Il Brasile e le sue tradizioni tra musica e danza

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“Se volete conoscere un popolo dovete ascoltare la sua musica” – Platone

La parola Brasile deriva dal prezioso legno pau – brasil, risorsa e motivo di sfruttamento di questo meraviglioso territorio da parte dei portoghesi fin dagli inizi del 1500. Nel corso della storia il Brasile ha accolto diversi popoli e culture, dando vita a quello che oggi possiamo definire un “melting pot” di diversi gruppi etnici. La società brasiliana ha condiviso una crescita etica e morale nazionale, cercando di superare i pregiudizi razziali, che ancora oggi determinano dolorose problematiche sociali.

La popolazione brasiliana è legata allo stereotipo della birra, del calcio, della musica, della samba e delle grigliate, esaltando un atteggiamento allegro verso la vita. Dopo 20 anni di democrazia e di benessere, il Paese deve ancora risolvere differenze sociali tra classi benestanti e altre in estrema povertà. Le accentuate disuguaglianze sociali hanno inevitabilmente trascinato il Brasile verso un alto tasso di criminalità. Nonostante tutto il popolo brasiliano è riconosciuto tra i più ospitali al mondo e chi viaggia per lavoro in  Brasile viene sempre trattato con stima e rispetto.

Una tradizione culturale di coesione ed appartenenza 

Ancora oggi molti tratti indigeni sono riscontrati nella tradizione culturale brasiliana, dalla lingua alla cucina. Nel tempo alcune lingue e culture locali si sono perse o stanno perdendo la loro identità, influenzate dalla modernizzazione occidentale.

In varie regioni del Brasile, malgrado le continue pressioni, attualmente sopravvivono diverse tribù indigene, tra cui quella dei Wajapi, considerata dall’Unesco una delle massime espressioni sociali e culturali del territorio. Quando i portoghesi nel XVI secolo approdarono nell’odierno Brasile, il territorio era abitato da popolazioni indigene, in particolare dalle etnie Tupi e Guarani.

L’insediamento portoghese nacque principalmente per lo sfruttamento delle risorse naturali, prima del legno, poi successivamente dell’oro e della gomma, insieme a quello agricolo con migliaia di africani resi schiavi e deportati. Le malefatte della cristianizzazione portarono al quasi totale sterminio delle popolazioni indigene, a parte qualche focolaio gesuita di rifugio per i pochi sopravvissuti.

Giungendo al XIX secolo ci fu una massiccia immigrazione da parte degli europei, in particolare tedeschi e italiani, fino a creare quella che oggi è l’identità della società brasiliana: una tradizione culturale di coesione e appartenenza. Le radici della popolazione brasiliana sono di origine europea ben rappresentate nelle architetture e nei palazzi delle città coloniali dal retaggio portoghese. Negli ultimi decenni lo stile di vita americano ha preso piede, soprattutto nella tendenza consumistica e nei confronti dell’avanzata tecnologica.

La lingua brasiliana e il linguaggio del corpo

La lingua ufficiale brasiliana è il portoghese, in un Paese così vasto e multietnico, forte legame di identità e coesione nazionale del popolo brasiliano. Tranne qualche tribù indigena dell’entroterra, tutta la popolazione parla il portoghese, da non confondere con quello parlato in Portogallo: molte sono le differenze linguistiche, dalla pronuncia al significato.

I brasiliani sono un popolo socievole, accogliente e solare con un’ alta considerazione dei valori della famiglia, dell’amicizia, dell’onore e delle relazioni sociali. Potrebbe sembrare un modo di fare invadente o poco rispettoso, ma a differenza degli americani e delle popolazioni del nord Europa, il dialogo con i brasiliani è spesso animato dal contatto fisico. Hanno la tendenza ad avvicinarsi molto all’interlocutore ed è frequente un gesto di approvazione con un tocco sulle spalle o sulle braccia, non troppo dissimili dal popolo italiano. Ammirevole il modo in cui un brasiliano tratta una persona sconosciuta con la stessa accortezza e generosità di un conoscente, con un impatto gradevole e positivo. In Brasile tutti amano ballare, il linguaggio del corpo è la massima espressione dell’ottimo rapporto che i brasiliani hanno con il proprio corpo.

La passione brasiliana tra musica e danza, samba e capoeira

Se ci si reca in Brasile per un viaggio d’affari non si può rimanere indifferenti a quello che per i brasiliani è uno vero e proprio stile vita: la passione per la musica e la danza. L’acronimo MPB sta ad indicare la “musica popular brasileira”, il risultato di una fusione della tradizione musicale europea, dei ritmi esaltanti della musica tribale africana e dall’ unione con l’anima del palcoscenico brasiliano.

La musica popolare brasiliana non è solo samba e bossanova, ma in realtà è l’affermazione di diversi stili musicali. Dal forrò, musica allegra del nord est comune in tutto il Paese, alla musica caipira, l’equivalente brasiliano della musica country. A questi si uniscono diversi stili urbani tra cui il funk, tipico delle favelas di Rio, il pop, la musica dance ed i ritmi caraibici. La samba rappresenta il collettivo nazionale dopo la lingua, di origine africana, si sviluppa a Salvator de Bahia fino a giungere nella sua massima espressione artistica con il Carnevale di Rio de Janeiro. La capoeira invece è una danza di presumibile origine africana. In realtà nasce come arte marziale, più precisamente come lotta dissimulata. A questo si unisce l’armonia del movimento con la musica al suono di percussioni. Uno spettacolare unico ed affascinante da ammirare e non perdere durante un viaggio d’affari in Brasile.

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