Repubblica Dominicana: tutte le misure per viaggiare sicuri dal 1 luglio

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Il Ministero del Turismo della Repubblica Dominicana (MITUR) dopo aver dichiarato che il paese è pronto a ricevere i visitatori internazionali a partire dal 1 luglio, entra ora nel vivo dei protocolli sanitari per viaggiare in totale sicurezza. Questa è la fase dedicata al processo di ripartenza e segnata dalle relative misure a cura della Comisión de Alto Nivel para la Prevención y el Control de Coronavirus.

I protocolli di sicurezza dell’industria turistica per hotel, ristoranti, aeroporti, presentano caratteristiche simili alle norme stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per far sì che l’industria turistica dominicana sia un punto di riferimento per la sicurezza sanitaria dell’isola e dei suoi turisti. Eccole di seguito:

Tutti gli aeroporti del paese hanno già avviato un piano di ripresa dell’operativo voli e delle attività commerciali interne. In aeroporto sarà obbligatorio l’uso delle mascherine per tutti, l’uso di schermi di protezione presso i terminal aeroportuali tra passeggeri e staff, segnaletica orizzontale e verticale per facilitare il distanziamento sociale e attrezzature per consentire ai passeggeri di effettuare il processo di imbarco automatizzato. Nei punti di maggiore passaggio in aeroporto è presente anche un’efficace campagna di comunicazione video sulle regole da adottare. Aumenta anche la frequenza della pulizia e della disinfezione di tutte le zone di contatto e a disposizione dei viaggiatori postazioni di gel idroalcolico in diversi punti dell’aeroporto oltre a prestare particolare attenzione alla pulizia dei sistemi di aria condizionata. Al check in è consigliato l’uso di biglietti elettronici, privilegiare bagagli in stiva. A bordo aereo, oltre alla misurazione della febbre, uso di mascherinie, accesso a piccoli gruppi, accurata igienizzazione del vettore pre e post volo, sarà richiesto ai passeggeri di compilare un formulario di autodichiarazione che certifica il proprio stato di salute.

Per maggiori info sui protocolli aerei: http://www.idac.gob.do/ e http://www.aerodom.com/

Secondo le regole dell’Associazione degli hotel e delle attività turistiche dell’isola (Asonahores) negli alberghi, resort, pensioni e bed & breakfast si dovranno rispettare norme molto precise: alla reception, separata con un pannello dall’ospite, ci sarà la misurazione della temperatura, bisognerà fare un’autodichiarazione segnalando se si hanno avuto sintomi di salute di qualsiasi tipo e dichiarare eventuali contatti diretti con qualcuno a cui è stato diagnosticato il COVID-19 negli ultimi 14 giorni. Inoltre, gli ospiti riceveranno un kit contenente gel igienizzante per le mani e mascherine. L’occupazione delle camere sarà alternata e, per evitare di prendere l’ascensore, si cercheranno di occupare i primi due piani dell’hotel di grandi dimensioni Per quanto riguarda le aree comuni, sarà fondamentale rispettare la capacità massima di tuti gli spazi dello stabilimento, in modo che in queste aree (reception, sala da pranzo, ristoranti, bar, spa, piscina, teatro, ecc.) siano garantiti 2 metri di distanza tra le persone, le sedie, le sdraio, tavoli. Inoltre, restano vietate per il momento le escursioni e le attività turistiche al di fuori delle strutture ricettive.

Per maggiori info sugli hotel: https://www.asonahores.com/

Non mancano i protocolli di sicurezza sanitaria per ristoranti e bar: servizio al tavolo per cui saranno eliminati i cibi e bevande in modalità self-service per evitare la manipolazione diretta degli utensili da parte dei clienti e i piatti saranno serviti individualmente. Inoltre saranno introdotti i menù digitali, consultabili grazie a un codice QR presente su ogni tavolo o a un’applicazione per cellulari. Per evitare un’affluenza troppo alta nelle sale da pranzo, tra le sedie e tra i tavoli ci sarà una distanza di due metri (massimo 4 persone per ogni 10 mq²) e, se necessario, verranno organizzati turni per l’accesso al ristorante. Dopo ogni turno il personale di sala povvederà ad arieggiare il locale, a rimuovere tutti i rifiuti, a pulire e a disinfettare gli elementi che possono essere stati in contatto con i clienti.

I principali centri turistici del paese (Santo Domingo, La Romana, Punta Cana, Puerto Plata, Samanà..) stanno lavorando intensamente per proporsi come destinazioni sicure. In questo senso la zona coloniale di Santo Domingo, dichiarata patrimonio dell’Umanità, riattiverà l’attività turistica sotto il marchio di zona sicura, sigillo sviluppato dalle associazioni che compongono il Cluster turistico di Santo Domingo. Ciò certificherà gli stabilimenti dell’area nell’applicazione delle misure, dei processi e delle buone pratiche stabilite per ridurre al minimo il rischio di contagio e diffusione del virus.

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