Noleggio auto a consumo: quando conviene?

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Il noleggio auto a consumo fa risparmiare chi guida poco: paghi un canone ridotto e solo i km percorsi, con tutti i servizi inclusi

Il noleggio auto a consumo – anche detto pay per use – è una formula che sta rivoluzionando il settore della mobilità aziendale. A differenza del noleggio tradizionale, che prevede un canone fisso indipendente dall’uso, questa modalità di noleggio dell’auto permette di pagare solo per i chilometri effettivamente percorsi. In pratica, chi guida poco non è più penalizzato da tariffe standard calcolate su percorrenze elevate. Si parte da un canone base molto ridotto che copre i servizi fondamentali, come assicurazione, manutenzione e assistenza stradale, e si aggiunge una quota variabile per i chilometri realmente utilizzati. È un servizio di autonoleggio che elimina i costi nascosti e rende la spesa molto più trasparente. Per i viaggiatori d’affari questo significa poter pianificare i budget con precisione e non pagare per chilometri che, di fatto, non vengono mai percorsi.

Perché conviene l’auto a noleggio a consumo alle aziende e ai mobility manager

Le imprese che gestiscono flotte o che hanno dipendenti in trasferta continua si trovano spesso a fare i conti con l’incertezza dei costi. Con il noleggio a consumo questa imprevedibilità viene ridotta: l’azienda paga solo ciò che i collaboratori realmente guidano. Secondo i calcoli di diversi operatori, il risparmio può arrivare fino al 30% rispetto a un noleggio tradizionale. Non è un dettaglio: su un parco mezzi aziendale anche piccolo, la differenza annua diventa notevole. Inoltre, questo modello aiuta a monitorare i reali utilizzi della flotta grazie a sistemi telematici che registrano i chilometri percorsi. In questo modo il travel manager ha in mano dati chiari e affidabili, utili non solo per i conti ma anche per le scelte strategiche future: decidere se ridurre o ampliare il numero di auto, se conviene orientarsi su elettriche o ibride, o se è meglio potenziare altre forme di mobilità aziendale.

Il punto di vista dei viaggiatori d’affari sui noleggi auto pay per use

Quanto spesso capita di noleggiare un’auto “per sicurezza” e poi la trasferta si rivela un susseguirsi di meeting, treni veloci e taxi che vanificano del tutto la spesa dell’autovettura a noleggio. Con il pay per use questo non succede più. Si paga il canone ridotto e solo i chilometri effettivi. Immaginiamo una consulente che percorre ogni mese una cinquantina di chilometri per raggiungere la sede di un cliente fuori città: perché dovrebbe pagare un pacchetto da 1.500 o 2.000 chilometri, come avviene nei contratti tradizionali, se non ne sfrutta nemmeno un terzo? La formula a consumo permette di cucire su misura la mobilità, adattandola ai ritmi reali di ciascun professionista. E non si rinuncia a nulla: le coperture assicurative e i servizi di assistenza sono sempre inclusi, garantendo la stessa tranquillità dei contratti standard.

Quanto costa noleggio auto lungo termine a consumo

Il funzionamento è semplice. Si sottoscrive un contratto di durata tipica di 36 mesi, con un canone base che copre i servizi e una soglia di chilometri inclusi, ad esempio 3.000 km. Oltre quella soglia, ogni chilometro in più ha un costo predefinito, intorno ai 24 centesimi + IVA secondo alcune offerte sul mercato. In questo modo non ci sono sorprese in fattura: tutto è chiaro sin dall’inizio.

Inoltre, molte società forniscono una app o un dispositivo telematico che misura i chilometri in tempo reale, così da avere sempre sotto controllo il proprio consumo. Se un mese si guida poco, il canone resta basso; se invece si percorrono più chilometri, il costo aumenta, ma solo in proporzione. La flessibilità è totale, e si adatta ai cambiamenti della vita professionale: un periodo di lavoro più stanziale riduce i costi, una fase di trasferte intense li fa crescere, ma sempre in modo trasparente e prevedibile.

Vantaggi del noleggio auto breve termine pay per use

Naturalmente, non è una soluzione universale. Per chi macina centinaia di chilometri al giorno, la formula a consumo può risultare più costosa di un noleggio tradizionale, perché la quota variabile diventerebbe significativa. È invecel’ideale per chi usa l’auto solo sporadicamente o per tragitti brevi: manager che si spostano soprattutto in città, consulenti che visitano un cliente ogni tanto, aziende che hanno bisogno di pochi veicoli di appoggio. Il punto forte resta la trasparenza e la possibilità di eliminare le spese fisse inutili. Un altro aspetto da non trascurare è la sostenibilità: se paghi in base ai chilometri, sei più incentivato a ridurre gli spostamenti superflui, e questo porta benefici anche in termini di emissioni. Le aziende attente all’impatto ambientale possono quindi comunicare ai propri stakeholder un ulteriore passo nella direzione della mobilità responsabile

Photo credit: Renato Rocca

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