Emergenza Siccità Kenia. Diamo una mano!

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Dal Kenya giungono notizie drammatiche, che riteniamo doveroso condividere con Voi tutti.
Inizia così la lettera ricevuta dal Presidente Antonietta Vitale e che abbiamo il piacere e il dovere di trasferire alla Community, con la speranza che possiate leggerla con attenzione, e magari anche voi dare una mano alla Associazione Betania Onlus

Qui di seguito riportiamo la lettera integrale.

Siccità in Kenia

A causa delle scarse precipitazioni nelle due ultime stagioni delle piogge, novembre 2016 e aprile-maggio 2017, la situazione è ulteriormente peggiorata, nonostante che le condizioni fossero già precarie. Non ci sono più pascoli, quindi i pastori Masai sono costretti a cercare nuove zone per poter nutrire gli animali rimasti. Si allontanano dalle loro case anche di 100 km, poiché gli unici pascoli disponibili sono all’interno delle riserve naturali protette, e
questo ha creato un clima decisamente teso con le guardie forestali.
Ci sono state numerose confische di capi di bestiame e anche arresti di molti giovani pastori, che violando la legge sono entrati nelle aree protette per far pascolare i loro animali.

I rapporti si sono esasperati anche per il mancato riconoscimento dei risarcimenti in favore dei familiari delle vittime della fauna selvatica, specialmente elefanti e felini, che si spingono al di fuori delle zone protette in cerca di cibo, avvicinandosi sempre di più all’uomo e al bestiame. La scarsità di mezzi e risorse, sta facendo quindi aumentare la conflittualità tra le comunità locali e la Guardia Forestale.
Per la grave siccità, i prezzi degli alimenti base sono aumentati in modo vertiginoso, con picchi anche di oltre l’80%, colpendo così la popolazione e principalmente i nuclei familiari più poveri, che già avevano accesso solo ad una dieta misera e non diversificata.
Molte scuole pubbliche non hanno avuto modo di acquistare cibo per le loro mense, esponendo gli studenti a carenze nutrizionali. La giornata scolastica tipo inizia al mattino, termina al pomeriggio e gli alunni si fermano per la pausa pranzo a scuola. Il più delle volte le scuole sono lontane e i bambini devono percorrere lunghe distanze sotto il sole, per sentieri poco battuti, in mezzo alla savana e quindi pericolosi. Al momento, il Governo sta affrontando
la crisi con interventi sporadici di distribuzione di alimenti e fieno, del tutto insufficienti ed inadeguati.

Nuove Emergenze

Da oltre tre mesi è in atto uno sciopero degli infermieri, i quali in molti casi sostituiscono i medici. Questo ha di fatto paralizzato il servizio sanitario pubblico, che di per sé era già ridotto ai minimi termini.
Così coloro che hanno potuto, si sono rivolti alle strutture sanitarie private, che però hanno costi proibitivi per la stragrande maggioranza della popolazione. Quindi molti hanno rinunciato alle cure mediche con le conseguenze che ben potete immaginare.

L’impatto nelle zone rurali è stato maggiore, perché le uniche strutture sanitarie presenti sono gestite per la maggior parte del tempo proprio da infermieri, che cercano di sopperire alla carenza di medici ed ufficiali sanitari.
Da tempo Betania gestisce un piccolo ambulatorio, dove opera un medico stipendiato dall’associazione. A questa struttura accedono malati che gratuitamente ricevono visite e vengono curati con terapie farmacologiche.
Garantiamo poi assistenza medica ai nostri bambini accolti nell’orfanotrofio e agli alunni della nostra scuola, tra cui ci sono anche malati di A.i.d.s.
Negli anni abbiamo sostenuto altri pazienti bisognosi di interventi chirurgici, che sono a pagamento, a cui ha provveduto l’associazione, attraverso i suoi benefattori.

La Scuola in Kenia: un Lusso!

Con l’inizio del terzo trimestre scolastico, molte famiglie già in difficoltà stanno facendo sforzi enormi per saldare i debiti con le scuole, assicurando la frequenza dei figli e quindi l’accesso agli esami. L’istruzione secondaria è costosa, perciò non accessibile per la maggioranza delle famiglie, che già sono caricate anche di oneri finanziari per quella primaria pubblica.


Quest’ultima, infatti, dovrebbe essere gratuita, ma se il Ministero non ha risorse, le scuole chiedono alle famiglie di intervenire economicamente per gli stipendi degli insegnanti, per il cibo o altro. Nelle zone rurali, la maggior parte degli istituti scolastici sono in strutture fatiscenti, spesso prive del minimo indispensabile. Diventa quindi inevitabile che il livello medio d’istruzione in generale non sia elevato, ma anzi in taluni casi vicino all’analfabetismo.
Anche in questo ambito, con l’aiuto dei benefattori, Betania si sta adoperando per garantire ai propri ragazzi e ragazze che finiscono la scuola primaria, di poter proseguire con gli studi secondari. E’ uno sforzo impegnativo per tutti, ma in caso contrario questi giovani rimarrebbero per strada.
INOLTRE
La situazione politica che si è venuta a creare, ha portato maggiore incertezza e confusione. In seguito alle elezioni dell’8 agosto 2017, si sono verificate tensioni in alcune zone del Paese. A Nairobi in particolare, ci sono stati scontri tra diverse fazioni politiche, addirittura con alcuni morti. La Corte Suprema del Kenya ha annullato le elezioni presidenziali, che dovranno essere ripetute entro la fine del mese di ottobre.
Grazie a Dio, nella nostra zona non si sono registrati grossi problemi, se non quelli conseguenti alla drastica riduzione dell’approvvigionamento e del trasporto merci per quasi due settimane.

Con il Vostro aiuto, in questi dieci anni di missione in Kenya, abbiamo sostenuto bambini e famiglie disperate, che si rivolgevano a Betania per chiedere un po’ di cibo.
Per un certo periodo siamo riusciti a spedire container carichi di alimenti, materiale scolastico (banchi, cancelleria), abbigliamento, ecc. tutte cose che grazie all’aiuto di Dio e alla Sua Provvidenza, attraverso la generosità dei benefattori, riuscivamo a recuperare in Italia e a mandare in Kenya.
Anno dopo anno, purtroppo, i costi di spedizione dei container sono aumentati sempre di più, fino a raggiungere cifre esorbitanti, non tanto per il trasporto in sé, ma per le tasse di sdoganamento, che hanno fatto lievitare i prezzi fino a € 20.000,00 per un singolo container.
Anche se si trattava di aiuti umanitari in favore della popolazione di una delle zone del paese, conosciuta per essere fra le più povere del Kenya, dove la disperazione delle famiglie è all’ordine del giorno, a nulla sono serviti tutti i nostri tentativi di poter ottenere delle agevolazioni dallo Stato Keniota.
Così a malincuore, siamo stati costretti, contro la nostra volontà, a rinunciare ad inviare gli aiuti per questa via, cercando di sopperire con l’acquisto in loco.

Essendo in una zona dove ampie sono le sacche di povertà, la nostra associazione già stava distribuendo generi alimentari ad oltre 350 famiglie ed a scuole pubbliche, fornendo inoltre, su base mensile, più di duecento consulti medici e terapie farmacologiche gratuite.
La situazione attuale richiede però un ulteriore impegno, ma il nostro sforzo è arrivato al limite ed abbiamo bisogno del Vostro aiuto per attuare degli interventi integrativi, così individuati:
 Aiuti alimentari non deperibili di ogni genere.
 Autobotti di acqua potabile da portare nelle zone aride.
 Cliniche mobili, in quanto tra la popolazione ci sono malati anziani che non riescono a
muoversi e poi i trasporti sono molto costosi.
 Cibo e fieno per il bestiame.
Facciamo appello al Vostro cuore anche per piccolissime offerte che unite, potrebbero permettere di acquistare generi alimentari come riso, mais e fagioli, che sono alla base della alimentazione locale.
Chiedo scusa se ancora non Vi ho sufficientemente ringraziato per tutto il bene fatto in questi dieci anni di collaborazione tra noi e Voi, da quando cioè è partita la missione in Kenya, per tutto quello che abbiamo potuto realizzare insieme per la crescita dei bambini, per migliorare un po’ il loro vivere quotidiano. Ma sono certa che questa nostra lettera è anche una piccola risposta ai sogni e alle ispirazioni del nostro Santo Padre Francesco, che auspica sempre Pace, Solidarietà e Misericordia per tutti i sofferenti.
Chiedo aiuto anche a chi, per professione o per altri motivi personali, potrebbe prestare la propria opera recandosi nella nostra missione in Kenya, mettendosi a disposizione dei poveri ed offrendo così a Dio un po’ di riconoscenza per la vita e l’amore che ci ha donato.
È vero che tutti abbiamo problemi, grandi o piccoli, però posso testimoniare che quello che si fa per amore di Dio, da Lui viene riconosciuto e ricompensato.
Sarei altresì molto felice se qualcuno volesse recarsi in quella terra per conoscere i bambini, le famiglie, l’Opera tutta e toccare quindi con mano l’effettiva realizzazione dei nostri progetti.

Ci permettiamo di dare le nostre coordinate, affinché sia per Voi più semplice inviare
qualsiasi offerta, piccola o grande, anche direttamente in Kenya.
IN KENYA
Con bonifico a favore di
Associazione Betania Onlus
P.Box 240 – Emali – Kenya
c/c 1129547329
Codice BIC/Codice Swift KCB LKE NX
E’ opportuno precisare però, che in caso di versamenti diretti in Kenya, l’agenzia delle entrate potrebbe contestare la detraibilità in sede di dichiarazione dei redditi

 

Si prega di specificare nella causale per cosa è devoluto il Vostro contributo o in alternativa indicare “Emergenza siccità” e, nel caso di c/c cointestati, da parte di chi viene effettuata la donazione.
Ancora grazie!

Associazione Betania ONLUS
Presidente
Antonietta Vitale

 

Lettera integrale invita a Benefattori e Sostenitori di Betania

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