Controlli aeroporto: come e quando scegliere il fast track

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Il fast track è il migliore alleato tra i controlli aeroportuali per chi viaggia per lavoro? Sì, ma solo se sai quando usarlo davvero

Ore 6:20 del mattino. Il volo è alle 7:10, ma davanti ai controlli sicurezza c’è già una fila che pare quella del concerto di Bruce Springsteen. Succede spesso: famiglie in partenza, turisti confusi, bagagli da ripassare tre volte nello scanner. E tu, con solo uno zaino e una riunione tra tre ore, pensi: “Ma perché non ho preso il fast track?”

In effetti, per chi viaggia spesso per lavoro, saltare la fila ai controlli può fare la differenza tra un volo perso e un check-in senza stress. Ma attenzione: non sempre conviene.

l Fast Track non è infatti un privilegio, è una strategia. Per chi viaggia spesso per lavoro, può rappresentare una vera e propria ancora di salvezza: il modo più semplice per affrontare la burocrazia aeroportuale con rapidità, evitare stress inutili e guadagnare minuti preziosi. Ma, come ogni strumento, funziona solo se inserito in una logica di viaggio intelligente, consapevole, orientata all’efficienza. In un’epoca in cui il tempo vale più del biglietto, ogni dettaglio conta. E saperlo gestire – anche solo con un corridoio preferenziale – può fare la differenza tra una trasferta problematica e un viaggio perfetto.

In questo articolo vediamo cosa sono i servizi dei controlli aeroporto fast track, come funzionano davvero negli aeroporti principali italiani ed europei, e quando ha senso acquistarli.

Cos’è il servizio fast track in aeroporto?

Il fast track è, in pratica, un accesso dedicato al controllo aeroporto. Consente al passeggero di evitare la fila standard – spesso lunga e imprevedibile – e di accedere a un varco riservato, generalmente più veloce e meno affollato. Non è, come spesso si crede, un biglietto prioritario per l’imbarco né un pass per entrare nella lounge: è semplicemente una scorciatoia operativa, pensata per risparmiare tempo e stress prima del volo.

Per chi vola frequentemente per lavoro, si tratta di un alleato importante, ma non è detto che serva sempre. Il fast track è utile, infatti, soprattutto in certi momenti della giornata – ad esempio, nelle prime ore del mattino, nel tardo pomeriggio o durante il fine settimana – e in quegli aeroporti dove l’affluenza è costante e i tempi di attesa sono spesso lunghi e snervanti. È uno strumento pensato per chi deve ottimizzare al massimo i tempi e non può permettersi ritardi, in particolare quando si viaggia con solo bagaglio a mano e si punta a minimizzare ogni fase del transito aeroportuale.

Controlli sicurezza aeroporti italiani: dove conviene il fast track

Negli aeroporti italiani il servizio fast track si presenta in modo abbastanza uniforme, ma l’efficienza varia a seconda dello scalo. A Milano Malpensa (MXP) e Linate (LIN) il varco dedicato è ben segnalato, facilmente accessibile e davvero veloce, anche durante le fasce orarie più affollate. Molte compagnie lo includono nel biglietto business o lo offrono ai frequent flyer, ma è anche acquistabile al momento della prenotazione o tramite le app aeroportuali, con un costo che si aggira intorno ai 9-10 euro.

Anche Roma Fiumicino (FCO) offre un servizio simile, particolarmente nel Terminal 1, dedicato ai voli nazionali e Schengen. Qui, il fast track può essere incluso con carte di credito premium – come l’American Express Platino – oppure acquistato separatamente, anche tramite l’app ufficiale di Aeroporti di Roma.

Scali come VeneziaBolognaNapoli o Catania offrono anch’essi il servizio fast track, ma con risultati più variabili. A Bologna, ad esempio, può essere decisivo solo nelle prime ore del mattino o nei giorni di grande traffico, mentre in altri momenti il risparmio è minimo o nullo.

Fast track negli aeroporti europei

Nei grandi hub europei il Fast Track è una risorsa spesso strategica, ma anche qui l’efficacia dipende dallo scalo. A Parigi Charles de Gaulle (CDG) il servizio chiamato “Accès n°1” è uno dei più noti. È pensato per velocizzare il passaggio ai controlli, ma va detto che, nelle fasce di punta, anche questo corridoio può risultare congestionato.

All’aeroporto di Madrid-Barajas (MAD) il varco prioritario funziona molto bene, soprattutto per chi viaggia con solo bagaglio a mano e ha bisogno di guadagnare minuti preziosi.

In GermaniaFrancoforte (FRA) propone il servizio Fast Track, ma qui spesso è superfluo: i controlli standard sono già ben organizzati ed efficienti. Decisamente più utile, invece, il servizio offerto all’aeroporto di Monaco (MUC), più tarato sui flussi business e con una migliore gestione degli accessi prioritari.

Infine, l’aeroporto di Londra Heathrow (LHR) è tra quelli dove il Fast Track può fare davvero la differenza, soprattutto nei Terminal 3 e 5. Il servizio è accessibile come extra a pagamento e spesso incluso nei biglietti di fascia alta o nei programmi fedeltà delle compagnie.

Quando conviene davvero scegliere il fast track?

Il Fast Track è una spesa tutto sommato contenuta – in media meno di 10 euro a tratta – ma va valutata con attenzione. È utile quando si parte in orari critici, come il lunedì mattina, il venerdì sera, o nelle fasce 6:00–8:00 e 17:00–19:00, in cui i flussi business si sovrappongono a quelli turistici. È molto vantaggioso se si viaggia leggeri, senza bagaglio da imbarcare, e si hanno coincidenze o appuntamenti poco dopo l’atterraggio.

D’altro canto, il Fast Track non conviene se si vola in orari tranquilli, come il primo pomeriggio di un giorno infrasettimanale. È inutile anche se si ha già un biglietto che dà accesso al varco rapido (come avviene spesso con i voli di classe business o le corporate card). Infine, perde gran parte della sua utilità se si arriva in aeroporto con molto anticipo e si ha intenzione di fermarsi per colazione, lavoro o shopping: in quel caso, il tempo risparmiato ai controlli viene comunque impiegato in attesa al gate.

Come acquistare il servizio fast track ai controlli 

Il modo più vantaggioso per acquistare un fast track è in fase di check-in online, quando le compagnie lo propongono con tariffe agevolate. Alcuni aeroporti – come Milano e Roma – permettono l’acquisto direttamente dalle loro app ufficiali, spesso con prezzi inferiori rispetto al banco fisico. Anche le compagnie aeree, specie quelle di linea, offrono spesso pacchetti che includono fast track, bagaglio prioritario e imbarco preferenziale.

Molti business traveller, però, non sanno di avere già il servizio incluso: le carte di credito premium, i programmi fedeltà o le convenzioni aziendali attive con l’aeroporto o la compagnia aerea possono dare diritto all’accesso prioritario. È sempre utile verificare prima di acquistare. Il Fast Track, insomma, non è un lusso da frequent flyer, ma uno strumento intelligente – purché usato con criterio.

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Photo credit: Matthew Turner

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