Gli Stati Generali della Next Generation Mobility patrocinata dal Comune di Torino, dalla Città Metropolitana di Torino e dalla Regione Piemonte nella prima sessione di martedì 13 giugno ha esordito con due argomenti di grande attualità. La Mobility as a Service, che ha affrontato il tema della micromobilità, con l’esplosione del mercato dello sharing nel periodo post-pandemico (link allo speciale MaaS). L’economia circolare, che applicata alla mobilità, ha approfondito le nuove norme sulla demolizione dei veicoli e il riuso e il riciclo delle batterie delle auto elettriche, con il conseguente risparmio di grandi quantità di emissioni di CO2. La nuova mobilità urbana vola già sui droni per consegnare le merci in città e presto si affiderà a loro anche per trasportare le persone.
Conferenza Nazionale sull’idrogeno e gli e-fuels
Le potenzialità dell’idrogeno, l’evoluzione della filiera di produzione, la creazione di una rete infrastrutturale per il trasporto e la distribuzione, sono stati invece i temi al centro della prima edizione della Conferenza Nazionale sull’idrogeno e gli e-fuels ospitata all’interno di Next Generation Mobility nella seconda sessione di mercoledì 14 giugno.
Matteo Azzimonti di Hydrogen Europe – l’organizzazione che racchiude le aziende europee dell’intera catena del valore dell’idrogeno e delle celle a combustibile – ha presentato lo stato dell’arte sulle infrastrutture di rifornimento in Europa (negli esempi modello di Amburgo, Berlino e Monaco) e i timidi primi esercizi in Italia (Bolzano e Venezia). Il processo di decarbonizzazione del trasporto, che nel 2021 pubblicava il documento “Fit for 55”, impone l’obbligo emissioni zero nel 2035 per tutte le nuove auto prodotte per il mercato UE, per poi raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica nel 2050.
Marcello Capra, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha illustrato le iniziative del governo per favorire lo sviluppo dell’idrogeno, come la creazione delle Hydrogen Valley, previste a livello europeo e ampiamente finanziate in ambito PNRR (3.6 miliardi per la filiera dell’ idrogeno).
Laura Severino di Rina Services sostiene che tutta l’Europa spinge verso l’utilizzo di risorse rinnovabili e che cambiamento climatico, sostenibilità e innovazione sono variabili imprescindibili nelle politiche globali di gestione della sostenibilità.
Franco Del Manso, di Unem, ricorda che l’Italia è il maggior produttore e consumatore dell’idrogeno grigio, con grande emissione di CO2 e sta già producendo idrogeno blu sempre da idrocarburi, ma con ridotte emissioni. Per la decarbonizzazione sarà necessario ricorrere a tutti gli strumenti tecnologici, dalla decomposizione termica da varie fonti alla purificazione del syngas da scarti e rifiuti, fino alla cattura della CO2 in uscita dagli impianti di reforming a biogas.
Marcello Baricco, docente all’Università degli Studi di Torino fa notare come l’idrogeno sia citato ben 84 volte nel PNRR e analizza tutti i processi dalla sua produzione, alla distribuzione fino all’impatto economico e sociale(comunità energetiche e Hydrogen Valley).
Piersandro Trevisan, del Cluster Lombardo della Mobilità, osserva come il tema della CO2 vada comunque visto in un’ottica complessiva. L’elettrico è a emissioni zero a livello locale, ma se si analizza il ciclo di vita esse aumentano e di parecchio. Stefania Crotta, direttore Ambiente, energia e territorio della Regione Piemonte ha ricordato che la Regione sta studiando un’area dismessa ad Alessandria per la realizzazione di un impianto che abbia un impatto sulla modalità sostenibile.
L’evento di Next Generation Mobility vedrà la sua quarta edizione il prossimo anno, sempre grazie alla partnership consolidata tra Clickutility Team, che da oltre 15 anni organizza convegni in ambito mobilità e smart city, e Studio Comelli, che da sempre si occupa di progettare contenuti di eventi e agende scientifiche e di media relation.
Maggiori informazioni sull’evento sul sito: www.ngmobility.it