Tre casi di studio, una lezione comune: quanto sono preparate le aziende per affrontare un’emergenza?

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Cos’hanno in comune il Myanmar, il Pakistan e il Ciad? Ci insegnano che è fondamentale essere preparati per affrontare le emergenze, anche nei casi più estremi dove è necessaria un’evacuazione. Grazie alla soluzione integrata di PTG da oggi è possibile viaggiare in sicurezza in tutto il mondo.

Quando i generali in Myanmar hanno deciso di non accettare i risultati delle elezioni politiche il risultato è stato immediato e traumatico, il colpo di stato militare ha portato con sé violente proteste e la situazione che ne è derivata ha condotto diversi governi stranieri a consigliare ai propri cittadini di lasciare immediatamente il Paese.

Nel caso delle vignette, l’avvertimento diffuso dall’Ambasciata di Francia a Islamabad ha dimostrato come un evento apparentemente non correlato possa avere conseguenze dirette e importanti sui nostri interessi all’estero. Indipendentemente dal retroscena politico delle proteste, la situazione ha messo a rischio i francesi in Pakistan e Parigi, temendo per la sicurezza dei propri cittadini, ha consigliato loro di evacuare dal paese senza perdere tempo.

Prima che la situazione in Ciad degenerasse ulteriormente con la morte del neo-eletto presidente Idriss Deby, i combattimenti tra esercito e ribelli nel nord hanno fatto temere agli analisti del governo USA che gruppi armati avanzassero sulla capitale N’Djamena. Come misura precauzionale, il Dipartimento di Stato americano ha ordinato di lasciare il paese a tutti i diplomatici non indispensabili e alle famiglie del personale americano.

Monitoraggio delle situazioni in evoluzione

Col senno di poi è facile affermare che tutti e tre i casi presentavano elementi che rendevano identificabile il potenziale di degenerazione della situazione, tuttavia, se così fosse, perché i governi nazionali non hanno agito più rapidamente? Mentre la risposta a questa domanda può essere discussa a lungo e dovrebbe includere l’analisi di una serie di considerazioni diplomatiche, tutti e tre gli esempi servono come micro casi di studio sull’importanza di monitorare e comprendere correttamente gli scenari in via di sviluppo.

Un rapido esame di ogni caso dimostra il punto in questione: i segnali di pericolo c’erano.

Suu Kyi e il suo partito, la Lega nazionale per la democrazia (NLD), governano il Myanmar da quando sono stati eletti nel 2015. Le elezioni dello scorso novembre hanno visto l’NLD vincere con oltre l’80% dei voti; tuttavia, l’opposizione sostenuta dai militari ha immediatamente iniziato ad muovere accuse di frode elettorale- accuse per le quali sono state fornite poche o nessuna prova. La situazione è sfociata nell’esercito del Myanmar che, la mattina del 1 ° febbraio 2021, ha annunciato di aver preso il controllo del Paese.

Il sentimento antifrancese ribolle da mesi in Pakistan, da quando Parigi ha espresso sostegno al diritto di Charlie Hebdo di ripubblicare le vignette raffiguranti il ​​Profeta Maometto, una scelta ritenuta blasfema da molti musulmani in diversi paesi. La tensione è scoppiata dopo l’arresto del leader di un partito islamista di estrema destra, critico nei confronti della Francia. Le conseguenti violente proteste anti-francesi hanno paralizzato gran parte del paese, portando l’ambasciata francese in Pakistan a consigliare a tutti i cittadini e alle aziende francesi di lasciare temporaneamente il paese.

Al momento dell’ordine di evacuazione l’ex presidente del Ciad Idriss Deby stava per essere rieletto dopo 30 anni di governo: sia gli Stati Uniti che il Regno Unito hanno avvertito il pericolo di possibili violenze nella capitale N’Djamena.

Entrambi i governi erano preoccupati che i combattenti ribelli armati che si avvicinavano a N’Djamena dal nord, e il crescente malcontento popolare sulla gestione della ricchezza petrolifera della nazione da parte del presidente Idriss Deby, avrebbero portato a proteste e violenze diffuse.

Come misura precauzionale, Washington e Londra hanno consigliato ai loro cittadini di lasciare immediatamente il paese.

Tre casi di studio, una lezione comune: la preparazione è fondamentale.

I governi occidentali sono strutturati per monitorare e interpretare i cambiamenti politici e sociali, mentre le società private, a parte poche eccezioni, non lo sono.

Questo porta alla prima conclusione: le organizzazioni con operazioni internazionali devono avere accesso ad analisi specialistiche e aggiornamenti riguardanti la situazione nei paesi e nelle regioni in cui operano.

Informazioni tempestive e affidabili sono fondamentali e sono alla base della capacità di un’organizzazione di gestire correttamente i viaggi internazionali. Inoltre, l’analisi dello scenario attuale è un elemento importante dell’obbligo di un’organizzazione di esercitare il pieno Duty of Care nei confronti del proprio personale.

La seconda osservazione, altrettanto importante, è che qualsiasi organizzazione che opera in un paese a rischio di instabilità politica o sociale deve disporre di una procedura di evacuazione di emergenza solida e immediatamente attuabile.

Sebbene l’azienda possa non essere in grado di anticipare uno scenario di emergenza, deve essere in grado di affrontare le complicazioni dell’evacuazione del personale con breve preavviso.

Mentre la prima domanda da porsi prima di un viaggio internazionale rimane “Il viaggio è necessario?”, Una delle successive è “Quanto siamo preparati ad affrontare un’emergenza?”.

La risposta alla prima è soggettiva mentre la risposta alla seconda è oggettiva: la procedura di Travel Risk Management dell’organizzazione ha previsto l’attivazione di assistenza sia remota che locale?

Se la risposta è no e il viaggiatore non beneficia di supporto il loco, l’azienda non è compliant al Duty of Care.

Due partnership strategiche per un servizio di Travel Security End-to-End

Travel Risk Intelligence accurata e tempestiva

Una solida comprensione della realtà in cui opereranno i nostri viaggiatori è fondamentale. E’ naturale che ci siano situazioni in cui un’organizzazione ha dubbi in merito alla decisione di autorizzare o meno un viaggio: per questo motivo è fondamentale avere accesso a informazioni aggiornate e affidabili che gli consentano di effettuare una valutazione dello scenario.

In questa fase può fare la differenza il supporto da parte di professionisti del settore, come PTG. Grazie alla partnership con Riskline, siamo in grado fornire tempestiva e accurata intelligence ad aziende che operano in un numero sempre maggiore di paesi, mentre i viaggiatori vengono tenuti costantemente informati sui rischi sanitari e di sicurezza, tramite la ricezione di Real-Time Travel Alerts sul proprio smartphone.

Supporto in loco in tutto il mondo

PTG è l’unica società con sede in Italia con una rete capillare a livello mondiale, per fornire assistenza e supporto in loco alle aziende con viaggiatori in tutto il mondo.

Capacità che è stata di recente rafforzata attraverso la partnership con FocusPoint International: dall’unione delle rispettive competenze ed esperienze, PTG e FocusPoint sono in grado di offrire alle aziende italiane servizi di risposta a crisi e incidenti di natura medica e di sicurezza a livello globale.

Il servizio integrato di PTG e FocusPoint consente ai viaggiatori di richiedere assistenza in tutto il mondo in maniera semplice e immediata: direttamente dallo smartphone, si accede a una Emergency Hotline attiva 24/7/365 in oltre 250 lingue, per emergenze di natura medica e di security.

Come hanno dimostrato Myanmar, Pakistan e Ciad, sebbene alcuni scenari possano essere previsti, sono necessarie risorse dedicate e specializzate e una serie di capacità per adempiere agli obblighi di Duty of Care, che pochissime organizzazioni private possiedono, da qui l’idea di:

Travel Security Hub®: la soluzione tecnologica per viaggiare in sicurezza in tutto il mondo

Travel Security Hub® è la piattaforma studiata e sviluppata da PTG, powered by Riskline e FocusPoint, sulla base delle esigenze di manager e viaggiatori, e secondo i principi contenuti nel nuovo Standard in materia di Travel Risk Management, ISO 31030, per una completa gestione della trasferta in totale sicurezza.

L’azienda ha a portata di mano un unico strumento per identificare, valutare e mitigare i rischi della trasferta, attraverso una vasta gamma di Travel Risk and Security Reports, attivare servizi di protezione a destinazione, e rispondere in tempo reale a eventuali incidenti, crisi e emergenze che possono insorgere durante il viaggio e impattare sull’incolumità dei viaggiatori.

I nostri servizi integrano le procedure di gestione del rischio di viaggio e rafforzano gli obblighi etici, morali e legali di un’organizzazione in termini di Duty of Care.

Scopri di più su come possiamo fornirvi adeguato supporto per la preparazione al viaggio e l’attivazione di misure di risposta a crisi e emergenze: https://www.pyramidtemigroup.com/i-nostri-servizi/

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