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ToggleScopri come funziona la scatola nera auto aziendali: vantaggi assicurativi, sicurezza per i dipendenti e gestione efficiente della flotta
A cosa serve davvero una scatola nera in auto, specialmente se si tratta di un’auto aziendale? È solo una questione assicurativa o c’è di più? È importante per tutelare i dipendenti al volante? Se stai gestendo una flotta o ti occupi di mobility management, questa piccola “scatola” potrebbe diventare uno scrigno di grande importanza. In questo articolo rispondiamo alle domande più frequenti che sicuramente ti poni su funzioni, costi, dati rilevati e responsabilità legate all’uso della scatola nera per auto aziendali.
Che cosa è la scatola nera per auto?
La scatola nera obbligatoria per auto, anche chiamata black box o dispositivo telematico, è un apparecchio elettronico installato sul veicolo che registra una serie di dati relativi alla guida. Non è molto diversa da quella usata sugli aerei, almeno per quanto riguarda lo scopo: raccogliere informazioni utili per ricostruire dinamiche, comportamenti di chi è alla guida e rilevare anomalie. In auto, però, la scatola nera è più leggera, più compatta e molto più smart. Le scatole nere per auto sono dotate di GPS, accelerometri, sensori di impatto e connessione dati, ed è in grado di inviare in tempo reale i dati a una centrale operativa o a una piattaforma di controllo.
A cosa serve la scatola nera nelle auto? Scatola nera assicurazioni e monitoraggio
La prima risposta è che serve per risparmiare sull’assicurazione. Le compagnie offrono sconti anche importanti (fino al 20-25%) a chi installa la scatola nera, perché in caso di sinistro è più facile accertare le responsabilità. Ma sulle auto aziendali, oltre all’esigenza assicurativa, la scatola nera può avere anche altri scopi:
- monitorare lo stile di guida dei dipendenti
- ottimizzare i percorsi
- aumentare la sicurezza in caso di incidenti o furti
Inoltre, la scatola nera auto obbligatoria può fornire dati utili al mobility manager o a chi gestisce la flotta aziendale per migliorare la sostenibilità degli spostamenti e ottimizzare le strategie proposte nel PSCL.
. In pratica, è uno strumento di tutela e controllo che può fare la differenza anche nei rapporti con l’assicurazione e nelle eventuali dispute legali.
Cosa rileva la scatola nera?
Abbiamo già accennato a cosa serve la scatola nera per automobili, ma forse ti stai chiedendo esattamente quali dati vengono registrati? Ecco la risposta: la scatola nera rileva velocità, accelerazioni e frenate, angolo di sterzata, impatti, posizione GPS, orari di guida, tempo di percorrenza, consumi e in certi casi anche la dinamica di un eventuale sinistro. Non solo: alcune versioni più evolute registrano anche i chilometri percorsi e lo stile di guida (curva troppo stretta? frenata brusca? Tutto viene registrato). Per le aziende, questo significa anche poter tracciare il reale utilizzo delle vetture e individuare eventuali usi impropri o rischiosi.
Come funziona la scatola nera?
La scatola nera funziona grazie a un mix di tecnologie integrate. Il GPS consente di sapere dove si trova l’auto in ogni momento. Gli accelerometri e i sensori registrano ogni variazione di movimento, anche minima. I dati vengono poi inviati in tempo reale (o quasi) a un server centrale tramite rete cellulare. Questo permette alle compagnie assicurative o ai fleet manager di accedere a informazioni precise, anche a distanza. In caso di incidente, per esempio, la scatola nera può inviare una notifica automatica, con le coordinate esatte del veicolo e i dati dell’impatto.
Chi installa la scatola nera sulla macchina?
L’obbligo scatola nera auto deve essere messo nelle mani di personale specializzato, inviato direttamente dalla compagnia assicurativa o da un operatore telematico convenzionato. Non è qualcosa che si può improvvisare o fare da soli: richiede competenze tecniche e in certi casi anche certificazioni. L’apparecchio va collegato all’alimentazione del veicolo e posizionato in modo sicuro, spesso vicino alla batteria o sotto il cruscotto. L’installazione dura in media 30-60 minuti, a seconda del modello dell’auto e del tipo di scatola nera.
Chi controlla la scatola nera?
Chi è che controlla effettivamente la scatola nera? In ambito assicurativo, i dati vengono gestiti da operatori telematiciincaricati dalla compagnia. In un contesto aziendale, il mobility manager o il fleet manager può avere accesso ai dati tramite una piattaforma web. Tuttavia, è importante rispettare le norme sulla privacy: i lavoratori devono essere informati in modo trasparente su cosa viene rilevato e per quali finalità. La scatola nera auto non è uno strumento per “spiare”, ma per migliorare sicurezza e gestione. L’uso improprio dei dati può comportare sanzioni.
Chi deve installare la scatola nera sull’auto?
L’obbligo di installare la scatola nera non è ancora previsto dalla legge, ma può essere richiesto dalla compagnia assicurativa per ottenere uno sconto o una tariffa agevolata. Nelle flotte aziendali, l’installazione può essere decisa dal datore di lavoro o dal gestore della flotta, come misura di sicurezza e di ottimizzazione. In alcuni casi, le aziende scelgono di installare la scatola nera anche per motivi legati alla rendicontazione ambientale, per monitorare l’impatto degli spostamenti casa-lavoro.
Chi può accedere ai dati della scatola nera?
Questa è una delle domande più delicate. I dati raccolti dalla scatola nera non sono pubblici e non possono essere usati a piacimento. Possono accedervi:
- la compagnia assicurativa (in caso di sinistro)
- il provider telematico che gestisce i dati
- l’azienda, se previsto dal contratto e nel rispetto del GDPR.
Il dipendente ha diritto a sapere quali dati vengono raccolti e con quali finalità, e può anche chiedere di visionarli. In generale, è buona prassi che l’azienda condivida queste informazioni in modo trasparente con chi guida i veicoli aziendali.
Come funziona il satellitare in caso di incidente?
In caso di incidente, la scatola nera con tecnologia satellitare può fare davvero la differenza. Se dotata di funzione “crash detection”, rileva automaticamente l’impatto e invia un alert in tempo reale alla centrale operativa. Questo permette di attivare i soccorsi in modo immediato, anche se il conducente è incosciente o impossibilitato a chiamare. In molti casi, il sistema invia anche la posizione GPS del veicolo e le informazioni sull’entità dell’impatto. Un’azienda che tutela i suoi lavoratori anche in questo modo, dimostra attenzione concreta alla sicurezza.
Quanto costa installare la scatola nera in un’auto aziendale?
I costi variano a seconda del tipo di dispositivo e della compagnia assicurativa o del provider scelto. In genere, l’installazione è gratuita se viene richiesta dalla compagnia, ma in altri casi può costare tra i 50 e i 150 euro. Il canone annuale di gestione dei dati e della piattaforma può andare dai 30 ai 100 euro. Tuttavia, spesso questi costi vengono ammortizzati dal risparmio sull’assicurazione o da una gestione più efficiente del parco auto. Insomma, può essere un investimento piccolo con ritorni molto interessanti.
Photo credit: JÉSHOOTS