Roaming dati: costi nascosti di connessione in trasferta

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Come evitare i costi imprevisti del roaming dati in trasferta? Tra eSIM e piani aziendali, ecco le buone pratiche per viaggiatori d’affari sempre connessi

Dalla gestione delle email alle video call con i colleghi rimasti in sede, dal caricamento di un report all’accesso a piattaforme aziendali in cloud, essere online non è un optional, ma una vera necessità. Il problema è che il roaming dati e le tariffe internazionali possono trasformarsi in una spesa imprevista, che pesa non solo sulle tasche del dipendente in trasferta, ma anche sul bilancio delle aziende (soprattutto se chi viaggia ha a disposizione un cellulare aziendale). Negli ultimi anni, però, grazie alle eSIM e a nuove soluzioni di connettività, esistono alternative molto più convenienti e flessibili per gestire le trasferte.

Che cos’è il roaming dati?

Il roaming dati è il servizio che permette di collegarsi a internet e utilizzare i dati del proprio smartphone anche quando ci si trova all’estero. In pratica, quando lasci l’Italia e ti sposti in un altro Paese, il tuo operatore non può più offrirti direttamente la copertura, quindi si “appoggia” a reti straniere con cui ha accordi. Questo processo si chiama roaming, e consente di continuare a navigare, inviare email e usare app anche fuori dai confini nazionali. Per chi viaggia per lavoro è una funzione indispensabile, perché consente di restare operativo anche durante una trasferta internazionale. Tuttavia, se non gestita correttamente, può trasformarsi in una fonte di costi molto elevati, soprattutto fuori dall’Unione Europea.

Che differenza c’è tra roaming e dati cellulare?

Spesso c’è confusione tra “roaming” e “dati cellulare”. I dati cellulare sono il normale traffico internet che consumiamo quando ci colleghiamo in Italia, utilizzando la rete del nostro operatore nazionale. Il roaming entra in gioco solo quando ci spostiamo all’estero e il telefono utilizza la rete di un operatore straniero per garantirci la connessione. In altre parole, i dati cellulari sono la base, mentre il roaming è l’estensione che ci consente di usare lo stesso servizio fuori dal nostro Paese. Questa distinzione è importante perché aiuta a capire perché, in certe zone del mondo, il costo dei dati possa aumentare in modo esponenziale.

Che succede se attivo roaming dati?

Attivare il roaming dati significa permettere al telefono di collegarsi alle reti straniere. Nel concreto, potrai continuare a utilizzare internet come se fossi in Italia: navigare, mandare messaggi su WhatsApp, aprire documenti aziendali sul cloud o partecipare a una riunione su Teams. Tuttavia, se non hai un piano dati internazionale incluso nel tuo abbonamento, rischi di accumulare costi molto elevati. Grazie alle regole europee, all’interno dell’Unione Europea il roaming è gratuito o incluso nella maggior parte delle offerte, ma in Paesi extra-UE le tariffe possono variare moltissimo. Per i viaggiatori d’affari, conoscere queste condizioni è fondamentale: una semplice conferenza su Zoom può costare quanto una notte in hotel se non si ha la giusta copertura.

Come si attiva il roaming?

Attivare il roaming è molto semplice e si fa direttamente dalle impostazioni del telefono. In genere, basta accedere alla sezione “Reti mobili” o “Connessioni” e selezionare l’opzione “Roaming dati”. Alcuni operatori, inoltre, richiedono di abilitare il servizio tramite app o area clienti prima della partenza. Per chi viaggia per lavoro è consigliabile controllare sempre, prima di partire, se il roaming sia già incluso nella propria offerta o se sia necessario acquistare un pacchetto dedicato. In questo modo si evitano brutte sorprese e si può affrontare la trasferta con maggiore serenità.

Come spegnere il roaming?

Spegnere il roaming è altrettanto facile. Basta entrare nelle impostazioni del telefono e disattivare l’opzione “Roaming dati”. In questo modo il dispositivo non si collegherà più automaticamente alle reti straniere, evitando di generare costi imprevisti. È una funzione utile soprattutto quando ci si trova in Paesi extraeuropei e non si ha un pacchetto dati dedicato. Per i viaggiatori d’affari che vogliono restare comunque connessi, l’alternativa è utilizzare il Wi-Fi di hotel, aeroporti o spazi di coworking, oppure affidarsi a una eSIM con tariffe internazionali più convenienti.

Dove si attiva il roaming?

Il roaming non richiede procedure complesse: si attiva direttamente dallo smartphone, sia in Italia, prima della partenza, sia una volta arrivati all’estero. È buona norma verificare in anticipo, attraverso il proprio operatore, quali siano i Paesi coperti e a quali condizioni. Molti viaggiatori d’affari preferiscono attivare un pacchetto dati internazionale già dall’Italia, così da avere la certezza di poter utilizzare il telefono appena atterrati, senza dover cercare reti Wi-Fi o alternative locali. Una piccola accortezza che fa risparmiare tempo e garantisce continuità lavorativa.

Quanti giga posso usare in roaming?

Il numero di giga disponibili in roaming dipende dal piano sottoscritto con il proprio operatoreNell’Unione Europeaspesso i contratti prevedono un certo quantitativo di traffico dati incluso anche all’estero, ma non sempre corrisponde a quello disponibile in Italia. In alcuni casi, infatti, si ha a disposizione solo una parte dei giga previsti dal proprio piano nazionale. Al di fuori dell’Europa, la questione si complica: senza un pacchetto dedicato, i giga utilizzabili sono spesso molto limitati e il traffico extra viene tariffato a consumo, con costi elevatissimi. Per chi viaggia per lavoro, conoscere queste soglie è fondamentale per organizzare al meglio le attività digitali in trasferta, evitando di trovarsi senza connessione nel momento più importante.

Quanto costa il roaming dati?

Il costo del roaming dati varia molto a seconda del Paese e del tipo di contratto attivo. All’interno dell’Unione Europea, di norma, non ci sono costi aggiuntivi rispetto al proprio piano nazionale. Fuori dall’Europa, invece, le tariffe possono diventare proibitive. In alcuni Paesi, un singolo giga di traffico può costare decine di euro. È qui che, di nuovo, entrano in gioco le eSIM e i pacchetti internazionali, che offrono una connessione affidabile a prezzi molto più competitivi. Per i viaggiatori d’affari, affidarsi a queste soluzioni significa non solo risparmiare, ma anche avere la certezza di poter lavorare senza limiti, senza dover controllare ossessivamente il consumo dati durante la trasferta.

Il problema del roaming per i viaggiatori d’affari

Il roaming internazionale è spesso un incubo per chi viaggia di frequente fuori dai confini nazionali. Viaggiare per affari in Stati Uniti, Asia o Medio Oriente significa spesso tornare a casa con bollette salate. Basta un’ora di videoconferenza o qualche documento caricato in cloud per raggiungere cifre esagerate. Questo non è solo un problema per i singoli dipendenti, ma anche per le aziende, che devono rendicontare e rimborsare costi difficili da prevedere. Un viaggio di lavoro può diventare così molto più costoso del previsto, con un impatto diretto sulla gestione delle spese aziendali.

Gestire i costi di dati roaming

Per le aziende, il tema del roaming non riguarda solo i singoli viaggiatori, ma la gestione complessiva dei costi di connettività. Integrare soluzioni come le eSIM all’interno delle policy di viaggio significa avere maggiore controllo sulle spese, evitando sorprese a fine mese. Alcune imprese stanno stipulando accordi diretti con operatori che forniscono pacchetti dati aziendali per i dipendenti in trasferta, semplificando sia il processo di attivazione che la rendicontazione. In questo modo, ogni viaggio ha un costo prevedibile e chiaro, senza bollette impreviste. Non si tratta solo di risparmiare, ma anche di rendere più efficiente la gestione amministrativa, riducendo i tempi spesi per approvare e rimborsare le note spese legate alla connessione.

Tra le altre strategie che i business traveller possono adottare per abbattere i costi di connessione c’è il ricorso sistematico alle reti Wi-Fi sicure messe a disposizione da hotel, aeroporti e spazi di coworking. Ma questa porta con sé un limite evidente che sono i movimenti da un luogo all’altro senza copertura. Infine, alcune aziende forniscono ai propri dipendenti modem portatili con SIM locali preconfigurate, che possono essere utilizzati in più Paesi e garantire una connessione stabile durante tutta la trasferta. Anche queste soluzioni, se integrate in una strategia aziendale ben strutturata, permettono di tenere sotto controllo i costi e garantire al tempo stesso efficienza.

Photo credit: Andrea Piacquadio

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