Vivere in Turchia: i motivi per trasferirsi e fare business

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Sono tanti i motivi per cui vale la pena vivere in Turchia e sfruttarne le occasioni di business. Dalla posizione strategica alle ottime possibilità per gli investimenti, chiunque voglia trovare un approdo sicuro nel corso dei suoi viaggi per affari sicuramente potrà vedere nel Paese notevoli chance per il futuro.

Crescita costante e ottime previsioni per l’economia turca

L’economia turca è in forte espansione, con un PIL triplicato da 231 a 857 miliardi di dollari nel periodo compreso tra il 2002 e il 2016.

Il tasso di crescita medio annuo del 5,4% è molto promettente: secondo le previsioni, tra il 2017 e il 2020 si registrerà uno dei più rapidi aumenti tra le economie dei membri dell’OCSE.

Va ricordato che al momento la Turchia è al 13° posto tra le economie mondiali, e al 5° tra i Paesi dell’UE nel 2016 (PIL a PPP, IMF WEO). Vanta un’economia istituzionale alimentata da oltre 145 miliardi di dollari in Investimenti Diretti Esteri nell’ultimo decennio. E un settore privato dinamico e maturo, con 143 miliardi di dollari di esportazioni e un aumento del 300% registrato tra il 2002 e il 2016.

La forza lavoro della Turchia: una garanzia di qualità

La Turchia conta oltre 30,5 milioni di professionisti giovani, istruiti e assai motivati.

Nell’ultimo anno si è registrato un aumento della produttività lavorativa. Ogni anno sono circa 800.000 i laureati provenienti da 183 università, e oltre 950.000 i diplomati, di cui circa la metà provenienti da istituti professionali e tecnici.

Fare business in Turchia con investimenti sicuri e agevolati

La Turchia è il secondo Paese riformatore più grande tra i paesi OCSE in termini di restrizioni relative all’IDE dal 1997.

L’ambiente imprenditoriale è senza dubbio vantaggioso: si stima una media di 6,5 giorni per costituire una società, secondo il World Bank Doing Business Report del 2017.

A fronte di una parità di trattamento per tutti gli investitori, si rilevano condizioni di investimento altamente competitive.

La garanzia per i trasferimenti è messa in risalto dalle circa 52.700 aziende con capitale estero risultanti dai dati del Ministero dell’economia nel 2016.

Tra Europa e Asia: la centralità del vivere in Turchia

La posizione della Turchia è innegabilmente strategica e allettante per chi medita di trasferirsi. Costituisce un ponte naturale tra gli assi Est-Ovest e Nord-Sud, con sbocchi efficienti verso i mercati più importanti.

La Turchia può contare su un accesso agevolato a 1,6 miliardi di clienti in Europa, Eurasia, Medio Oriente e Nord Africa, per un valore di 24 trilioni di dollari del PIL.

E’ un importante terminale e corridoio europeo di collegamento tra Oriente e Occidente per gli approvvigionamenti energetici.

La sua collocazione è di prossimità con oltre il 70 % delle riserve energetiche primarie del mondo. E il principale consumatore di energia, l’Europa, si trova a ovest, il che rende la Turchia un vero e proprio punto cardine nel transito energetico.

Gli incentivi per chi vuole investire in Turchia

Infine, va fatta una breve panoramica sulle agevolazioni che chiunque voglia andare a vivere in Turchia per lavoro potrà incontrare.

L’imposta sul reddito delle società è ridotta dal 33% al 20%. Esistono benefici fiscali e incentivi nelle zone per lo sviluppo tecnologico, nelle zone industriali e nelle franche. E sono inclusi: esenzione totale o parziale dall’imposta sul reddito delle società, riduzioni sulla quota di contributi previdenziali per i datori di lavoro e assegnazione di terreni.

La Turchia garantisce anche incentivi per gli investimenti strategici, su larga scala o regionali.

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