Settore dell’ospitalità 2024: cosa dovranno fare i fornitori secondo Deloitte

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Lo studio Deloitte illustra i dati sul settore dell’ospitalità 2024: cosa devono fare i fornitori e le preoccupazioni delle aziende sui costi dei viaggi d’affari

Nel 2024, l’industria dei viaggi potrebbe imprimere una nuova virata, dopo anni di forte domanda post-pandemia. I viaggi da “impulso reattivo” hanno lasciato il posto ad una certa stabilità e pacatezza nel pianificare le trasferte. Da uno studio Deloitte sul settore dell’ospitalità in US, le aziende nel 2024 dovranno bilanciare il budget e i benefici dei viaggi. I fornitori in questo mercato che offrono esperienze personalizzate e flessibili tramite tecnologia potrebbero prosperare in questo contesto. 

Hotel e compagnie aeree: gli investimenti del futuro

Nel 2022 e nel 2023 compagnie aeree e alberghi hanno aumentato tariffe e prezzi. Nonostante ciò non sono mancate difficoltà nel ridurre gli inconvenienti e massimizzare il piacere dei clienti. Ad esempio, gli elevati tassi d’interesse e i costi alti di alcuni beni hanno reso complicato adeguare e migliorare le strutture. Su un altro fronte, alcune delle maggiori sfide per le compagnie aeree sono dipese da eventi meteorologici e questioni di personale. Tuttavia, non ci sono giustificazioni e sia le compagnie aeree che i fornitori di servizi di ospitalità devono migliorare l’esperienza offerta per non perdere l’attenzione dei viaggiatori. 

Per affrontare vittoriosamente questa sfida è necessario un continuo investimento nella tecnologia di back-office e l’urgenza di comprendere come l’AI possa migliorare l’efficienza operativa e allineare meglio le risorse alla domanda. 

Allo stesso tempo, per migliorare l’efficienza operativa, i fornitori dovranno adottare misure più visibili per migliorare il viaggio da inizio a fine. Stiamo parlando dell’implementazione di funzionalità digitali automatizzate sulle app per affrontare i punti di frizione più comuni nella pianificazione di una trasferta, offrire aggiornamenti mirati ai viaggiatori di alto valore attraverso premi fedeltà e offerte personalizzate. 

Da non sottovalutare è un altro dato che fa emergere lo studio di Deloitte. I fornitori del settore Travel dovranno aumentare gli investimenti nei team di prima linea. Fondamentale è infatti formazione del personale, necessaria per stare al passo con i progressi tecnologici del settore. Un’altra novità è la tendenza secondo cui le stesse compagnie aeree o strutture alberghiere penseranno a come rendere indimenticabile un soggiorno oltre il la camera o la cabina. Nel 2024 compariranno più partnership con squadre sportive, sedi di eventi, prodotti sponsorizzati. Questa tendenza incontra a distanza quella di bleisure, confermando come il futuro del settore travel, da qualunque prospettiva lo si guardi, è orientato verso esperienze personalizzati e concilianti per il singolo viaggiatore.  

Le aziende viaggiano, ma tra molte perplessità

Lo studio sui viaggi aziendali del 2023 di Deloitte, “Navigating toward a new normal“, aveva previsto che le spese per viaggi aziendali si sarebbero avvicinate all’80% dei livelli del 2019 entro la fine del 2023, raggiungendo il 95% nella seconda metà del 2024. Eppure all’inizio di questo anno le cose erano un po’ diverse. Le imprevedibili incertezze macroeconomiche e politiche hanno influenzato le scelte aziendali innanzitutto in temrini di budget.

Anche se le trasferte per costruire relazioni con i clienti e alimentare collaborazioni rimangono fondamentali per il successo aziendale, i costi sono una preoccupazione significativa. Secondo l’indagine annuale sulle compagnie aeree realizzata da Business Travel News (BTN), per l’86% dei manager di viaggi aziendali le tariffe aeree influenzano la capacità o l’intenzione di viaggiare da aprte delle proprie aziende. Il dato si avvicina all’85% che aveva espresso la stessa opinione nel 2022.

Comunque, nonostante gli sforzi di budgeting, si prevede che la spesa per viaggi aziendali negli Stati Uniti supererà finalmente il livello pre-pandemico. Ciò lascia intendere che i costi e le incertezze economiche non impediranno ai viaggi aziendali di tornare ad un livello di normalità, con le aziende che cercano di bilanciare la necessità di muvoersi con una gestione più efficace delle spese di viaggio.

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