La mobilità sostenibile parte dalla sensibilizzazione e dalla cultura

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Il 14 aprile 2023 si è tenuta a Bergamo l’Urban Mobility Conference, un evento dedicato alla mobilità efficiente, multimodale e sostenibile, alla transizione all’elettrico e al digitale della nuova mobilità urbana di cui Travel for business è stata media partner.

Tra i temi al centro dell’edizione, vi erano i sistemi di mobilità intelligente, la nuova mobilità urbana, il ruolo del mobility manager, la città connessa e policentrica, la mobility as a service, le città ambienti più salubri, vivibili e percorribili, e i veicoli a basso impatto ambientale, a basso ingombro e ad alta tecnologia.

Un intervento interessante della tavola rotonda è stato quello di Francesca Lucchi, Assessora alla Sostenibilità Ambientale e ai Progetti Europei “Mobilità Sostenibile” del Comune di Cesena, che ha discusso delle sfide che le città devono affrontare per trasformare il paradigma della mobilità. Secondo Lucchi, la mobilità urbana non è solo una questione infrastrutturale, ma richiede anche una sensibilizzazione culturale delle persone. Ha evidenziato che a Cesena, gli incidenti stradali e l’inquinamento causato dalla mobilità urbana costano 94 milioni di euro l’anno, e che 1 su 10 ha un tumore causato dall’inquinamento dell’aria.

Un altro intervento significativo è stato quello di Moovens, una piattaforma tecnologica al servizio della salute delle persone sui mezzi pubblici. La società ha presentato l’esperienza della città di Pordenone, in cui hanno sviluppato una sensoristica domotica integrata per migliorare la qualità della vita sui mezzi pubblici. L’obiettivo di Moovens è quello di preparare la società a una mobilità pubblica con servizi smart flessibili, abbinati ad una migliore qualità della vita. La tecnologia di Moovens consente di garantire la sicurezza nei mezzi di trasporto e di respirare aria sana, migliorando la percezione del cittadino e curando la sua salute sia all’interno che all’esterno dei mezzi.

Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale, Politiche per l’Ambiente e Innovazione del Comune di Torino, ha presentato i progressi della città nel campo della mobility as a service. Torino ha recentemente vinto il secondo avviso pubblico di Maas4Italy e ottenuto 10 milioni di finanziamento per la realizzazione di una Maas di livello 4 (la massima al momento), che consentirà ai cittadini di prenotare, acquistare e accedere ai servizi di mobilità direttamente dalla piattaforma. La città lancerà il progetto nel giugno 2023, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e la sperimentazione della IOT connessa alla mobilità, facendo avanzare la ricerca applicata in un ambiente reale e operativo. La raccolta dei dati sarà fondamentale per valutare i progressi dell’utilizzo della piattaforma.

Durante la seconda sessione della Conferenza Urban Mobility, si è discusso dell’importanza di creare un ecosistema integrato di mobilità e servizi digitali, presentando il caso studio di Telepass. Massimo Malaspina, Business Development & Partnership Manager di Telepass, ha illustrato come l’azienda, partita come sistema di telepedaggio, si sia trasformata in un complesso ecosistema di servizi di mobilità e pagamento digitale, estendendo la propria offerta da sei a ben trentasei servizi, inclusi la micromobilità, i treni e il trasporto pubblico locale, nonché servizi assicurativi e di assistenza stradale.

Telepass si propone di creare un’esperienza completa per il viaggiatore-utente, offrendo la possibilità di acquistare biglietti per musei, partecipare a grandi eventi e, presto, anche acquistare voli aerei e servizi di food sul circuito stradale. L’azienda si è mossa in nuove direzioni, diventando un caso di studio dell’Università di Howard, e ha anticipato i tre pilastri fondamentali della mobilità come servizio (Maas): dati, servizi di mobilità (con possibilità di scelta di vari mezzi) e capillarità.

Telepass ha acquisito Urbi, una società presente in 35 città europee, che ha contribuito a migliorare i servizi dell’azienda. Nel corso della conferenza, si è discusso anche dell’importanza di adottare limiti di velocità a 30 km/h nelle città, non solo per garantire la sicurezza stradale, ma anche per promuovere una cultura della mobilità sostenibile.

Matteo Dondè, architetto urbanistica ed esperto in pianificazione della mobilità ciclistica, ha sottolineato come l’aspetto culturale italiano sia ancora lontano dalla realtà europea, affermando che “in Italia si ringrazia ancora quando ti permettono di passare sulle strisce pedonali”. Tuttavia, si è convenuto che ci si sta muovendo nella giusta direzione e che è importante continuare a investire in soluzioni di mobilità sostenibile e integrate.

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