Business travel 2025: Bologna, Napoli e Catania scalano la classifica

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Nuovi hub, trasferte più brevi e una geografia che cambia: così si ridisegna il business travel 2025 in Italia e in Europa

Il mondo del business travel in Italia sta cambiando volto. Milano e Roma rimangono i punti di riferimento per i viaggi d’affari, ma il business travel 2025 porta con sé una sorpresa: altre città iniziano a farsi largo con numeri da record. Bologna, Napoli e Catania registrano gli incrementi più significativi dell’anno, diventando simboli di un fenomeno che si allarga a tutto il Paese. A raccontarlo sono i dati analizzati da BizAway, specializzata nella gestione dei viaggi aziendali, che ha osservato un’evoluzione profonda nelle preferenze dei viaggiatori business. Un dato interessante è che la domanda si sta differenziando: oltre a trasferte per fiere e congressi, molte aziende mettono abusate trasferte più brevi per incontri commerciali o progetti su scala locale. Ciò significa che nei prossimi anni dobbiamo prepararci ad un business travel più capillare.

Le città storicamente legate al business travel continuano a macinare numeri importanti. Milano cresce del 32% e rimane il cuore delle trasferte italiane, oltre che la porta principale verso i mercati internazionali. Roma registra un aumento del 56%, sostenuta non solo dalla politica e dalle istituzioni, ma anche dal boom di eventi corporate e grandi congressi. Venezia, con un +56%, consolida il suo doppio volto: città d’arte e turismo, ma sempre più anche destinazione business, capace di attrarre meeting legati a eventi culturali di livello mondiale come la Biennale o il Festival del Cinema. Ciò che davvero stupisce e rafforza la credibilità di queste business travel trainanti è il profilo di mix professionali che attirano: manager e dirigenti d’azienda, ma anche sturtupper, freelance e lavoratori del settore creativo, per i quali il business travel è occasione innanzitutto di networking.

Bologna, Napoli e Catania disegnano una nuova geografia

In cima alla classifica c’è Bologna, con una crescita del 74% rispetto al 2024. La città emiliana si conferma snodo strategico lungo l’asse Nord-Centro Italia e rafforza la sua posizione grazie al richiamo delle fiere internazionali, sempre più affollate da un pubblico corporate. Subito dopo troviamo Napoli, che segna un incremento del 71%. A trainarla è il fitto calendario di congressi ed eventi aziendali, che la rendono un polo in piena espansione per il Sud Italia. Anche Catania mette a segno un +59%, trasformandosi in punto di riferimento per il business travel in Sicilia, favorita dall’ampliamento dei collegamenti nazionali e dall’arrivo di nuovi investimenti sul territorio. Non va sottovalutato poi il ruolo delle compagnie low cost e del potenziamento ferroviario che hanno reso la città più facile da raggiungere e dunque più appetibile.

E il business travel 2025 in Europa? Opportunità per trasferte combinate

Il 2025 non è solo l’anno della crescita interna: anche le trasferte oltreconfine raccontano nuove abitudini. Madrid vola con un +74% e diventa una delle mete più ambite per i viaggiatori italiani. Parigi cresce del 53%, forte di un mix di fiere e convegni che continuano ad attirare professionisti da tutto il mondo. Barcellona (+39%) conferma la sua natura dinamica e internazionale, perfetta per chi cerca unire lavoro e networking. Londra resta lo snodo europeo principale con un +25%. Parlando invece di business destination oltreoceano, New York registra una crescita più contenuta (+7%), mantiene la sua leadership tra le destinazioni extraeuropee. Una tendenza che ultimamente sta emergendo sono le trasferte “combinate”. Infatti molti viaggiatori scelgono di toccare più città nello stesso viaggio di lavoro, ottimizzando tempi e costi. Questo modello è favorito dall’introduzione di piattaforme di prenotazione digitali che rendono più facile la logistica e le prenotazioni tra le varie tappe.

Trasferte brevi nel panorama del business travel 2025

Un aspetto interessante riguarda la durata dei viaggi. In Italia le trasferte si confermano rapide e concentrate. A Milano la permanenza media si ferma a 1,63 notti, mentre a Roma sale a 1,69. Dati che rivelano una tendenza “mordi e fuggi”, con viaggi organizzati per concentrare più appuntamenti possibile in poco tempo. Eppure, accanto a questo modello, emerge anche la voglia di arricchire la trasferta con momenti di networking e attività collaterali, che allungano leggermente il soggiorno e trasformano il viaggio in un’esperienza più completa. Questo apre uno spazio importante per il bleisure: sempre più professionisti provano ad inserire ore o un giorno extra per scoprire la città o semplicemente per lavorare da remoto in un contesto diverso.

Photo credit: Monstera Production

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