Passaporto scaduto prima di partire: cosa fare?

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Passaporto scaduto poco prima di partire? Niente panico: ecco come reagire subito, tra rinnovo urgente, denuncia e soluzioni per ripartire.

Succede sempre nel momento meno opportuno: la valigia è pronta, il taxi ti aspetta, il telefono vibra con la mail del check-in e sul tavolo…il passaporto scaduto! Per chi viaggia spesso per lavoro, questo tipo di imprevisto può far saltare riunioni, voli e giornate intere di pianificazione. Eppure, anche in situazioni che sembrano disperate, c’è una via d’uscita. 

L’importante è non perdere la lucidità, agire subito e affidarsi ai canali giusti. Le autorità italiane, in Italia e all’estero, sono attrezzate per gestire situazioni urgenti, e molte aziende oggi hanno procedure interne dedicate proprio a questi casi.
Un passaporto dimenticato può anche diventare l’occasione per migliorare la propria organizzazione di viaggio. Perché viaggiare bene, nel business come nella vita, non significa non avere mai problemi, ma saperli risolvere con metodo, esperienza e un pizzico di calma.

Controllare non basta: serve anticipare la scadenza del passaporto

Il modo migliore per evitare problemi è accorgersi in anticipo di una scadenza, ma non sempre succede. Il passaporto dura dieci anni, e proprio per questo spesso lo si dimentica. Il problema è che molti Paesi richiedono che sia valido per almensei mesi dopo la data di ritorno. Quindi anche se non è tecnicamente scaduto, potrebbe non essere accettato al controllo. Chi viaggia per lavoro dovrebbe controllarlo regolarmente, almeno una volta all’anno, e rinnovarlo appena entra nell’ultimo semestre di validità. I tempi medi per un rinnovo vanno da 20 a 40 giorni lavorativi, ma con l’Agenda Passaporto online si può prenotare in anticipo un appuntamento in Questura o al Commissariato. È un piccolo gesto di routine che risparmia enormi grattacapi.

Quando il passaporto è scaduto e il viaggio è urgente

Se te ne accorgi all’ultimo, niente panico. Il passaporto si rinnova come se fosse nuovo: due foto, una marca da bollo da 73,50 euro, il pagamento del contributo da 42,50 euro e il modulo di richiesta. Se però devi partire entro pochi giorni per motivi di lavoro, puoi chiedere un rilascio d’urgenza: serve solo un documento che lo giustifichi, come una lettera dell’azienda o la prenotazione del volo.
Le questure sono abituate a gestire emergenze di questo tipo e, se la motivazione è fondata, possono consegnare il passaporto in 24 o 48 ore. Conviene avvisarle prima via mail o telefono, in modo da accelerare la procedura e concordare un appuntamento. Spiegare con chiarezza il motivo del viaggio è il modo più rapido per essere ascoltati.

Smarrimento o furto del passaporto: agire subito conta più di tutto

Se invece il documento è stato smarrito o rubato, il primo passo è fare denuncia alle autorità di polizia o ai carabinieri. È indispensabile per tutelarsi e per poter avviare la pratica di un nuovo passaporto. Con la denuncia in mano, basta recarsi in Questura con due foto, i documenti di pagamento e il modulo di richiesta. Anche in questo caso è possibile richiedere un rilascio d’urgenza: il viaggio di lavoro è considerato una motivazione valida.
Per chi è già fuori città o in trasferta, il supporto del travel manager aziendale o dell’agenzia convenzionata può fare la differenza. Hanno accesso ai sistemi di prenotazione e possono comunicare direttamente con le compagnie aeree, segnalando la situazione e bloccando temporaneamente la prenotazione in attesa del nuovo documento.

All’estero, niente panico: c’è l’ETD

Perdere il passaporto all’estero è la situazione che più spaventa, ma la soluzione è più semplice di quanto sembri. Basta recarsi al consolato o all’ambasciata italiana più vicina: lì si potrà ottenere un Emergency Travel Document (ETD), un documento temporaneo che consente di rientrare in Italia o raggiungere il Paese di residenza.
Servono solo la denuncia alle autorità locali, una foto e un documento d’identità, anche scaduto. L’ETD viene rilasciato in poche ore ed è valido per un periodo limitato, solitamente cinque giorni dopo il rientro. È consigliabile conservare sempre sul telefono i numeri di emergenza del consolato e, se possibile, una scansione del passaporto: basta quella per velocizzare tutto. Certo sarebbe un contrattempo spiacevole, ma l’importante è avere la possibilità di risolvere la situazione in tempi anche piuttosto brevi.

Come prevenire un passaporto scaduto sul più bello

Chi viaggia spesso per lavoro dovrebbe adottare la regola del doppio backup: una copia digitale del passaporto in cloud e una notifica di scadenza automatica sul calendario o nelle app aziendali. Molte piattaforme di travel management offrono già funzioni di archivio documenti e alert personalizzati, così da evitare brutte sorprese. Tenere a portata di mano una foto digitale recente e salvare i contatti delle ambasciate italiane nei Paesi più visitati sono altre buone abitudini che semplificano la vita. A volte basta davvero poco — un file salvato nel cloud, un promemoria sul telefono — per evitare corse contro il tempo e code infinite in questura.

Photo credit: Vlada Karpovich

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