Come l’Intelligenza Artificiale sta cambiando il lavoro dei Travel Manager

Condividi

Secondo una recente ricerca condotta da SAP Concur, quasi tutti i travel manager (98%) ritengono che l’accesso a dati aggiornati e a strumenti di analisi avanzata sia cruciale per ridurre lo stress legato alla gestione dei viaggi e per migliorare i processi

L’intelligenza artificiale ha messo piede anche nel mondo dei travel manager, e non è un arrivo timido. È come quel collega super efficiente che non dimentica mai nulla, non si stanca mai, e, diciamocelo, un po’ ci fa venire voglia di migliorare. SAP Concur ha snocciolato numeri impressionanti: oltre un miliardo di transazioni all’anno gestite grazie a sistemi avanzati. Insomma, se si può automatizzare, perché continuare a fare tutto a mano? Ma il punto è che non si tratta solo di essere più veloci, è proprio un cambiamento di mentalità.

I travel manager, quelli che una volta si occupavano solo di prenotare voli e hotel, oggi sono un po’ come dei strateghi digitali. Con l’AI al loro fianco, hanno accesso a montagne di dati che permettono di prendere decisioni più consapevoli, risparmiando tempo e risorse. Un esempio concreto? Pensate a quanto è noioso e faticoso gestire le note spese. Ora immaginate un mondo dove l’intelligenza artificiale le elabora automaticamente, categorizza tutto con precisione e fa pure previsioni sui costi futuri. Fantascienza? No, è già realtà.

Ma qui non stiamo parlando solo di comodità. L’intelligenza artificiale è un’arma potentissima anche per prevenire frodi. Hai una spesa che sembra sospetta? L’AI se ne accorge prima ancora che tu te ne renda conto. E non è solo questione di individuare problemi, ma anche di migliorare l’interazione con i fornitori e tenere d’occhio la sostenibilità. Sì, l’AI può persino aiutare a ridurre l’impatto ambientale dei viaggi aziendali, e questo fa guadagnare punti in ottica green.

Certo, non tutto è rose e fiori. Una delle grandi sfide è la formazione. Parliamoci chiaro, non tutti sanno usare al meglio questi strumenti, e un terzo dei travel manager, secondo la ricerca di Sap Concur, lo ammette: manca la preparazione. È un po’ come avere una macchina da corsa e non sapere come mettere la marcia giusta. E qui, secondo me, le aziende devono fare di più. Devono investire in formazione continua, perché l’intelligenza artificiale non è una bacchetta magica che funziona da sola. Serve una mente umana dietro che sappia come sfruttarla.

E poi c’è la questione del cambiamento. Cambiare è difficile, lo sappiamo tutti. Passare da un modo di lavorare tradizionale a uno guidato dall’AI può sembrare una sfida enorme, ma chi si adegua per primo ha un vantaggio enorme. Come ha detto Andrea Piccinelli, Head di SAP Concur Italy: “L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi Travel & Expense  cambierà le carte in tavola per le aziende che desiderano migliorare la gestione e lo sfruttamento dei dati e a l’aderenza alla compliance aziendale. Poiché l’utilizzo di soluzioni tecnologiche è ormai diventato un must in qualsiasi azienda, l’implementazione di strumenti basati sull’AI è un ottimo modo per consentire ai dipendenti di familiarizzare con questo tipo di tecnologia e conoscerne i vantaggi, agevolando così un’adozione consapevole e rapida”. 

Sull'autore

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Accedi alla community

Inizia anche tu a condividere idee, competenze e informazioni con gli altri professionisti del travel e della mobilità

Ultimi articoli

Consulenza

Ebook

Prossimi corsi