Mobilità sostenibile e benessere: i benefici del PSCL per i dipendenti

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Il Piano Spostamenti Casa-Lavoro mira a ridurre le emissioni nocive legate alla mobilità nei centri urbani. Il documento, richiesto alle aziende per legge, contribuisce a promuovere alternative all’auto privata tra cui il ricorso al TPL, al car pooling o a mezzi ecologici come bici o monopattini elettrici. Ciò non può che essere un bene per l’ambiente, ma allo stesso tempo costituisce un importante fattore di salute anche per i cittadini. Infatti, i quotidiani tragitti casa-lavoro e l’uso del mezzo privato sono i principali responsabili dell’inquinamento dell’aria in città oltre e costringono le persone ad uno stile di vita sedentario. Sono molti i vantaggi per l’azienda legati all’adozione di un PSCL, ma anche per i dipendenti le soddisfazioni non mancano. Innanzitutto, espandere gli orizzonti verso nuove forme di mobilità può comportare una riduzione dei costi di trasporto e di parcheggio. Ma da non sottovalutare sono i benefici per le persone. Una mobilità sostenibile ha delle positive ricadute sul benessere dei dipendenti che, più in salute e meno stressati, sono ben più produttivi e motivati anche sul posto di lavoro.

Quali sono i vantaggi per il benessere dei dipendenti 

Rendere gli spostamenti casa-lavoro meno stressanti comporta diversi benefici per la salute dei dipendenti, intesi non solo come benessere fisico, ma anche psicologico ed emotivo. Da non sottovalutare è infatti la considerazione che la stesura di un PSCL parte proprio dall’indagine delle abitudini di mobilità dei dipendenti e delle ragioni che le incentivano. Inoltre il cuore del documento è rappresentato dalle concrete strategie da mettere in campo per fare in modo di migliorare quei comportamenti consolidati. Dunque lo stile di vita dei colleghi è il centro gravitazionale del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro, il cui obiettivo è migliorarne le condizioni di vita in città. 

Tutti sappiamo quanto compiere il quotidiano tragitto di andata e ritorno verso il posto di lavoro in un clima rilassato sarebbe rigenerante, alleato di un equilibrio psico-fisico altrimenti precario. In un mondo frenetico, promuovere uno stile di vita sano significa prendersi cura del benessere fisico, mentale ed emotivo dei propri colleghi. Ma come fare? Incentivare nel PSCL il ricorso alla bicicletta o alle camminate è certamente un importante punto di partenza per consentire alle persone di raggiungere il minimo di attività fisica quotidiana solitamente suggerito dagli esperti. Ma anche proporre soluzioni di mobilità come il car pooling o il car sharing contribuisce a decongestionare il traffico, ottenendo come risultato complessivo risparmio economico e di tempo, ma anche a promuovere la socializzazione tra colleghi. Da non sottovalutare è il benessere psicologico dei dipendenti che tutto questo potrebbe comportare. L’assenza di stress quotidiano accresce la produttività sul posto di lavoro ma, una volta usciti dall’ufficio, i dipendenti avrebbero desiderio, tempo ed energie per dedicarsi a passatempi, sport e svago. 

Welfare e Mobility Management

Il welfare aziendale è l’insieme delle erogazioni e delle prestazioni che un’azienda dispone a beneficio dei propri dipendenti con lo scopo di migliorarne l’esperienza professionale, ma anche la vita privata. In questo ambito il Mobility Management contribuisce a favorire condizioni più piacevoli in merito ai quotidiani spostamenti casa-lavoro, con l’obiettivo di ridurre tempi e costi del tragitto, ma anche di rendere più vivibile e sano l’ambiente urbano in cui i dipendenti aziendali si spostano ogni giorno. Insomma, un PSCL ben strutturato è un importante risorsa per riequilibrare vita privata e professionale all’insegna di uno stile di vita e di un ambiente più salubre.

Concepire una simbiosi tra Welfare e Mobility Management significa creare le condizioni ideali per una crescita aziendale da diversi punti di vista. Innanzitutto dimostrare di avere a cuore il benessere dei propri dipendenti significa avere un ritorno di brand awareness sia interna che esterna; inoltre ciò promette un aumento di propositività e dunque di produttività del personale. Tutto questo, alla luce di un mondo che guarda con sempre più sensibilità alla centralità delle persone e al loro equilibrio psico-fisico e al loro diritto di avere un giusto equilibrio tra vita lavorativa e personale. 

Insomma, i vantaggi ci sono tutti, ma la vera sfida per il Mobility Manager aziendale è riuscire a trasmettere l’entusiasmo e il desiderio di sperimentare nuove abitudini ai propri colleghi. Ecco perché è sempre fondamentale scegliere professionisti che sappiano sfoderare le migliori competenze in fatto di comunicazione per fare in modo che il PSCL non sia solamente un documento da stilare per legge, ma un punto di partenza per una rivoluzione sostenibile. 

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