Cronotachigrafo su veicoli commerciali: le responsabilità di un fleet manager

Cronotachigrafo

Condividi

Tempi di guida, pause obbligatorie, controlli automatizzati: il cronotachigrafo è il cuore del rispetto normativo nella gestione delle flotte. Ma con le nuove direttive UE, le regole cambiano. E serve farsi trovare pronti

Le normative europee diventano sempre più stringenti rispetto all’utilizzo del cronotachigrafo. Chi saprà adeguarsi per tempo, formare il personale, aggiornare i dispositivi e sfruttare i dati raccolti, potrà trasformare la compliance in un vantaggio competitivo. Questo migliorerà efficienza, sicurezza e controllo operativo della flotta. Al contrario, chi continuerà a trattare il tachigrafo come un mero adempimento burocratico rischia ritardi, sanzioni e sprechi. Dal controllo passivo al governo attivo dei dati, il cronotachigrafo è la chiave verso una mobilità aziendale più intelligente, sicura e sostenibile. Ma quali sono le nuove norme UE rispetto a questo strumento? Quali sono i vantaggi per il bene di autisti e flotta aziendale?

Cos’è un cronotachigrafo?

Il cronotachigrafo è uno strumento di bordo che registra tempi di guida e di riposo, velocità e distanza percorsa. Si tratta insomma di una specie di scatola nera, obbligatoria per veicoli commerciali e autobus. Per chi gestisce una flotta aziendale, sia essa dedicata alla logistica, all’assistenza tecnica o alla distribuzione, il cronotachigrafo rappresenta molto più di un semplice strumento di registrazione. È una vera e propria responsabilità legale: un dispositivo che raccoglie e conserva dati essenziali sui tempi di guida, sulle pause effettuate e sulla localizzazione dei veicoli. In sostanza, è uno dei principali strumenti di compliance normativa nel trasporto su strada, e un alleato fondamentale per garantire la sicurezza degli operatori e il rispetto dei limiti imposti dall’Unione Europea.

Cosa dice la normativa europea? Le prossime scadenze

Il quadro normativo di riferimento ruota attorno al Regolamento UE 165/2014, che stabilisce l’obbligo di utilizzo di cronotachigrafi digitali per i veicoli commerciali con massa superiore alle 3,5 tonnellate. A questo regolamento si affianca il Pacchetto Mobilità I, una serie di disposizioni introdotte tra il 2020 e il 2024 per armonizzare e rafforzare le regole nel settore del trasporto stradale.

Dal 21 agosto 2023, tutti i nuovi veicoli impiegati nel trasporto internazionale devono essere dotati di cronotachigrafo intelligente di seconda generazione. Entro la fine del 2024, l’obbligo di sostituzione ha interessato anche i veicoli che utilizzano tachigrafi analogici o digitali obsoleti. A partire dal 19 agosto 2025, anche i veicoli dotati di cronotachigrafo intelligente di prima generazione dovranno essere aggiornati alla nuova versione. Inoltre, dal 1 luglio 2026, l’obbligo si estenderà ai veicoli commerciali leggeri, tra 2,5 e 3,5 tonnellate, impiegati per trasporti internazionali.

Queste scadenze non sono solo formali. Rappresentano un passaggio tecnologico e organizzativo cruciale che richiede pianificazione, aggiornamento delle dotazioni e formazione del personale.

Cosa cambia con i cronotachigrafi intelligenti?

La nuova generazione di tachigrafi, denominata Smart Tachograph v2, introduce una serie di funzioni avanzate che rendono la gestione della flotta più precisa, efficiente e trasparente. Rispetto ai dispositivi tradizionali, questi cronotachigrafi integrano sistemi di geolocalizzazione GPS, moduli per la comunicazione remota (DSRC) con le autorità di controllo e memorie potenziate in grado di raccogliere una quantità maggiore di dati.

Grazie a queste funzionalità, i controlli possono avvenire anche a distanza, mentre il veicolo è in movimento, riducendo l’impatto operativo per le aziende e aumentando l’efficacia delle verifiche da parte delle autorità. Il sistema è anche in grado di rilevare automaticamente il passaggio dei confini nazionali, un’informazione utile per la verifica delle normative sul distacco dei lavoratori e sulla durata complessiva dei turni internazionali.

Inoltre, questi tachigrafi possono dialogare con altri sistemi digitali di bordo, facilitando l’integrazione con i software gestionali aziendali per l’elaborazione dei turni, la pianificazione delle manutenzioni e l’analisi dei dati operativi.

Tempi di guida e riposo: le regole da rispettare

Le norme europee in materia di tempi di guida e di riposo sono pensate per garantire la sicurezza stradale, prevenire l’eccessiva fatica degli autisti e uniformare le condizioni di lavoro nel settore dei trasporti. La normativa stabilisce che un conducente può guidare fino a nove ore al giorno, con la possibilità di estendere il limite a dieci ore, ma non più di due volte alla settimana. Su base settimanale, la durata massima di guida è fissata a 56 ore, mentre su due settimane consecutive il limite complessivo è di 90 ore.

Per quanto riguarda il riposo, la legge prevede che i conducenti debbano osservare un periodo minimo di 11 ore consecutive ogni giorno. In alternativa, possono effettuare un riposo giornaliero ridotto di almeno 9 ore, ma per non più di tre volte a settimana. Il riposo settimanale deve essere di almeno 45 ore consecutive, che possono essere ridotte a 24 ore solo in determinate condizioni, purché la riduzione venga compensata successivamente.

Queste regole devono essere rispettate scrupolosamente e monitorate costantemente, poiché ogni violazione può comportare sanzioni anche gravi, sia per l’autista che per l’azienda.

Le responsabilità dell’azienda

Quando si parla di cronotachigrafi, è fondamentale chiarire che la responsabilità non ricade solo sul conducente. L’azienda ha un ruolo attivo e centrale nella corretta gestione di questi dispositivi, ed è tenuta ad assicurare che ogni veicolo della flotta aziendale sia equipaggiato con un tachigrafo conforme, installato e calibrato correttamente.

Non basta acquistare il dispositivo e montarlo sul mezzo: occorre formare gli autisti all’uso corretto, vigilare sull’inserimento dei dati, effettuare controlli periodici per identificare eventuali anomalie o irregolarità e, soprattutto, scaricare e conservare i dati in modo sistematico. La normativa prevede che i dati del tachigrafo e delle carte conducente siano scaricati regolarmente (di solito ogni 90 giorni per i tachigrafi e ogni 28 giorni per le carte) e conservati per almeno 12 mesi.

Qualsiasi violazione, anche involontaria, può esporre l’azienda a sanzioni pecuniarie, amministrative o addirittura penali, in caso di falsificazioni, manomissioni o omissioni. Per questo motivo, il fleet manager deve oggi svolgere un ruolo sempre più simile a quello del compliance officer, con attenzione continua ai dati, ai processi e alla documentazione.

Tachigrafi e digitalizzazione: un’opportunità (non solo un obbligo)

Nonostante l’apparente complessità normativa, la nuova generazione di tachigrafi intelligenti può rappresentare una grande opportunità per le aziende. Se gestiti correttamente, questi dispositivi diventano una fonte preziosa di dati, utili non solo per dimostrare la conformità, ma anche per ottimizzare l’intera gestione operativa della flotta.

Le informazioni raccolte consentono, ad esempio, di pianificare con maggiore precisione i turni di guida, di evitare sovrapposizioni o tempi morti, di programmare le manutenzioni in base all’effettivo utilizzo del mezzo e di individuare comportamenti a rischio, come la guida prolungata o le pause saltate.

Molti software evoluti, oggi, permettono anche analisi predittive e dashboard personalizzate, che integrano i dati del tachigrafo con quelli del GPS, dei consumi, delle emissioni e della produttività. In un’ottica ESG, questi strumenti possono essere inseriti nei processi di rendicontazione ambientale (Scope 1 e Scope 3), dando un contributo concreto agli obiettivi di sostenibilità aziendale.

Photo credit: Markus Spiske

Sull'autore

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Accedi alla community

Inizia anche tu a condividere idee, competenze e informazioni con gli altri professionisti del travel e della mobilità

Ultimi articoli

Consulenza

Ebook

Prossimi corsi