Food for Good: impegno sociale per la meeting industry

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Gli eventi sono occasioni di conoscenza, business e networking. Le pause pranzo, le cene di gala sono momenti conviviali fondamentali per la riuscita dell’evento stesso. Il settore congressuale coinvolge numeri importanti edè caratterizzato dalla presenza di grandi eccedenze alimentari. Quasi sempre quel cibo eccellente non viene interamente consumato. Sono sei milioni le tonnellate di alimenti sprecati ogni anno in Italia.

Il progetto Food For Good coordinato da Federcongressi&eventi, Banco alimentare ed Equoevento consente di recuperare il cibo in eccesso in tutti i congressi e gli eventi dove è previsto un servizio catering. Dall’ esperienza maturata su circa 160 recuperi si è stimato che si produce in media unaquantità di cibo in eccedenza pari al 25/30% del cibo preparato. Tradotto in valori reali, per ogni evento di 100 persone si recuperano20 chili di cibo, che equivale a una quantità di cibo in grado di sfamare circa 40 persone. Recuperare 20 chili di cibo destinato a diventare rifiuto significa anche ottimizzare tutte lerisorse impiegate per produrre, trasportare e preparare quel cibo. La stessa quantità recuperata consente un risparmio di320 kg/CO2 e 30.000 litri di acqua salvata.

Attraverso la partecipazione a Food for Good organizzatori, le sedi congressuali e le società di ristorazione realizzano benefici sociali, perché si dà sostegno ai bisognosi; economici, perché attraverso il recupero delcibo si riutilizzano le risorse e se ne ottimizza la disponibilità; ambientali, perchési crea meno inquinamento destinando meno alimenti alle discariche.

Si aggiunge anche il valore educativo, perché si insegna il rispetto per il valore del cibo, della passione e della fatica per produrlo. Il cibo recuperato diventa 2 volte buono. Un contributo reale al doppio problema della fame e degli sprechi.

Una filiera corta e sicura

Food for Good è il primo progetto strutturato che coinvolge attivamente il settore della “Meeting Industry” nel sociale. Hanno aderito al progetto centri congressi importanti come il Palacongressi di Rimini, Palazzo Mezzanotte a Milano, Riva del Garda Fierecongressi, Firenze Fiera, etc e agenzie come AIM Group International, Meeting Planner, Planning Congressi, MZ Congressi, etc.

Il progetto garantisce una filiera del recupero sicura, il corretto stato diconservazione e un’azione coordinata delle ONLUS e visibilità agli organizzatori sensibili alla sostenibilità degli eventi.

Un servizio semplice e veloce, gratuito, sostenuto soltanto dall’impegno dei volontari e da donazioni economiche libere.

Le Associazioni che coordinano il Progetto sono:

  • Federcongressi&eventi: Organizzazione senza fine di lucro nata nel 2004, è l’associazione nazionale di imprese private ed enti con e senza scopo di lucro che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, attività di formazione continua accreditata e non, di DMC, di incentivazione, di comunicazione e degli eventi in genere. A seconda dell’attività principale svolta, gli associati sono inclusi nelle seguenti categorie funzionali: Destinazioni e sedi, Organizzazione congressi ed eventi e Servizi e consulenze. Federcongressi&eventi aderisce a Federturismo Confindustria.
  • Banco Alimentare: Onlus che nasce nel 1989 per recuperare le eccedenze dalla filieraagro‐alimentare e ridistribuirle a strutture caritative che si occupano di assistenza e diaiuto ai poveri, agli emarginati e, in generale, a tutte le persone in stato di bisogno inItalia.
  • Equoevento: la prima organizzazione in Italia che si occupa di risolvere il problemadegli sprechi alimentari nel settore degli eventi. Nata nel 2014, l’organizzazione si èsviluppata rapidamente grazie ad una rete di giovani volontari e in meno di un anno ha realizzato oltre 100 Equoeventi, oltre 30.000 pasti ritirati, oltre 20 enti caritatevoli beneficiari, tra case-famiglia, mense per poveri e centri per rifugiati.

Attraverso Banco Alimentare ed Equoevento, l’Associazione mette in contatto i responsabili delle società di catering con la Onlus del territorio dove si svolge l’evento, affinché questa provveda al recupero del cibo in eccesso al termine del pranzo o della cena. Il cibo recuperato viene poi consegnato ad enti caritatevoli (case-famiglia, mense per poveri e centri per rifugiati).

Food for Good anche in Europa

Il progetto italiano di recupero del cibo negli eventi Food for Good è una best practice europea. L’iniziativa di Federcongressi&eventi, Banco Alimentare ed Equoevento è inserita tra le best practice della Piattaforma dell’UE sul tema delle perdite e degli sprechi alimentari (EU Platform on FoodLosses and Food Waste).

La Piattaforma è stata istituita 7 anni fa dalla Commissione europea nell’ambito del Piano d’azione dell’UE per l’economia circolare, al fine di individuare, condividere e sviluppare soluzioni per ridurre lo spreco nella filiera alimentare così da contribuire a raggiungerel’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030.

 Il forum della Piattaforma è composto da 70 membri (33 rappresentanti di Paesi dell’UE e organizzazioni internazionali e 37rappresentanti dell’industria, del mondo accademico e delle onlus) impegnati nell’elaborazione di una metodologia comune europea per misurare i rifiuti alimentari. Uno dei primi risultati della Piattaforma è stata la pubblicazione degliOrientamenti dell’UE sulle donazioni alimentari che hanno l’obiettivo di facilitare ladonazione di alimenti invenduti/non consumati alle persone bisognose.

La decisione di proporre Food for Good come buona prassi anche a livello europeo è nata dalla consapevolezza del forte valore del modello adottato in Italia. Un modello che non ha solo come scopo il recupero delle eccedenze dal settore degli eventi e daicongressi, ma di creare una cultura del valore del cibo anche in questo ambito, attraverso una serie di strumenti di comunicazione molto efficaci e fondamentali perla replicabilità del progetto. Anche negli altri Stati membri d’Europa

Gabriella Ghigi, referente Federcongressi&eventi di Food for Good

Da molti anni Gabriella Ghigi si occupa di turismo congressuale, con particolare attenzione agli aspetti economici, gestionali e all’impatto sul territorio di riferimento. È socia di Meeting Consultants, società specializzata in destination marketing, formazione, ricerca, progetti a supporto di centri congressi, hotel, convention bureau, enti del turismo, istituzioni. Impegnata per sviluppare la sostenibilità anche nei congressi e negli eventi di ogni tipo, ha avviato il progetto Food for Good, sostenuto da Federcongressi&eventi, Banco Alimentare ed Equoevento onlus, per il recupero del cibo in eccesso degli eventi..

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