunque mappare ed adottare. “Ciò che oggi sembra distante (One Order?), domani sarà una realtà da gestire. E sarebbe bello cavalcarla, invece che subirla”
Michele Molinelli di Arval BNP Paribas Group riporta i risultati di un’indagine globale con oltre 8.000 interviste in 28 Paesi, inclusa l’Italia, che aiuta a comprendere le tendenze del settore e supporta le aziende nel trasformarle in scelte strategiche concrete. Entro 3 anni 1/3 delle flotte sarà elettrificato e impatterà sul benessere dei dipendenti e sul commuting.
Talento e mindset per aprire nuove possibilità
Fiorella Pallas di TalentoBe, ha origine greca, mezza siciliana e mezza francese, nata ad Haiti. Ha viaggiato per lavoro e lavorato in viaggio e chiede per questo, il riconoscimento di Travel manager ad honorem. “Il cambiamento ci costringe a cambiare un pezzo di noi e a rimetterne un altro”. Amiamo gli automatismi e preferiamo il controllo al cambiamento. Facciamo tante cose per abitudine, agiamo secondo schemi. La consapevolezza fa la differenza. Dobbiamo aiutare le persone a scoprire il valore. “Il nostro potenziale è limitato dai paradigmi: dobbiamo orientare il focus dagli hard skills (cosa sai fare) ai soft skills (come lo fai)”.

Il radar della personalità è un diagramma di facile lettura che il test sulla platea presente restituisce per i tratti rappresentativi della personalità del Travel Manager.
Il talento quando presente è spontaneo ed è capace di rendere le cose facili. Il suo ruolo si esercita nel presidio costante sulle Travel policy aziendali, con una sensibilità dettata dalle linee guida e nel ruolo di mediatore tra reparti. Estroverso nell’attitudine a costruire relazioni, ma anche umile, per la capacità di ascolto e per l’apprezzamento dei risultati conseguiti di volta in volta.
Ha uno spirito critico e capacità di analizzare i dati, misurare e controllare i risultati. E’ una persona capace di accogliere e analizzare le opportunità. Sa che occorre consolidare quello che funziona, per recepire l’innovazione che aggiunge valore.
Questi tratti della sua personalità saranno sicuramente modellati dall’esperienza professionale, in un apprendimento continuo.
Anna Fioroni, Presidente Confcommercio Professioni, fa riferimento alla legge 4/2013, nota come la “legge sulle professioni non organizzate in ordini o collegi”, che promuove l’autoregolamentazione volontaria e la qualificazione di queste professioni, consentendo a singoli professionisti e associazioni di ottenere attestazioni di qualità e certificazioni di conformità.
Ivano Gallino chiude e ringrazia per la giornata speciale. “Quando si condividono le cose, diventa tutto più facile”. Ribadisce l’importanza di mettere sempre al centro le persone e la loro esperienza. Invita ad affrontare insieme le nuove sfide, per incoraggiarsi a vicenda e a sentirsi meno soli.
Finisce come nel film “Il cuore lo sa (Corazón delator)” diretto da Marcos Carnevale: dobbiamo cambiare un pezzo di noi per ritrovare il senso delle cose e l’amore. Per essere agenti di cambiamenti, dobbiamo cambiare dentro.
L’Associazione dei Travel e Mobility Manager è davvero cresciuta e può aiutarci in questo.
Presto i rospi diventeranno principi.