Dal 1999 l’ENAC emette periodicamente aggiornamenti per regolare singoli aspetti o attività relative agli aeromobili. In particolare, i settori interessati da questa normativa riguardano le operazioni di volo, le licenze del personale, lo spazio di volo e le infrastrutture. Il 15 gennaio 2024 l’ente ha reso pubblica la prima bozza del Regolamento ENAC “Requisiti nazionali per aeromobili con capacità di decollo e atterraggio verticale (VCA) e relative traiettorie e infrastrutture”. Infatti i progressi più recenti nel settore dell’elettrificazione e dell’automazione hanno introdotto un nuovo concetto con cui fare i conti e soprattutto da includere nella normativizzazione: la mobilità area innovativa (IAM) che ricorre ad aeromobili con capacità di decollo e atterraggio verticali, chiamati VCA (Vertical takeoff and landing Capable Aircraft).
La mobilità aerea innovativa è gestita da tecnologie di nuova generazione integrate in un sistema di trasporto multi-modale e si propone come una soluzione sicura, protetta e sostenibile, sia per i passeggeri che per le merci. Nell’ambito di questo nuovo campo dell’aviazione rientrano anche i concetti di mobilità urbana come l’utilizzo dei così detti “air taxi” elettrici, già ampiamente sperimentati. I lavori per la consultazione termineranno il 5 febbraio e ambiscono a definire il quadro normativo.
La portata della novità è legata proprio all’inclusione a tutti gli effetti di mezzi VCA nell’offerta del trasporto sostenibile per una mobilità urbana del futuro. I collegamenti aerei grazie ai taxi volanti saranno una soluzione di spostamento che offrirà un duplice vantaggio: da un lato consentirà di muoversi con più rapidità tra differenti aree urbane per evitare il traffico stradale, dall’altro assicurerà una maggiore capillarità dei trasporti grazie all’installazione di vertiporti in aree densamente abitate.
Regolamento ENAC per corridoi VCA e aerotaxi
In particolare, La bozza di Regolamento ENAC si pone l’obiettivo di disciplinare tre punti.
Innanzitutto progettare i cosiddetti “corridoi VCA”, cioè gli spazi aerei nazionali in cui possono spostarsi gli aeromobili, e i relativi servizi. Ovviamente potranno entrare nell’area solamente velivoli VCA autorizzati che saranno tenuti a mantenere le comunicazioni vocali bordo-terra sulla appropriata frequenza e, se previsto, stabilire le connessioni bilaterali con l’ente ATS. Alcuni aeromobili potranno entrare o attraversare i corridoi VCA solo dopo aver ricevuto conferma dall’ente ATS responsabile che non sono in corso operazioni con VCA.
Secondariamente l’ENAC cerca di normare la navigazione degli aeromobili VCA, prevalentemente con propulsione elettrica (e VTOL) e con un pilota a bordo. Le operazioni di volo saranno consentite esclusivamente attraverso vertiporti certificati. La bozza prevede che le operazioni di volo con VCA in zone aeree congestionate o controllate al di fuori dei corridoi saranno consentite secondo le regole VFR solo per proseguire il volo originario verso il vertiporto di destinazione oppure per il trasferimento del solo equipaggio di volo.
Infine, ma non per importanza, il regolamento ENAC tratta anche la costruzione e l’esercizio dei vertiporti dedicati alla mobilità aerea innovativa. Il Regolamento stabilisce quali sono i vertiporti adeguati alle operazioni, le norme per il Gestore e le procedure per concedere le autorizzazioni. Un aeroporto o eliporto può essere considerato adeguato alle operazioni del VCA se presenta dimensioni e traiettorie per l’atterraggio e decollo compatibili con quelle necessarie per velivoli VCA. In particolare, un vertiporto dovrà essere dotato di un’area di decollo e atterraggio con relativa Safety Area; di un’area Touchdown and lift-off (TLOF); e di opere o impianti previsti dalle norme in vigore in materia di prevenzione e protezione incendi.