Chi viaggia per lavoro riconosce subito dove si concentra la vera qualità di una trasferta: nei minuti di passaggio, in quei varchi tra un impegno e il successivo in cui la giornata può trovare ordine oppure sgretolarsi. È in questo territorio, spesso invisibile agli operatori della mobilità, che Laura Spatola, Head of Strategic Sales di Noleggiare, individua la leva competitiva del noleggio auto. Durante The Mobility Talk, la manager descrive il momento del ritiro del veicolo come un segmento decisivo del business travel, capace di influenzare continuità mentale, produttività e gestione dello stress.
Il suo punto di vista emerge da un’osservazione ricorrente tra i travel manager: il viaggio professionale assomiglia sempre più a un sistema, fatto di micro-processi che devono allinearsi per generare efficienza. Il ritiro dell’auto rappresenta uno di questi nodi, perché permette al viaggiatore di riassestare il proprio ritmo, rimettere ordine alle priorità, recuperare attenzione. Da qui l’immagine della “pausa in movimento”, che Spatola propone come chiave interpretativa di una mobilità aziendale in rapida trasformazione.
Dalle analisi condotte da Noleggiare emerge un profilo di driver aziendale molto esigente sul piano dell’operatività. Procedure lineari, tempi prevedibili e istruzioni immediate costituiscono il nucleo dell’esperienza richiesta. Ogni deviazione da questo schema genera dispersione cognitiva e riduce la capacità del professionista di mantenere coesione nella propria agenda. Ecco perché il settore del noleggio si sta muovendo verso una riduzione sistematica degli attriti: attese, passaggi poco intuitivi e incertezze nella gestione delle anomalie rappresentano variabili critiche che incidono sulla percezione complessiva del servizio.
In risposta a queste esigenze, Noleggiare introduce una serie di strumenti operativi pensati per travel manager e driver: processi uniformati tra le diverse sedi, guide essenziali per i passaggi più delicati, protocolli chiari per la gestione degli imprevisti. L’obiettivo punta a creare un percorso leggibile in ogni condizione, capace di accompagnare l’utente lungo l’intero ciclo del noleggio.
La transizione digitale accelera questa evoluzione. Check-in da smartphone, documentazione fotografica automatizzata, corsie dedicate e sistemi di prenotazione evoluti contribuiscono a un’esperienza che tende alla continuità. Il dispositivo mobile diventa centro di controllo dell’intera operazione, concentra le informazioni e riduce interferenze, costruendo un flusso coerente con le nuove aspettative del business travel.
Parallelamente, le aziende manifestano un interesse crescente verso soluzioni ibride ed elettriche. Le decisioni sulla composizione delle flotte seguono logiche sempre più analitiche, basate su dati di utilizzo, costi lungo l’intero ciclo di vita, disponibilità delle infrastrutture e necessità operative dei diversi reparti. In questo scenario, il fornitore di noleggio assume un ruolo consulenziale: interpreta i dati, suggerisce configurazioni di flotta e accompagna le imprese nella transizione verso modelli di mobilità più avanzati.
Guardando ai prossimi anni, Spatola delinea un settore orientato all’integrazione tra servizi e alla crescita di soluzioni automatizzate supportate da algoritmi predittivi. L’esperienza di noleggio tende verso una struttura più ordinata, più uniforme e più attenta al benessere del viaggiatore. Al centro rimane la persona, con i suoi tempi e le sue esigenze di continuità. Ed è proprio lì che la “pausa in movimento” acquista valore: un segmento capace di restituire controllo, equilibrio e qualità a giornate professionali sempre più dense.










