Retribuzione dei Travel Manager in Italia e il confronto con altri paesi europei

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L’indagine sulla “Retribuzione e Soddisfazione del Travel Manager 2023”, realizzato da BTN Europe, evidenzia una realtà salariale unica in Italia. Con un salario medio base annuo di €48.408, l‘Italia si posiziona come il paese con la retribuzione più bassa tra quelli esaminati. Questa cifra è notevolmente al di sotto della media europea di €73.870. e tale differenza può essere attribuita ad aspetti che influenzano direttamente le dinamiche salariali nel nostro paese.

Tuttavia, questa discrepanza solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità economica e la competitività del mercato del lavoro italiano nel contesto del travel management. E pone seri interrogativi sulla valorizzazione economica delle competenze e delle responsabilità svolte dai travel manager italiani rispetto ai colleghi europei.

Salario Travel Manager in Italia: confronto con il Regno Unito e la Germania. Una distorsione evidente

Il confronto diretto con due delle principali economie europee, il Regno Unito e la Germania, evidenzia una distorsione significativa nella retribuzione. Mentre i travel manager nel Regno Unito guadagnano in media €77.820 (£67.553), e in Germania €75.135, quelli in Italia si trovano a gestire un divario sostanziale.

Bonus: un’opportunità mancata?

Anche l’analisi dei bonus mette in luce una situazione critica per i travel manager italiani. Con una percentuale media del 7,2% del salario base, l’Italia si colloca al di sotto della media europea. La totale assenza di politiche incentivanti competitive e sul riconoscimento del valore aggiunto portato dai travel manager alle aziende rimane uno dei temi di maggiore criticità evidenziati anche dall’analisi di BTN.

Conta la dimensioni dell’azienda, il numero di dipendenti e naturalmente l’esperienza

A livello Europeo, un trend evidente è che all’aumentare delle dimensioni del programma di viaggio, cresce anche la retribuzione del travel manager. Coloro che gestiscono programmi con una spesa annua superiore a €40 milioni guadagnano in media €95.481. Inoltre, si osserva una correlazione diretta tra l’esperienza del travel manager e il pacchetto retributivo, con coloro con oltre 30 anni di esperienza che guadagnano in media €95.071. La situazione italiana, purtroppo, non vede un numero elevato di aziende di grandissime dimensioni, essendo il nostro tessuto imprenditoriale fatto da medio imprese.

Prospettive future

Nonostante alcune incertezze sulla percezione di riconoscimento e retribuzione, il 77% dei travel manager europei ha una prospettiva a lungo termine nel loro ruolo attuale. Più della metà (54%) prevede di rimanere con l’attuale datore di lavoro in una posizione uguale o avanzata nei prossimi due anni.

L’appello alla riflessione e al cambiamento

L’urgenza di riflettere e cambiare nel contesto del basso salario dei travel manager italiani sottolinea un aspetto cruciale e spesso trascurato: il riconoscimento del loro valore intrinseco come portatori di benefici tangibili per le aziende. La remunerazione, oltre a essere un adeguato compenso per le competenze e le responsabilità, dovrebbe anche rispecchiare il contributo essenziale che i travel manager apportano all’aumento della produttività, alla sicurezza e al benessere dei viaggiatori d’affari.

Attualmente, in Italia, sembra mancare un adeguato riconoscimento del ruolo strategico svolto dai travel manager. Questi professionisti non sono meri organizzatori di viaggi, ma agenti chiave nel migliorare l’efficienza operativa delle aziende attraverso la gestione ottimale dei programmi di viaggio. La loro capacità di negoziare tariffe, implementare politiche aziendali efficaci e garantire il controllo dei costi non solo influisce direttamente sulla produttività, ma ha un impatto significativo sulla sostenibilità finanziaria delle aziende stesse.

Inoltre, i travel manager giocano un ruolo centrale nell’implementare politiche e procedure che non solo assicurano la sicurezza durante i viaggi, essi promuovono anche il benessere dei dipendenti. Investire in queste aree non solo riflette un impegno etico, ma può contribuire a migliorare la reputazione aziendale e la fedeltà dei dipendenti, oltre a rispondere ai sani principi della sostenibilità aziendale.

Nel viaggio verso un miglioramento delle condizioni dei travel manager in Italia, auspichiamo come Community dei Travel Manager italiani di vedere adottata la prospettiva che la vera vittoria risiede nel vincere insieme. Collaborare, riconoscere il valore unico di ciascun professionista del travel management e investire in un contesto lavorativo equo e gratificante sono le chiavi per costruire un futuro prospero. Solo uniti possiamo superare le sfide attuali e creare un settore del travel management in Italia che sia all’altezza del suo massimo potenziale.

La ricerca completa di BTN è disponibile al seguente link https://www.businesstravelnewseurope.com/Management/Salary-and-job-satisfaction-survey-2023

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