Se fatto bene, il tragitto casa-lavoro aumenta anche la produttività dell’azienda

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L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS)  stima che ci siano un milione di decessi (10%) ogni anno in Europa dovuti alla mancanza di esercizio fisico.

Cosa centra questo con i viaggi di lavoro? Eppure il pendolare si muove! Ogni giorno in Italia si muovono 1,8 mln di pendolari. Peccato che si muova per il suo tragitto casa – lavoro spesso con i mezzi meno idonei per la sua salute.

Nelle Città metropolitane, secondo gli Studi dell’Anci ci si muove prevalentemente in auto (65,9%) e molto meno a piedi o in bici (19,2%) e con i mezzi pubblici (12,4%). Il trasporto, come già sappiamo, è la maggiore fonte di CO2 in Europa, responsabile dell’emissione di oltre un quarto di tutti i gas serra.

Questo effetto non solo influisce sulla salute e benessere del pendolare, ma anche sulla produttività del dipendente in azienda. Infatti, secondo la ricerca di Mercer i comportamenti positivi nello stile di vita, ad esempio con  150 minuti di allenamento a settimana e una alimentazione più sana, possono spesso avere un impatto positivo sulla produttività. La ricerca cita anche che secondo il governo del Regno Unito , nel 2016/17 1,3 milioni di lavoratori hanno sofferto di problemi di salute connessi al lavoro, che equivalevano a 25,7 milioni di giorni lavorativi persi.

I benefici del viaggio per il tragitto casa-lavoro attraverso forme di mobilità più attive come la bicicletta o la passeggiata a piedi consentono la riduzione di malattie cardiache. Inoltre, camminare può far aumentare la vigilanza mentale, l’umore e la riduzione di stati depressivi.

Una ricerca di Go-Ahead e RunFriendly ha scoperto che il 54% dei camminatori, il 36% dei ciclisti e il 39% dei corridori affermano che il loro viaggio per il tragitto casa – lavoro  offre loro il tempo e lo spazio per pensare alla propria giornata e la maggior parte dei pendolari che utilizzano modalità di trasporto attive concordarono sul fatto che le loro prime o ultime miglia erano anche più rilassanti e divertenti.

Le imprese possono essere coinvolte nel sostenere una mobilità più attiva per i propri dipendenti?

Sì, se le aziende, ad esempio, si dotano di spazi parcheggi idonei per il deposito delle biciclette.

Sì, se promuovono all’interno della propria organizzazione campagne di sensibilizzazione per una mobilità più sostenibile e una mobilità attiva che porti anche benessere.

Sì, se supportano la mobilità dei tragitti casa lavoro con forme di sharing o pooling o di strumenti di mobilità con specifiche app.

Sì, se il dialogo del Mobility Manager aziendale è continuo con le istituzioni e con il Mobility Manager di area per identificare forme e modelli di mobilità attiva in favore delle persone in azienda e dell’ambiente.

Sì, se esistesse in tutte le aziende il  Mobility Manager, che tra l’altro è previsto anche per legge (Decreto Ronchi) per tutte le aziende con un numero di dipendenti superiore a 300.

Qual è la tua esperienza a riguardo in azienda?

Raccontaci la tua!

 

 

 

 

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