Le aziende vogliono una visione sempre più profonda dei costi di viaggio e soprattutto dei comportamenti dei viaggiatori. Così il ruolo dei Travel e Mobility Manager sta cambiando, o meglio si sta evolvendo perché la stretta correlazione dei dati travel con gli obiettivi di business è ormai una realtà accertata.
Tuttavia, per poter essere buoni gestori di dati e prendere le giuste decisioni, spesso ci si trova ad affrontare problemi come la qualità (che sappiamo da sempre essere la rovina dell’intelligence del business travel) o peggio la carente tempestività.
A mio parere la problematica più stravagante non è tanto la qualità, ma piuttosto come si misurano le nuove soglie di tolleranza rispetto gli obiettivi degli utenti o come si considera, in termini olistici, una misurazione di un Travel program di successo.
Il mercato muta continuamente. Ma si è evoluto anche il modo di osservare le informazioni (i dati) che ci vengono scaricate addosso secondo parametri più o meno statici?
Dai dati possiamo osservare informazioni diverse che non necessariamente corrispondono in modo esatto a quello che vorremmo osservare o che dovremmo, invece, considerare.
Ad esempio, se osservo i dati di spesa devo poter analizzare anche quali sono i benefici in termini di servizio che hanno migliorato la produttività di un viaggiatore aziendale.
Se analizzo il costo medio dell’albergo, sto analizzando un puro contesto piatto. È sufficiente una piccola modifica del mercato (aumento prezzi di un paese) per “rovinare” i miei risultati. Se invece osservo, ad esempio, che la qualità della struttura è migliorata, ecco che la funzione di approvvigionamento è riuscita.
Si tratta, in pratica, di effettuare analisi più profonde e spostare l’attenzione dai set di report standard- e tradizionali offerti generalmente dalle grandi agenzie o società di consulenza, in una prospettiva più ampia e soprattutto diversa.
Inoltre, sarebbe ora di abbandonare l’idea di identificare solo quello che è accaduto, ma trovare delle modalità per anticipare gli eventi, magari con l’integrazione di dati da fonti diverse. Per rispondere meglio ai viaggiatori sia nella fase di programmazione sia nella fase di prenotazione di un viaggio.
Perché la misurazione di un viaggio non si misura solo in termini di costo, ma anche nella produttività ed efficienza che si può generare.
Se vuoi maggiori informazioni, scrivi a info@travelforbusiness.it