Un’occasione conviviale, ma anche un momento per riflettere su come sta cambiando il mondo dei viaggi d’affari. Durante il pranzo natalizio per la stampa organizzato dal Gruppo Bluvacanze, l’11 dicembre a Milano, il dialogo con Domenico Pellegrino, CEO del Gruppo, e Giorgio Garcea, Chief Commercial & Operations Officer di CTI – Cisalpina Tours International, ha offerto una panoramica sulle dinamiche dei viaggi d’affari e sul percorso di espansione all’estero di CTI.
A sostenere questa traiettoria, ha detto Garcea, ci sono due elementi distintivi. In primo luogo un approccio tailor made, che rappresenta un tratto distintivo rispetto a quello più standardizzato dei colossi internazionali dell’intermediazione, e poi una valorizzazione del segmento luxury, con un focus sulle trasferte del top management.
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ToggleLe performance 2025 di CTI – Cisalpina Tours International: una crescita progressiva e sempre più internazionale
Giorgio Garcea ha condiviso i risultati con cui CTI – Cisalpina Tours International si avvicina alla fine dell’anno: circa 540 milioni di euro di giro d’affari in Italia e 83 milioni generati sui mercati esteri. Un andamento che evidenzia una crescita costante e una presenza internazionale in progressivo consolidamento.
Dal rebranding al consolidamento della strategia globale
Il 2025 ha visto la trasformazione di Cisalpina Tours in CTI – Cisalpina Tours International, un passaggio che riflette l’evoluzione della Tmc verso una dimensione globale. “È stato un anno ricco di soddisfazioni e nuove esperienze”, ha commentato Garcea. “Il nostro percorso di internazionalizzazione procede per fasi. Inizialmente abbiamo ampliato il portfolio partendo dalle branch estere dei clienti italiani. Uun primo passo naturale cui sono seguiti altri interventi più strutturati”.
Oggi CTI – Cisalpina Tours International, la prima Tmc italiana ad aver costruito un network internazionale di proprietà, conta filiali e hub in 10 Paesi. Le aperture in mercati chiave come Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania hanno rappresentato tappe decisive. Guardando al futuro, il focus si sposta verso nuove aree strategiche. “Nel 2026 prevediamo un’ulteriore espansione in Middle East e Far East, anche considerando possibili partnership o acquisizioni locali. Il supporto del Gruppo MSC, forte di un portafoglio clienti globale, rappresenta per noi un elemento importante per la crescita globale”.
Obiettivo ulteriore è la valorizzazione anche all’estero di quell’italianità che CTI Cisalpina Tours International considera parte integrante del proprio approccio al servizio.
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Mercato italiano, un’evoluzione in corso
Il pranzo è stato anche l’occasione per riflettere sul livello di maturità del mercato italiano e su come stia cambiando il ruolo delle Tmc. “Oggi esistono molti strumenti che permettono di prenotare un viaggio in totale autonomia” ha osservato Domenico Pellegrino. “Per questo è importante evidenziare il valore consulenziale delle Tmc, che va ben oltre l’emissione della biglietteria”.
Un valore aggiunto che si esprime nell’analisi dei dati di spesa, nella conoscenza approfondita del mercato e nella capacità di supportare le aziende nell’ottimizzazione dei processi legati ai viaggi d’affari. Elementi che, in un contesto come quello italiano, rischiano talvolta di essere meno visibili, complice un tessuto imprenditoriale dominato dalle piccole e medie imprese e un ruolo del travel manager che non sempre ha raggiunto la piena maturità e autonomia.
In questo quadro, anche la questione della remunerazione continua a essere centrale: un modello basato su percentuali minime rende più difficile riconoscere il reale valore del servizio offerto.
La sfida per il settore sarà quindi accompagnare le aziende lungo un percorso di sempre maggiore consapevolezza, contribuendo a costruire un mercato sempre più orientato alla qualità del servizio.










