Donne in viaggio, cosa sapere per garantire sicurezza e supporto

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La carenza della sicurezza delle donne in viaggio di lavoro è un tema sempre molto attuale. Oggi il numero delle donne che viaggia per affari è in forte aumento. Ma le aziende sono preparate a garantire loro sicurezza e supporto durante le trasferte di lavoro?

La ricerca di supporto esterno e di nuovi servizi di consulenza viaggi  per garantire protezione ai propri viaggiatori d’affari e agli assegnatari internazionali è un trend crescente anche in Italia. Non si tratta solo di garantire continuità nel lavoro, ma anche livelli elevati di safety & security previsti dalle normative vigenti.

I rischi delle donne in viaggio

Mentre ci sono alcune regole di sicurezza che tutti i viaggiatori dovrebbero seguire, purtroppo per le donne la realtà è più complessa. Soprattutto in quei Paesi “non occidentali” ove per motivi culturali e a causa di una minor protezione giuridica, le donne sono spesso viste come obiettivi vulnerabili (soft targets) e in genere devono affrontare un livello di rischio più elevato rispetto alle loro controparti maschili.

Le principali minacce per le viaggiatrici sono:

  • molestie sessuali
  • aggressioni sessuali
  • furti di effetti personali (per esempio borse, che possono sembrare banali in superficie, ma possono portare a problemi più grandi)

Risk Assessment aziendale per le donne che viaggiano per lavoro

La valutazione del rischio (Risk Assessment /RA) fatta precedentemente al viaggio dovrebbe focalizzarsi sugli aspetti più preoccupanti per una donna che viaggia come:

  • sicurezza
  • condizioni di salute
  • ambiente politico ed economico
  • leggi locali
  • abitudini e norme culturali, incluso il ruolo delle donne nel Paese ospitante

Ad esempio, alcuni Paesi applicano rigorose interpretazioni della Sharia, o legge islamica, che possono avere un impatto sui diritti e sugli obblighi delle donne. Se per noi occidentali può sembrare assolutamente normale indossare una minigonna o avere rapporti sessuali pre-matrimoniali, in alcuni Paesi certi comportamenti non sono tollerati e possono addirittura essere considerati un atto illegale.

In base alla RA, che descrive i pericoli che si possono incontrare e le precauzioni che devono essere adottate per la sicurezza delle donne in viaggio di lavoro, bisognerà sviluppare una strategia di gestione del rischio adeguata (Risk Management Strategy). Le aziende possono garantire viaggi più sicuri e di successo per le donne che viaggiano all’estero, fornendo appropriato supporto, ma anche consulenza specifica ai problemi internazionali come salute, incolumità e sicurezza.

Come prepararsi alla trasferta

E per fare questo la preparazione è fondamentale: dal trasporto in loco – che è un elemento cruciale del successo dei viaggi internazionali – alla conoscenza anticipata di chi programma e gestisce il servizio, nonché del conducente del veicolo e dell’eventuale personale di sicurezza ( in alcuni casi è bene avere anticipatamente una foto).

Aspetti importanti da considerare per la sicurezza delle donne che viaggiano sono:

• Pianificazione del viaggio e pianificazione pre-viaggio
• Pianificazione delle comunicazioni col viaggiatore
• Sicurezza del trasporto e dell’alloggio
• Situazioni mediche / Risposta alle crisi

Cosa fare per rendere sicuro i viaggi di lavoro delle donne

Per capire meglio come pianificare un viaggio sicuro per una donna che viaggia per lavoro, abbiamo intervistato Daniela Valenti, Global Project Manager di Pyramid Temi Group.

Come una donna si può preparare un viaggio di lavoro?

“Chi viaggia all’estero, in particolare per la prima volta, trarrà beneficio dalla comprensione delle tattiche per mantenere un ‘profilo adeguato’. Magari evitando in alcuni Paesi, gli aspetti di uno stile di vita ostentato, così come vestire e comportarsi secondo gli standard culturali accettabili in ogni regione e Paese. E, inoltre, suggerimenti per come astenersi dal discutere di informazioni o interessi che possono attrarre l’attenzione su di sé”.
Questo non significa rinunciare ai propri diritti bensì fare una scelta pragmatica e ponderata”.

Daniela Valenti Global Project Manager – Pyramid Temi Group

Cosa fare in caso di aggressioni durante un viaggio all’estero?

“Sembrerebbe scontato che in caso di aggressione ci si rivolga alla polizia. Bisogna sapere, però, che in alcuni Paesi, la polizia potrebbe non essere molto cordiale per le donne vittime di aggressioni. Anche in questo caso, l’azienda deve preventivamente informare le donne che viaggiano per lavoro di quali siano le migliori linee di comportamento in questi casi e come intende dare supporto alla potenziale vittima”.

Tra i diversi suggerimenti l’azienda potrà istruire le viaggiatrici a non soggiornare mai in stanze d’albergo poste al primo piano, poiché le effrazioni sono meno probabili ai livelli superiori di un hotel. Inoltre, assicurarsi di prenotare una stanza vicino agli ascensori, poiché permette di non dover percorrere lunghi corridoi dell’hotel.
Alcuni hotel offrono piani per sole donne accessibili tramite chiave magnetica solo dalle persone che vi soggiornano.

Le viaggiatrici che si sentono sciocche nel chiedere maggiore sicurezza sono donne che si mettono in pericolo. Bisogna saper usare il proprio istinto, e se ci si sente a disagio, spaventate o minacciate, probabilmente c’è qualcosa che non va e non bisogna mai aver paura di chiedere aiuto, soprattutto se si viaggia per conto della propria azienda che ha l’onere della vostra tutela”.

Informazione fornita da Pyramid Temi Group (IP)

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