Wifi in aereo: come funziona la connessione ad alta quota

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Restare connessi anche a diecimila metri: come funziona il Wifi in aereo, quanto costa e cosa sapere per lavorare online durante il volo

Per chi vola spesso per motivi di lavoro, restare connesso è quasi una necessità. Ogni momento è utile per preparare riunioni, scrivere email urgenti e messaggi che non possono attendere l’atterraggio, il Wifi in aereo è diventato un servizio sempre più richiesto nel business travel. Ma è davvero possibile navigare in Internet durante il volo? La risposta è sì, anche se la qualità della connessione e i costi possono variare notevolmente a seconda della compagnia e della rotta. I sistemi Wifi sugli aerei funzionano tramite connessioni satellitari o antenne a terra, e negli ultimi anni le tecnologie si sono evolute a tal punto da garantire una buona copertura anche sopra l’oceano. Tuttavia, non tutti i voli offrono ancora questo servizio: spesso è presente solo sui collegamenti di medio-lungo raggio e sui velivoli più moderni.

È possibile tenere acceso Internet in aereo?

Un tempo era impensabile: l’uso del telefono e della connessione Internet in aereo era vietato per motivi di sicurezza e interferenze con gli strumenti di bordo. Oggi, grazie ai sistemi di bordo certificati, è possibile utilizzare la rete in volo, purché ci si connetta al Wi-Fi dell’aeromobile. Le compagnie aeree disattivano infatti la possibilità di usare la rete mobile tradizionale, ma offrono una connessione interna che si collega via satellite. In questo modo si può navigare, rispondere alle email o utilizzare le app di messaggistica, anche se a velocità ridotte rispetto alla terraferma. È importante ricordare che la modalità aereo va sempre attivata: la connessione avviene tramite il Wifi aereo, non tramite la rete telefonica.

Quali compagnie aeree offrono il Wi-Fi a bordo

Negli ultimi anni sempre più vettori hanno introdotto il Wifi in volo come servizio standard, soprattutto per i passeggeri business. Lufthansa, Emirates, Qatar Airways, British Airways e Air France-KLM sono tra le compagnie che offrono connessioni più stabili e diffuse, spesso già su gran parte della flotta. Anche ITA Airways sta ampliando progressivamente la disponibilità del servizio, così come American Airlines e Delta, che negli Stati Uniti hanno già esteso la copertura Wi-Fi quasi a tutti i voli. In Asia, Singapore Airlines e Japan Airlines si distinguono per velocità e affidabilità, mentre in Medio Oriente Emirates e Etihad puntano su connessioni satellitari di nuova generazione. Le differenze restano, però, significative: alcune compagnie offrono Wifi a bordo gratuito solo ai passeggeri in Business Class o ai titolari di programmi fedeltà, mentre altre propongono tariffe accessibili anche in Economy.

Quanto costa il Wi-Fi sull’aereo

Il prezzo varia a seconda della compagnia e della durata del volo. Alcuni vettori permettono di inviare messaggi gratuitamente tramite WhatsApp o iMessage, ma per una connessione completa i costi possono andare da pochi euro fino a oltre venti per i voli intercontinentali. Lufthansa, ad esempio, propone pacchetti che vanno da 5 a 15 euro, mentre Emirates offre un servizio gratuito ai membri Skywards e tariffe variabili per gli altri passeggeri. Delta, negli Stati Uniti, ha introdotto la connessione illimitata gratuita per tutti i clienti SkyMiles, un passo che probabilmente spingerà altre compagnie a seguire l’esempio. In generale, la tendenza è chiara: la connessione a bordo diventa sempre più accessibile, ma resta ancora un servizio “premium” su molte tratte.

Come si ottiene e utilizza il Wi-Fi in aereo

Connettersi è semplice, anche se serve qualche accortezza. Una volta saliti a bordo e raggiunta la quota di crociera, è sufficiente attivare la modalità aereo, accendere il Wi fi in aereo e collegarsi alla rete della compagnia, che di solito compare con il nome della stessa (es. “Lufthansa FlyNet” o “Emirates Wi-Fi”). A quel punto, aprendo il browser, si viene reindirizzati automaticamente al portale di bordodove è possibile scegliere tra pacchetti gratuiti o a pagamento. In alcuni casi si può pagare con carta di credito o con i punti del programma fedeltà. La velocità dipende dalla rotta e dal tipo di connessione satellitare: buona per controllare le email o chattare, più limitata per lo streaming o le videochiamate. È quindi utile pianificare le attività digitali con un certo anticipo, scaricando i documenti o le presentazioni di lavoro prima del decollo.

Perché non si può usare il cellulare in aereo

Nonostante i progressi tecnologici, l’uso del cellulare tradizionale per chiamate o dati mobili resta vietato a bordo. Le onde radio dei dispositivi potrebbero interferire con gli strumenti di navigazione e comunicazione dell’aereo, soprattutto durante le fasi delicate di decollo e atterraggio. Per questo le normative internazionali richiedono di attivare la modalità aereo non appena si chiudono le porte del velivolo. Alcune compagnie stanno sperimentando sistemi che permettono di utilizzare la rete 5G in volo, ma la regolamentazione è ancora in evoluzione e i costi di gestione restano elevati. Per ora, quindi, la connessione Wifi in aereo è l’unico modo sicuro e autorizzato per restare online durante il viaggio. E per chi viaggia per lavoro, rappresenta ormai un’estensione naturale dell’ufficio: a diecimila metri di quota, ma con la stessa esigenza di restare sempre connessi.

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Photo credit: Shane Kell

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