Facility Manager e Mobility Manager: un’alleanza strategica per la mobilità aziendale

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La gestione degli spazi è una leva per il cambiamento delle abitudini di mobilità aziendale. Ma chi è il Facility Manager?

Nelle aziende la figura del Facility Manager è spesso percepita come quella che si occupa di manutenzione e logistica degli spazi, ma in realtà il suo ruolo è molto più ampio e oggi diventa cruciale anche in relazione alla mobilità dei dipendenti. La gestione dei parcheggi, delle flotte interne e degli hub aziendali di interscambio con il trasporto pubblico non è un dettaglio operativo, ma un tassello che condiziona l’efficacia delle strategie di mobilità sostenibile. Pensiamo, ad esempio, a un’azienda che dispone di un grande parcheggio privato: se quel parcheggio non viene ripensato come spazio flessibile, con colonnine di ricarica per le auto elettriche, aree dedicate al car pooling e rastrelliere sicure per le biciclette, anche il più innovativo PSCL rischia di restare sulla carta. In questo senso il Facility Manager non si limita a eseguire scelte prese altrove, ma diventa l’attore che concretizza nella vita quotidiana l’indirizzo strategico del Mobility Manager

Parcheggi aziendali: la priorità del responsabile facility

Un caso concreto è quello dei parcheggi riservati ai dipendenti. Molte aziende, in vista della redazione del Piano Spostamenti Casa-Lavoro, si trovano a dover affrontare la questione della riduzione degli spazi destinati alle auto private. Qui entra in gioco il Facility Manager, che deve ripensare la distribuzione delle aree, trasformando parte dei posti auto in zone per la ricarica elettrica o in aree destinate al bike sharing aziendale. Non si tratta solo di ridurre il numero di auto, ma di accompagnare i lavoratori verso un uso più razionale degli spazi. È frequente che la contrattazione interna generi resistenze: alcuni dipendenti potrebbero sentirsi penalizzati dalla perdita del posto auto gratuito. È in questo contesto che Mobility Manager e Facility Manager devono lavorare insieme, prevedendo sistemi di incentivazione digitale che premiano chi lascia l’auto a casa e organizzando campagne di comunicazione interna che spieghino i benefici, non solo in termini ambientali, ma anche di comfort e qualità della vita.

Flotte aziendali e responsabilità condivisa tra Facility manager e Mobility Manager

Un altro campo in cui l’integrazione è essenziale riguarda la gestione delle flotte aziendali. Se il Mobility Manager definisce la strategia di riduzione delle emissioni, il Facility Manager è colui che deve organizzare la manutenzione dei veicoli elettrici, predisporre le infrastrutture di ricarica e verificare la disponibilità effettiva dei mezzi. Immaginiamo un’azienda che decide di sostituire una parte consistente della propria flotta con veicoli a basse emissioni: senza un intervento puntuale del Facility Manager sulla logistica degli spazi e sulla gestione tecnica, la scelta rischia di non produrre i risultati attesi. Al contrario, quando le due figure lavorano in sinergia, i veicoli vengono integrati in un sistema di prenotazione digitale, si riducono i tempi di inattività e l’azienda è in grado di monitorare, attraverso i pagamenti e la rendicontazione, l’impatto reale sui consumi e sulle emissioni Scope 3.

Hub aziendali e nuovi modelli di lavoro

Il Facility Manager è chiamato a ripensare spazi in ufficio che non sono più solo luoghi di lavoro, ma anche di interscambio modale. Un esempio concreto è quello di alcune aziende del settore tecnologico che hanno realizzato veri e propri hub aziendali in prossimità delle stazioni ferroviarie, dotati di spazi di coworking, parcheggi sicuri per biciclette e connessioni con i mezzi pubblici. In questi casi, il Mobility Manager definisce le politiche di accesso e i sistemi di incentivazione, mentre il Facility Manager traduce queste linee guida in infrastrutture e servizi reali. Questa integrazione consente all’azienda di ridurre drasticamente la dipendenza dall’auto privata e di presentare nel PSCL non solo obiettivi ambiziosi, ma risultati concreti già visibili.

La sfida del PSCL e l’opportunità di fare sistema tra Facility Manager e Mobility Manager

Con la scadenza ormai vicina per la presentazione del Piano Spostamenti Casa-Lavoro, la collaborazione tra Facility Manager e Mobility Manager non è più un’opzione ma una necessità. Le aziende che riusciranno a presentare un piano convincente non saranno quelle che si limiteranno a scrivere buone intenzioni, ma quelle che avranno già dimostrato di integrare gli spazi fisici con sistemi digitali di incentivazione, gestione dei flussi e monitoraggio delle emissioni. In questo senso, il Facility Manager diventa un partner indispensabile per tradurre in pratica le strategie di mobilità sostenibile, garantendo coerenza tra policy aziendale e infrastrutture concrete. La partita si gioca sul terreno dell’operatività: senza parcheggi riorganizzati, flotte gestite con logiche digitali e hub di mobilità ben progettati, la mobilità sostenibile resta uno slogan. Con il supporto del Facility Manager, invece, il Mobility Manager può trasformare il PSCL in uno strumento efficace, capace di incidere davvero sul modo in cui i dipendenti si spostano ogni giorno.

Photo credit: K HOWARD

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