ChatGPT e business travel: come l’innovativo chatbot sta rivoluzionando il mondo dei viaggi

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In un mondo frenetico in cui i trend hanno le ore contate e le innovazioni tecnologiche fanno capolino dall’oggi al domani, sembra difficile rimanere al passo con i tempi. Può bastare un momento di distrazione, o più semplicemente di disconnessione, ed ecco che la frontiera del digitale ha già fatto dieci passi in avanti: spopola un nuovo social network e non si parla altro che di metaverso e 5G.

Oggi il protagonista di una fulminea comparsa sullo scenario del mondo digitale è ChatGPT, un software di chatbot che ha già provocato un’ondata di hashtag, trend, ricerche e riflessioni. Lanciato il 30 novembre da OpenAI, questo “Generative Pre-trained Transformer” è un chatbot, gratuito, che genera conversazioni incredibilmente umane, utile anche per la pianificazione dei viaggi.

Nel giro di appena due mesi, sembrerebbe che Microsoft stia prendendo in considerazione un investimento di 10 miliardi di dollari per finanziare Open AI secondo diversi media e che i social media siano già saturi di post che descrivono ChatGPT come lo strumento più potente al mondo. Dal quartier generale di Lufthansa Innovation Hub giungono notizie incoraggianti circa una vera trasformazione digitale nella pianificazione automatica dei viaggi. Ma è davvero così? Si tratta di un semplice fuoco di paglia nel mondo del Business travel destinato a spegnersi presto? Quali sono gli attuali limiti o le future criticità del prodotto? Cosa comporterà il ChatGPT nel mondo dei viaggi? 

Le funzionalità di Chat GPT nel mondo dei viaggi

Viaggiare è un’attività sempre più popolare e a portata di smartphone. Non stupisce allora come il settore sia ben predisposto accogliere innovazioni che parlano il linguaggio dell’intelligenza artificiale. Il mondo dei viaggi d’affari non è indenne dalla trasformazione e anzi molte aziende guardano con interesse al futuro del settore e alle prospettive di comodità, varietà dei servizi offerti e ottimizzazione delle risorse promesse dalla AI. 

ChatGPT è un prodotto di intelligenza artificiale in grado di ricevere istruzioni e addirittura eseguire operazioni come scrivere interi articoli. Di conseguenza viene sempre più impiegato da compagnie di viaggio alle prese con la stesura di contenuti. Ogni volta che viene effettuato un nuovo input, il file creato dal chatbot viene aggiunto in automatico al database, andando ad incrementare la mole di informazioni archiviate e riutilizzabili. Ciò significa che probabilmente l’IA generativa nel settore dei viaggi sarà rivoluzionaria nell’uso di messaggi di testo e immagini. Alcuni hanno iniziato a collegare ChatGPT a Google Maps per ottenere una pianificazione automatica dei viaggi. Insomma, è evidente che le nuove funzionalità dello strumento hanno subito trovato terreno fertile nel settore dei viaggi. Come già accennato, alcune compagnie aeree  hanno intuito subito le potenzialità del software, soprattutto se confrontato con la maggior parte dei chatbot finora disponibili sul mercato.

Un altro modo in cui ChatGPT sta influenzando il settore dei viaggi è attraverso la sua capacità di generare contenuti in modo più rapido ed efficiente. Infatti le aziende di viaggi possono addirittura utilizzare il tool per produrre rapidamente contenuti in ottica SEO, ottenendo un vantaggio competitivo rispetto ad altre aziende. Inoltre il chatbot è in grado di generare contenuti in base ai gusti, alle preferenze e alle esigenze del cliente, ingaggiandolo ulteriormente e vincendo sui competitor. 

D’altro canto l’impatto dell’intelligenza artificiale sul settore della tecnologia dei viaggi e della mobilità è già misurabile, come dimostrano gli annunci di lavoro delle oltre 3000 aziende facenti parti del database di Travel and Mobility Tech. L’assorbimento dell’AI da parte del settore travel è iniziato nel 2018 e da allora non si è mai arrestato. D’altronde la profusione di app e piattaforme digitali per la prenotazione di voli, strutture ed esperienze non può che donare ulteriore linfa vitale a questo trend.  

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Come usare ChatGPT nel business travel

L’AI e ChatGPT applicati ai viaggi di lavoro risultano innanzitutto utili per creare un elenco completo delle attività da tenere sotto controllo e degli obiettivi che devono essere completati. Tra le azioni potrebbero esserci: includere il riepilogo degli accordi, la ricerca di discrepanze nelle tariffe alberghiere, fornisce informazioni sul budget giornaliero, ecc. ChatGPT fa in modo di completare queste operazioni in modo rapido e preciso, facendo risparmiare tempo e denaro ai viaggiatori d’affari o agli addetti all’amministrazione.

OpenAi ChatGPT offre una maniera veloce e gratuita per pianificare il prossimo viaggio: qualità sicuramente accattivanti per qualunque business travel. Esistono sostanzialmente tre maniere per svolgere questa attività: ottenere idee su dove andare, progettare un intero itinerario, oppure ottenere informazioni e news relative ad aspetti specifici come cultura ed eventi nella località prescelta.

Ma c’è di più: AI e ChatGPT possono essere utilizzati anche per personalizzare la trasferta, tenendo conto delle esigenze e requisiti specifici già durante il viaggio. Nell’ottica ad esempio di una travel policy aziendale votata alla sostenibilità, il software potrebbe suggerire al viaggiatore informazioni utili e soluzioni in linea con la politica aziendale durante la trasferta. Inoltre il continuo affinamento dell’intelligenza artificiale potrebbe potenzialmente sostituire molti dei servizi di portineria tradizionalmente utilizzati dai viaggiatori d’affari, assicurando così un’esperienza più snella ed efficiente.

Quali sono i limiti di ChatGPT nel settore dei viaggi?

Per ora ci sono alcune limitazioni come l’impossibilità di prenotare il viaggio direttamente attraverso il canale del chatbot. Per il resto, si tratta solamente di vantaggi e orizzonti luminosi? Non proprio: quando si esaltano le frontiere dell’intelligenza artificiale, allo stesso tempo è importante sottolineare i limiti che esse potrebbero costituire per le persone. La limitazione più evidente è innanzitutto che il chatbot crea dei contenuti a partire da ciò che è già stato messo in circolo, ma senza autorità o capacità di contestualizzare o correggersi.

Questo vuol dire che nel settore dei viaggi il ChatGPT non sarà una risorsa autonoma che produce informazioni accurate, bensì diventerà uno strumento potente nelle mani di lavoratori esperti, e soprattutto umani, che potranno in questo modo mettere in circolazione un’enorme quantità di contenuti più semplici e facilmente fruibili. Tuttavia, sebbene sia difficile prevedere l’effettiva portata della tendenza, certamente l’AI avrà un impatto rivoluzionario sul futuro del lavoro. 

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