Guidare l’Aviazione verso un Futuro Sostenibile: il Ruolo Chiave del Gruppo Lufthansa e dei Travel Manager

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Viaggiare in tutto il mondo senza lasciare una pesante impronta di carbonio è un’idea affascinante che sta diventando sempre più possibile grazie a importanti sviluppi tecnologici e iniziative innovative nel settore dell’aviazione. Ieri ho avuto il privilegio di presentare i risultati della ricerca che Travel for business ha condotto per il Gruppo Lufthansa in occasione del loro evento Milanese, per condividere una visione entusiasmante riguardo alla sostenibilità nei viaggi aerei.

Come molti di voi sapranno, l’industria dell’aviazione è spesso oggetto di critiche per le sue emissioni di CO2 e il suo impatto ambientale. Tuttavia, i risultati della ricerca hanno dimostrato che è possibile cambiare il modo in cui concepiamo i viaggi aerei ma soprattutto abbiamo messo in evidenza di come, insieme, possiamo contribuire a un’industria più ecologica.

Con la grande community di Travel for business, abbiamo esaminato approfonditamente le sfide attuali e le soluzioni potenziali per rendere i viaggi aerei più sostenibili ed eco-friendly.  E abbiamo voluto comprendere l’orientamento attuale verso iniziative che possono aiutare le aziende, i travel manager e gli stessi viaggiatori d’affari a diventare più consapevoli ed efficaci.

Abbiamo scoperto che c’è un alto livello di consapevolezza (52%) riguardo all’importanza di considerare l’impatto ambientale dei viaggi aerei. Tuttavia, solo il 22% delle persone ha dimostrato una conoscenza approfondita e sta adottando azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale. Sicuramente c’è ancora spazio per migliorare l’educazione e l’implementazione di pratiche sostenibili su questi temi come dimostra anche il divario di consapevolezza tra i travel manager e quella percepita dai viaggiatori d’affari. A riaffermare tale concetto è stata la partecipazione di Roberta Billè, presidente di GBTA Italia. Nel suo intervento, Billè ha sottolineato l’importanza cruciale di sensibilizzare e informare i viaggiatori sui temi della sostenibilità, riconoscendo così il ruolo fondamentale svolto dai travel manager nell’adozione di pratiche più eco-friendly nel settore dei viaggi aerei.

In occasione dell’evento del Gruppo Lufthansa, abbiamo anche parlato della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), la nuova direttiva europea che richiede alle aziende di fornire informazioni trasparenti e dettagliate sulle questioni di sostenibilità, comprese le emissioni di gas serra. Questa direttiva amplia la portata delle imprese soggette all’obbligo di rendicontazione non finanziaria, includendo un numero maggiore di aziende rispetto alla precedente Non-Financial Reporting Directive. Ciò significa che le aziende dovranno prendere in considerazione le emissioni di gas serra derivanti anche dai viaggi aerei e adottare misure per ridurle.

Per rendere i viaggi aerei più sostenibili, è fondamentale considerare gli ambiti di valutazione e misurazione delle emissioni. Il GHG Protocol (Greenhouse Gas Protocol) prevede infatti tre ambiti principali: scope 1, 2 e 3. Lo scope 3, che riguarda le emissioni legate alle attività aziendali lungo la catena di valore, è di particolare interesse per i travel manager e le aziende.

Il ruolo del travel manager nello scope 3

Il ruolo del travel manager nello scope 3 non può essere sottovalutato. Essi hanno una posizione privilegiata per influenzare e guidare le decisioni aziendali relative al business travel sostenibile. Come responsabili della gestione dei viaggi d’affari, i travel manager hanno quindi la possibilità di implementare politiche e pratiche che riducono l’impatto ambientale.

Attraverso una stretta collaborazione con le aziende e i fornitori di servizi di viaggio, i travel manager possono, ad esempio, promuovere l’adozione di carburanti sostenibili come i Sustainable Aviation Fuel (SAF), incoraggiando le compagnie aeree con cui collaborano a utilizzarli.

Inoltre, i travel manager possono svolgere un ruolo chiave nella promozione della consapevolezza: educare i dipendenti sulle pratiche sostenibili, sensibilizzarli sull’impatto ambientale dei loro viaggi e incoraggiarli a adottare comportamenti responsabili può portare a un cambiamento significativo. Ecco perché il ruolo del travel manager nello scope 3 è cruciale per la transizione verso viaggi aerei più sostenibili. Attraverso il loro impegno e la loro leadership, possono quindi guidare le aziende verso un futuro in cui i viaggi aerei non solo soddisfano le esigenze di mobilità e di business correlati, ma sono anche in linea con gli obiettivi climatici e ambientali. La loro influenza può fare la differenza nel perseguire una visione affascinante: quella di poter viaggiare in tutto il mondo senza lasciare una pesante impronta di carbonio.

Durante la ricerca, abbiamo esplorato le azioni che i travel manager possono intraprendere per contribuire alla sostenibilità nei viaggi aerei. Queste azioni includono diversi aspetti come il limitare i viaggi non necessari, implementare nuove politiche, promuovere la collaborazione, compensare le emissioni e selezionare fornitori sostenibili. Tuttavia, i risultati hanno anche mostrato che molti rispondenti non hanno scelto una compagnia aerea in base alla sua politica di sostenibilità e che c’è una mancanza di trasparenza da colmare.

L’importanza della catena di approvvigionamento

Quando le aziende si impegnano a incorporare l’approvvigionamento sostenibile nei loro processi di gestione della catena di fornitura, diventa essenziale valutare attentamente i fornitori e selezionare quelli che si adattano meglio.

In primo luogo, è importante definire criteri di valutazione specifici che riflettano gli obiettivi di sostenibilità dell’azienda. Questi criteri possono includere parametri come l’utilizzo di energie rinnovabili, l’adozione di pratiche di gestione dei rifiuti e delle risorse, l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di carbonio e il rispetto delle normative ambientali. La selezione dei fornitori deve quindi basarsi su una valutazione rigorosa dei loro processi e delle pratiche adottate. Ciò può richiedere la richiesta di informazioni dettagliate sulle politiche di sostenibilità dei fornitori, sui loro programmi di riduzione delle emissioni di gas serra, sul coinvolgimento in iniziative di compensazione delle emissioni o sull’adozione di standard certificati di sostenibilità.

Il coinvolgimento dei Travel Manager in azienda in questo processo è fondamentale. Grazie alla loro esperienza e conoscenza del settore dei viaggi, possono identificare i fornitori che si distinguono per le loro pratiche sostenibili e che offrono soluzioni all’avanguardia per ridurre l’impatto generale dei viaggi aziendali.

Non bisogna dimenticare che sviluppare relazioni solide con i fornitori implica anche la volontà di collaborare e di coinvolgere i fornitori nel processo di miglioramento continuo. Le aziende e i travel manager possono (devono) lavorare a stretto contatto con i fornitori per stabilire obiettivi di sostenibilità condivisi, monitorare le prestazioni e valutare regolarmente le pratiche sostenibili implementate.

Inoltre, la selezione di fornitori sostenibili non solo contribuisce agli obiettivi di sostenibilità dell’azienda, ma può anche generare un impatto positivo a livello sociale ed economico. Ecco perché coinvolgere i Travel Manager in questo processo permette di valutare attentamente i fornitori, identificare quelli che si adattano meglio alle politiche di sostenibilità e sviluppare relazioni basate su una collaborazione continua per promuovere la sostenibilità nel settore dei viaggi aziendali.

Tuttavia, i risultati dell’indagine evidenziano che molti travel manager non hanno mai scelto una compagnia aerea in base alla sua politica di sostenibilità. Il 51% dei rispondenti ha dichiarato che la sostenibilità non è stata un fattore determinante nella selezione delle compagnie aeree. Allo stesso tempo, il 35% ha risposto “sì, ma non ha informazioni sufficienti”, suggerendo che c’è una mancanza di trasparenza o difficoltà di comprensione sulle politiche delle compagnie aeree.

Ecco perché oggi è necessaria una maggiore divulgazione e comunicazione delle politiche di sostenibilità anche da parte delle compagnie aeree, affinché rendano chiare e accessibili le loro pratiche in modo che i travel manager e viaggiatori possano prendere decisioni più informate. Questo sicuramente richiede un impegno ulteriore ma oggi necessario.

Un futuro in cui ogni il travel manager deve agire

Rispetto al futuro, è interessante notare che solo il 14% dei rispondenti ha attribuito importanza alla selezione accurata dei fornitori come parte di un programma di sostenibilità per i viaggi aerei. Al contrario, il 66% ha ritenuto prioritaria la promozione interna sui temi della sostenibilità attraverso la travel policy. Tuttavia, senza la definizione di criteri d’acquisto stabiliti in anticipo, c’è il rischio di fornire solo indicazioni generiche e non coerenti con gli obiettivi che si intendono raggiungere.

Questi risultati sollevano delle domande importanti riguardo al ruolo dei Travel Manager nella promozione della sostenibilità durante gli acquisti aziendali. È fondamentale valutare se i Travel Manager stanno delegando all’azienda la responsabilità di fare della sostenibilità un criterio di scelta prioritario o se la mancanza di consapevolezza può influire sulle risposte fornite nell’indagine.

Per affrontare queste sfide, è necessario un impegno congiunto da parte delle aziende, dei Travel Manager e delle compagnie aeree, perché solo attraverso una maggiore consapevolezza e una collaborazione attiva tra tutti gli attori coinvolti, possiamo contribuire a un futuro più ecologico.

La soluzione: SAF

Oltre all’adozione di politiche e pratiche sostenibili da parte delle aziende e delle compagnie aeree, un aspetto promettente per rendere i viaggi aerei più ecologici è l’utilizzo di carburanti sostenibili, noti come Sustainable Aviation Fuel (SAF). Questi carburanti, prodotti da fonti di energia rinnovabile, sono in grado di ridurre le emissioni e l’impatto ambientale dell’aviazione.

I risultati dell’indagine hanno evidenziato l’importanza di affrontare sia l’aspetto economico che quello strategico nell’adozione dei biocarburanti e dei combustibili alternativi per i voli aerei. Sebbene ci sia un interesse favorevole verso l’utilizzo di questi carburanti, i dati mostrano che le decisioni dipendono molto dalle scelte economiche e strategiche delle aziende. Alcuni hanno sottolineato che le opzioni di carburanti alternativi sono ancora costose rispetto ai combustibili fossili tradizionali, mentre altri si concentrano su altre iniziative di sostenibilità, come il miglioramento dell’efficienza dei viaggi. Tuttavia, è incoraggiante notare che alcune aziende stanno monitorando da vicino lo sviluppo di queste soluzioni e stanno valutando la possibilità di incoraggiare le compagnie aeree con cui collaborano a utilizzarle.

I vantaggi dichiarati dall’adesione al programma SAF

I vantaggi derivanti dall’adesione a un programma di carburanti SAF dichiarati dai Travel Manager intervistati sono molteplici. Prima di tutto, un impegno attivo verso soluzioni concrete di sostenibilità dimostra responsabilità aziendale e permette all’azienda di distinguersi. Questo aspetto è particolarmente rilevante per i Travel Manager, che si impegnano a trovare soluzioni che guidano al cambiamento sostenibile anche nel campo dei viaggi e della mobilità. Inoltre, l’utilizzo di carburanti SAF riduce le emissioni di carbonio nel trasporto aereo globale, consentendo di contribuire agli obiettivi della sostenibilità senza dover necessariamente compensare. Infine, l’adozione di carburanti sostenibili può portare a una maggiore soddisfazione e coinvolgimento dei dipendenti, in particolare di coloro che si sentono parte attiva nel processo di eco responsabilità.

La transizione verso l’utilizzo di carburanti SAF richiede un impegno continuo per lo sviluppo di tecnologie più efficienti e sostenibili e per ridurre i costi delle opzioni.

L’adozione di carburanti sostenibili per l’aviazione è un passo importante verso un futuro più ecologico nei viaggi aerei. È necessario un impegno collettivo da parte delle aziende, delle compagnie aeree e dei travel manager per promuovere l’uso di carburanti SAF e per contribuire a una riduzione significativa delle emissioni di gas serra nel settore dell’aviazione. Solo attraverso azioni concrete e decisioni oculate possiamo realizzare un’economia dell’aviazione più sostenibile e un ambiente più pulito per le future generazioni.

La ricerca ha dimostrato che ci sono ancora ostacoli da superare, come la mancanza di trasparenza sulle politiche di sostenibilità delle compagnie aeree e i costi ancora elevati delle alternative ai combustibili fossili. Tuttavia, è incoraggiante vedere che molti sono interessati a monitorare lo sviluppo di queste tecnologie e valutare le possibilità di adozione.

Siamo di fronte a una sfida urgente e cruciale: rendere i viaggi aerei compatibili con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e l’emissione di gas serra. Con un impegno concreto e una visione collettiva, possiamo trasformare questa visione in realtà e garantire che il nostro desiderio di viaggiare in tutto il mondo non lasci una pesante impronta di carbonio.

È tempo di abbracciare il cambiamento e guidare l’industria dell’aviazione verso un futuro più sostenibile e responsabile.

L’esperienza del Gruppo Lufthansa

Il Gruppo Lufthansa rappresenta un esempio di come le aziende del settore dell’aviazione stiano prendendo sul serio la sfida della sostenibilità. Attraverso investimenti mirati e l’adozione di soluzioni innovative, il Gruppo Lufthansa sta contribuendo attivamente a costruire un futuro in cui i viaggi aerei saranno sempre più sostenibili e allineati agli obiettivi climatici globali.

Il Gruppo, infatti, si impegna attivamente perseguendo l’obiettivo di diventare neutri dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, il Gruppo Lufthansa ha adottato una serie di misure innovative e sta investendo nella modernizzazione della sua flotta.

Uno dei principali strumenti per ridurre l’impatto ambientale del volo è l’utilizzo di nuovi aeromobili con un minor consumo di carburante. Il Gruppo Lufthansa sta progressivamente sostituendo i suoi aeromobili più vecchi con modelli di ultima generazione che richiedono fino al 30% in meno di carburante rispetto ai loro predecessori, contribuendo così a una significativa riduzione delle emissioni di CO2.

Inoltre, è coinvolto in progetti volti ad accelerare lo sviluppo e l’industrializzazione del Sustainable Aviation Fuel (SAF). Attualmente, il Gruppo utilizza SAF prodotto da materiali biogenici di scarto, come gli oli di cucina esausti. Essendo uno dei maggiori acquirenti di SAF, il Gruppo Lufthansa ha garantito un’offerta di questo carburante per un valore di un quarto di miliardo di dollari statunitensi, dimostrando così il suo impegno nel far fronte all’aumento previsto della domanda di SAF nei prossimi anni.

Il Gruppo Lufthansa è un esempio di come un’azienda del settore dell’aviazione possa assumere un ruolo di leadership nella transizione verso un futuro sostenibile.

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