Trasformazione digitale nel business travel, ora è il momento di agire

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Il nuovo position paper di BT4Europe affronta questa volta il tema della digitalizzazione nel settore del business travel. Oggi, ancora, i viaggi d’affari richiedono troppa carta e troppa amministrazione. Ecco perché i travel manager uniti chiedono una trasformazione del comparto verso una via completamente digitale. Si vedano ad esempio le forme burocratiche del modulo A1 per la gestione della previdenza dei dipendenti all’estro o i percorsi di prenotazione ed emissione di documenti ancora cartacei, che impediscono anche l’integrazione dei viaggi transfrontalieri e dell’ultimo miglio.

Uno dei principali punti trattati dalla associazione europea che raggruppa le 13 realtà di paese riguarda l’introduzione del viaggio multimodale e la protezione end to end dei diritti dei passeggeri, che deve essere garantito in tutte le fasi del journey, in modo semplice e integrato.

Se tutto questo avviene, e viene recepito dall’Unione Europea, allora sì che si potrà parlare di viaggio sostenibile a tutti gli effetti, con riduzioni delle emissioni CO2 controllate, misurate e verificate. E che includa anche i viaggi con i pernottamenti in hotel o nelle altre forme di alloggio utili per un viaggiatore d’affari.

“Ecco perché BT4Europe lavora per consentire e promuovere la trasformazione digitale dei viaggi d’affari verso un futuro più sostenibile, produttivo e resiliente. La condivisione delle migliori pratiche e la facilitazione dell’apprendimento oltre i confini nazionali sono i pilastri fondamentali della fondazione di BT4Europe. Ma dobbiamo andare oltre e modellare attivamente e incoraggiare l’azione dell’Unione europea e dei suoi 27 Stati membri per creare il giusto orientamento politico e il quadro giuridico per fornire un percorso chiaro per la trasformazione digitale dei viaggi d’affari”

Nella sua “Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente” nel 2020 e nei recenti programmi di lavoro, la Commissione europea ha delineato i suoi obiettivi, che includono la realizzazione della mobilità multimodale connessa e automatizzata, ad esempio consentendo ai passeggeri di acquistare i biglietti per i viaggi multimodali, e promuovere l’innovazione e l’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale, per una mobilità più intelligente, compresi i diritti dei passeggeri.

Nel documento BT4Europe intende esporre le principali sfide per raggiungere la trasformazione digitale del settore, valutando come dovrebbero essere affrontate e formulando raccomandazioni per l’azione.

Partiamo dal modulo A1

Dall’entrata in vigore del regolamento (CE) 883/20041 nel maggio 2010, i datori di lavoro devono dimostrare l’iscrizione alla sicurezza sociale dei loro dipendenti nell’UE mediante un documento A1, se svolgono attività transfrontaliere.

In alcuni Stati membri dell’UE ciò vale anche per la partecipazione a riunioni interne, congressi e fiere o per la partecipazione a eventi di formazione. Anche i brevi viaggi in auto per una riunione, particolarmente comuni nelle zone di confine, possono richiedere un documento A1 secondo alcuni Stati membri. L’invio delle informazioni all’ente assicurativo competente e il rilascio del certificato, che deve essere sempre aggiornato, comporta un elevato onere amministrativo per le aziende private.

BT4Europe sollecita pertanto l’UE a limitare l’applicazione del suddetto requisito per fornire un’iscrizione alla sicurezza sociale, introducendo un’esenzione di 14 giorni.

Perché in Europa non è disponibile un biglietto unico e integrato?

L’iniziativa Digital Services (MDMS) è un’opportunità per affrontare questa sfida. Ora più che mai, abbiamo bisogno di una mobilità moderna per incoraggiare il passaggio a modelli di trasporto più sostenibili. Ormai da anni, le tecnologie digitali ci hanno permesso di pianificare, prenotare e pagare per i viaggi; eppure, mancano ancora le predisposizioni per una “mobilità continua” basata sul digitale end-to-end e sui processi senza discontinuità.

Una mobilità interconnessa offrirebbe molte opportunità per la pianificazione di viaggi sostenibili. Sono le stesse aziende che vogliono incoraggiare il passaggio al trasporto pubblico locale, e non si tratta solo di un tema di costi ma anche di incoraggiare l’uso di sostenibile delle forme di trasporto più ecologiche. Quindi, se potessimo fare uso di diversi modi di trasporto attraenti ed efficaci per i viaggiatori d’affari, questo darebbe un contributo fondamentale alla trasformazione digitale e alla mobilità sostenibile.

Gli standard per il controllo delle emissioni CO2 nei viaggi di lavoro

La disponibilità dei dati sulle emissioni di CO2 dei viaggi d’affari è un prerequisito per la trasformazione, sforzo per incentivare pratiche di viaggio d’affari più sostenibili. Tuttavia, ottenere i dati sulle emissioni per i servizi di viaggio non è così semplice come dovrebbe essere.

Mentre alcuni fornitori di servizi di viaggio e agenzie di viaggio offrono dati sulle emissioni di CO2 per i voli come una pratica standard, altri trattano questo come un servizio a pagamento e di carattere di consulenziale. Le differenze di pratica, inoltre, variano ampiamente in Europa e per tipi di fornitori di servizi.

Ancora una volta BT4Europe esorta con il suo documento l’Unione Europea a fare pressione sui fornitori di servizi di viaggio e, se necessario, a legiferare e incoraggiare la consegna di report gratuiti sui dati sulle emissioni di CO2 per i servizi di viaggio acquistati.

Si vuole seguire l’esempio dell’iniziativa della Commissione Europea “CountEmissions EU” per stabilire uno Standard europeo per il calcolo e la comunicazione delle emissioni dei trasporti, uno standard di calcolo per tutti i tipi di servizi di viaggio necessari.

L’iniziativa ha lo scopo di incoraggiare il settore dei trasporti a monitorare e ridurre le proprie emissioni e creare un quadro comune per il calcolo delle emissioni di CO2 delle operazioni di trasporto merci e applicazioni passeggeri.

Il documento completo è disponibile sul sito di BT4Europe

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