Ottobre 2025, il Business Travel italiano accelera: con un indice a 115 è il miglior mese degli ultimi cinque anni

Condividi

Il settore del business travel italiano chiude l’autunno con un segnale inatteso ma inequivocabile: la domanda corporate non solo tiene, ma accelera. Il mese di ottobre si è infatti attestato su un BTT – Business Travel Trend – pari a 115, il valore mensile più elevato degli ultimi cinque anni. A comunicarlo è il Gruppo Uvet, che attraverso il proprio Osservatorio, realizzato in collaborazione con il Centro Studi Promotor, rileva mese per mese l’andamento del mercato attraverso un campione altamente rappresentativo delle aziende italiane.

Il dato assume un significato particolare nel nuovo contesto metodologico adottato dall’indice, che abbandona il 2019 come anno di riferimento e utilizza invece la media 2023–2025 per consolidare una nuova normalità post-pandemica. In questo scenario aggiornato, arrivare a quota 115 significa segnare un incremento del 15% rispetto alla base comparativa e confermare una tendenza di crescita che si era già intravista nei mesi estivi. L’andamento dei primi dieci mesi dell’anno racconta infatti una progressione costante: il periodo gennaio–ottobre 2025 mostra un indice di valore complessivo pari a 105, ben superiore al 97 registrato nello stesso periodo del 2024. Anche le transazioni confermano la ripresa: con un indice di 99, tornano ai livelli del 2023 e superano nettamente il 78 del 2024.

Se ottobre rappresenta la punta massima di questo trend, è interessante analizzare cosa abbia alimentato questa accelerazione. Secondo Uvet, la spinta arriva soprattutto dal traffico aereo, dove il Travel Value tocca quota 117, sostenuto da un andamento sorprendentemente omogeneo tra voli intercontinentali, europei e domestici. Proprio questi ultimi registrano il risultato più brillante, raggiungendo un indice di 129, mentre anche la spesa media mostra una dinamica positiva, soprattutto sulle rotte nazionali. Il comparto alberghiero si muove in linea con la domanda: il Travel Value dell’hotellerie tocca 115 e la spesa media sale a 112, confermando che l’aumento del volume dei viaggi d’affari procede in parallelo a un incremento del valore per transazione.

Il trasporto ferroviario mantiene un profilo di crescita regolare, con un BTT pari a 111 per il Travel Value e 108 per le transazioni, sostenuto da una domanda interna che premia l’affidabilità del mezzo e la capillarità dei collegamenti. Più complesso invece il quadro del noleggio auto: il settore presenta un Travel Value di 103 e una spesa media in crescita (111), ma sconta un calo significativo del numero di noleggi. La contrazione non deriva da una riduzione della mobilità, quanto piuttosto da un cambiamento strutturale del parco circolante, oggi sempre più orientato verso l’elettrico. L’introduzione massiccia di veicoli a batterie da parte delle società di noleggio sta infatti ridisegnando le preferenze degli utenti e incidendo sui costi operativi. Ne risulta un comparto che vale di più ma in cui si noleggia di meno.

Sul mercato pesa ancora un contesto geopolitico instabile, che continua a influenzare le tariffe. Le tensioni in Medio Oriente e il conflitto Russia–Ucraina costringono molte compagnie aeree europee a modificare le rotte per evitare spazi aerei considerati rischiosi. Le deviazioni comportano consumi di carburante più elevati e tempi di percorrenza più lunghi, generando pressioni sui costi che si riflettono inevitabilmente sui bilanci di viaggio delle imprese. Nonostante ciò, il settore dimostra una resilienza che sorprende per intensità, sostenuta anche da un crescente interesse verso la sostenibilità e l’efficienza operativa.

Questo rimbalzo del business travel sarà anche al centro del BizTravel Forum, l’appuntamento di riferimento per la mobilità aziendale in Italia, che si terrà il 27 novembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano. L’edizione di quest’anno, intitolata “Oltre lo stallo – Squarci di luce”, si preannuncia come un’occasione di confronto particolarmente significativa, non solo per la qualità dei dati appena diffusi, ma anche per l’autorevolezza del parterre. Sul palco si alterneranno figure di primo piano del settore e dell’economia nazionale: da Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet, al Ministro del Turismo Daniela Santanchè; da Valerio De Molli, managing partner di The European House – Ambrosetti, ai vertici della mobilità italiana, come Joerg Eberhart di ITA Airways e Gianpiero Strisciuglio di Trenitalia. Con loro anche rappresentanti di Travelport e Avis Budget Group, a testimonianza di una filiera che continua a rinnovarsi. A moderare la sessione mattutina sarà il giornalista Nicola Porro.

In un anno segnato da oscillazioni macroeconomiche, incertezze globali e trasformazioni tecnologiche, il mercato italiano dei viaggi d’affari sembra aver trovato una traiettoria di crescita solida, più rapida di quanto molti osservatori avessero previsto. Con un quarto trimestre che ha già tutti i presupposti per chiudersi in territorio positivo, il 2025 potrebbe rivelarsi non solo un anno di ripartenza, ma un vero spartiacque per comprendere come il business travel stia evolvendo in una fase storica segnata da grande complessità. L’indice BTT, nella sua nuova formulazione, non fotografa soltanto un settore in ripresa: racconta un cambiamento più ampio nel modo in cui le imprese italiane tornano a investire nella mobilità come leva strategica, anche in un mondo che continua a muoversi tra luci e ombre.

Q&A

Q: Qual è l’andamento complessivo dei primi dieci mesi del 2025?
A: Il periodo gennaio–ottobre mostra un Travel Value pari a 105, in forte crescita rispetto al 97 del 2024. Anche il numero di transazioni, con un indice di 99, supera nettamente il 78 dell’anno precedente, tornando ai livelli del 2023.


Q: Quali comparti hanno contribuito maggiormente al miglioramento dell’indice?
A: Il principale motore è il trasporto aereo, con un Travel Value di 117. Brillano in particolare i voli nazionali, che raggiungono quota 129, sostenuti da un aumento sia della domanda sia del valore delle transazioni. Bene anche l’hotellerie, che registra un Travel Value di 115, e il rail, in crescita costante.


Q: Come si comporta il settore del noleggio auto?
A: Il comparto presenta una dinamica mista: il Travel Value sale a 103 e la spesa media a 111, ma il numero di transazioni scende a 93. Il calo è attribuito alla trasformazione del parco auto, sempre più focalizzato su modelli elettrici, che influenza disponibilità, costi e preferenze degli utenti.


Q: La geopolitica sta influenzando i costi di viaggio?
A: Sì, in modo significativo. Le tensioni in Medio Oriente e il conflitto Russia–Ucraina obbligano molte compagnie aeree a evitare spazi aerei sensibili. Questo comporta deviazioni, consumo aggiuntivo di carburante e maggiori costi operativi, con conseguente aumento delle tariffe.

Q: La ripresa può essere considerata solida?
A: Sì. I segnali dei primi dieci mesi, combinati con il record di ottobre, indicano che il settore è entrato in una fase di consolidamento. Il Q4 2025 dovrebbe chiudere in territorio positivo, confermando che il business travel è tornato a essere una leva strategica per le imprese italiane.


Q: Che cos’è esattamente il BTT e perché è stato aggiornato?
A: Il Business Travel Trend è l’indice mensile sviluppato da Uvet GBT per misurare l’andamento del mercato. A partire dal 2025, ha abbandonato il 2019 come anno base e utilizza la media 2023–2025 per rappresentare correttamente il “nuovo normale” post-Covid. L’indice 100 corrisponde quindi ai valori medi del 2023, rendendo le variazioni più aderenti alla realtà attuale.

Sull'autore

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Accedi alla community

Inizia anche tu a condividere idee, competenze e informazioni con gli altri professionisti del travel e della mobilità

Ultimi articoli

Consulenza

Ebook

Prossimi corsi