Viaggiare o non viaggiare? I viaggiatori vogliono farlo e hanno i mezzi per tornare “là fuori”

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Viaggiare o non viaggiare? Indubbiamente questa è la domanda che milioni di turisti in tutto il mondo si pongono mentre passano ore a sfogliare i loro feed di Instagram e altri social media pieni di ispirazione visiva. Quindi, mentre attendiamo tutti la piena riapertura del nostro settore, ora è il momento per venditori e fornitori di viaggi di comprendere più a fondo ciò di cui i consumatori hanno bisogno e ciò che si aspettano per poter soddisfare la loro voglia di viaggiare repressa.

Amadeus ha intervistato oltre 8.500 utenti CheckMyTrip provenienti da quaranta paesi in tutto il mondo che avevano viaggiato per svago almeno una volta 90 giorni prima delle restrizioni di viaggio COVID-19. Un sondaggio quantitativo e qualitativo composto da una cinquantina di domande con l’obiettivo principale di capire i sentimenti dei viaggiatori durante il COVID-19 e l’impatto che questa nuova realtà ha sul loro atteggiamento rispetto all’utilizzo di aerei, hotel, treni, noleggio auto, assicurazioni e agenti di viaggio.

Ecco alcuni interessanti spunti della ricerca

– I viaggiatori vogliono farlo e hanno i mezzi per tornare “là fuori”. Quasi tre quarti del campione intervistato afferma di voler viaggiare entro i primi tre mesi dalla revoca delle restrizioni. In maniera ancora più incoraggiante, la stessa maggioranza afferma di aspettarsi di avere lo stesso budget di viaggio o addirittura più alto. La maggiore sfida che i viaggiatori devono affrontare riguarda i Paesi dove potersi avventurare e come farlo in totale sicurezza.

I dettagli contano sempre di più. La fiducia dei viaggiatori riguardo al volo, al soggiorno in hotel e ai viaggi in treno rimane straordinariamente forte. Tuttavia l’informazione è essenziale. Il 66% dei viaggiatori intervistati afferma che conoscere in anticipo le informazioni sulle misure di prevenzione COVID-19 sia “molto importante” prima di prenotare un hotel, il 62% manifesta lo stesso approccio per i viaggi aerei. Il prezzo continua a svolgere un ruolo fondamentale nel processo decisionale, ma la personalizzazione rappresenta uno dei cardini fondamentali del viaggio.

– I piani di emergenza non sono più facoltativi. L’assicurazione di viaggio diventa sempre più importante. Un terzo dei nostri intervistati dichiara che ora valuta una copertura assicurativa di viaggio rispetto a prima del COVID-19. In particolare, il 79% degli intervistati vede l’assicurazione come una necessità quando viaggia a livello internazionale. La flessibilità di apportare modifiche o ottenere rimborsi rappresentano solo una parte nell’equazione generale sul rapporto costi-benefici dell’assicurazione di chi viaggia per piacere.

– Il ruolo degli agenti di viaggio diventa sempre più importante. I viaggiatori attribuiscono maggiore rilevanza alla risoluzione dei problemi e al supporto, soprattutto per i viaggi più lunghi. Il 70% degli intervistati è più propenso a prendere in considerazione dei viaggi personalizzati e proposti da agenti di viaggio rispetto a esperienze progettate in autonomia. Con una serie di incertezze ancora in corso, riteniamo questo uno scenario potenziale per i consulenti di viaggio per svolgere un ruolo ancora più importante nell’aiutare i consumatori a scegliere tra le opzioni in tutte le fasi della loro esperienza di viaggio e rafforzarne la fiducia.

“Dobbiamo ripensare, riorganizzare, reinventare e portare ancora più in alto la Travel Industry. Sono pienamente fiduciosa che l’industria dei viaggi possa e farà passi in avanti.” ha commentato Francesca Benati, Senior Vice President, Online Travel Companies, WEMEA, e Amministratore Delegato Italia

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