HRS – Corporate Lodging Forum 2019

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Il tema dell’annuale Corporate Lodging Forum organizzato da HRS, Connect, è stato quello di esplorare quanto l’eco-sistema che ruota intorno all’industria del travel è davvero connesso.

Quanto sono capaci le aziende a rimanere connesse con i propri stakeholder, in modo continuativo e con i propri viaggiatori?

Quanto i fornitori integrano i servizi e l’offerta per stare al passo con le richieste del mercato e dei bisogni dei viaggiatori?

E quanto, la Digital Trasformation ha modificato le abitudini e le modalità d’acquisto e influirà nel prossimo futuro nelle scelte strategiche delle diverse parti in causa e sul ruolo del Travel Manager?

Un nuovo scenario si prospetta, dove servizi sempre più specializzati e connessioni API forniranno maggiori soluzioni e opzioni sui servizi ai viaggiatori.

Agenda e sondaggi online mantegono alta l’attenzione e l’interesse sugli argomenti

A queste domande si è provato a dare risposta coinvolgendo diversi ospiti e relatori presenti al Forum attraverso un continuo intercalare di suggestioni e quesiti sui quali la sala si è misurata con sondaggi online, indicando modelli organizzativi, quanto il digital ha pervaso le aziende e i futuri trend.

Dopo l’interessante introduzione del direttore di Wired Italia Federico Ferrazza sull’evoluzione culturale e tecnologica dell’uomo sulla scala di Darwin, che ha dimostrato come l’evoluzione tecnologica sia oggi un elemnto imprescindibile, è toccato  a Ivan Mazzoleni Business Digital Trasformation Lead di Microsoft Italia.

Mazzoleni, con un illuminato intervento ha catturato scena ed applausi, equilibrando filosofia e business, etica ed evoluzione tecnologica che, dovrà questa nel futuro  essere più a supporto dell’attività umana e non in sostituzione della medesima.

Alternandosi sapientemente i due padroni di casa: Luca De Angelis e Fulvio Origo, rispettivamente Managing Director HRS di Italia e Spagna il primo e Responsabile Marketing il secondo, hanno invece guidato i presenti tra i diversi temi approfondendo gli argomenti generando un continuo engagement. Dal loro lavoro di coordinamento e sintesi, si è giunti alla conclusione che: la tecnologia per essere fruibile deve essere semplice, immediata e perfettamente integrata nei processi aziendali.

Il Travel Mangement non può più essere solo il braccio operativo dell’ufficio acquisti!

Tra le principali evidenze si è compreso benissimo, fatto di cui sono convinto da tempo, che il Travel management non può essere l’emanazione pratica dell’ufficio acquisti, con solamente una spiccata attenzione ai costi, ma è un’attività che coinvolge tutte le principali funzioni aziendali come Human Resource, Information Tecnology, Finace e le attività produttive e commerciali. Il Travel Manager è un facilitatore di processi di attività complesse, con competenze trasversali in grado di suggerire e guidare scelte strategiche con nuove idee che le aziende possono applicare nella loro organizzazione.

Il Travel manager deve sovraintendere alle diverse attività, accompagnare il buyer nell’acquisto dei servizi di travel assicurando il rispetto della Travel policy e il contenimento dei costi. Ma deve anche assistere l’ HR nella gestione dei viaggiatori, valorizzando aspetti importanti per l’azienda come la soddisfazione e la produttività delle risorse e il ROI su tutto il processo del business travel.

Nella panoramica generale e dagli interventi si è raccolto molto bene questo aspetto che è stato più volte confermato dai relatori saliti sul palco, siano essi Travel Manager sia fossero responsabili di altre funzioni aziendali.

Le tendenze e le ricerche previsionali che influenzeranno il mercato

Nel pomeriggio abbiamo verificato con TEA, Trends Esplorers Associated come il mercato segue le tendenze, gli eventi sviluppando attorno ad essi la comunicazione, i colori, la moda, la musica e le scelte di tendenza comprese le destinazioni dei viaggi.

Le 10 tendenze dell’anno:

l’unicità; le relazioni e i contesti sociali; l’appartenenza e il riconoscimento; la spiritualità; il tema dell’anno; la diversità; la paura; il gioco; la tecnologia e l’ambiente.

Queste tendenze condizioneranno le future scelte d’acquisto?

L’analisi predittiva ci ha dimostrato come questa soluzione ci consente di indirizzare gli  investimenti e la ricerca, per anticipare e capire dove va il mercato per sviluppare servizi e prodotti in linea con la futura domanda.

I lavori si sono poi divisi in tre tavoli distinti.  Su  uno si è parlato di hotel program, continuous sourcing e le diverse possibilità di negoziazione tra le parti. Un’opportunità per venire incontro sia alle esigenze delle aziende sia alle esigenze dell’hotel, partendo dal fatto che le condizioni tra domanda e offerta cambiano continuamente.

Si è parlato anche, in diverse sessioni, di quali requisiti si deve dotare una struttura e di come soddisfare le esigenze del moderno viaggiatore d’affari per far sì che diventi un “Brand ambassador” in giro per il mondo. Per finire, di quali strumenti di pagamento e soluzioni si può dotare l’hotel per entrare più facilmente negli hotel program aziendali, e dei relativi benefici che le aziende possono avere da tali soluzioni.

Un programma molto intenso, una giornata scivolata via piacevolmente, veramente cercando di esplorare quanto il sistema che ruota intorno all’industria del travel è davvero connesso! Ha arricchito i partecipanti di spunti e riflessioni su argomenti che saranno opportunità di cambiamento in molte organizzazioni. Il convegno si è chiuso definitivamente con l’estrazione di un viaggio a Dubai offerto da Emirates. In molti hanno fino all’ultimo hanno sperato di vincere rimanendo in sala e che invece in tre hanno perso andando via prima non confidando nella dea bendata!

In conclusione, tra i Travel Manager sta crescendo sempre più la consapevolezza nella validità delle iniziative per la valorizzazione e il riconoscimento del ruolo manageriale. Nelle aziende più attente, la figura del Travel Manager, sgravato dai compiti operativi, è sempre più al centro della strategia aziendale e può finalmente dedicare il tempo necessario alle attività di maggior valore aggiunto. Sarà compito di tutti diffondere sempre più questa consapevolezza, in ogni occasione possibile, come ieri al CLF è avvenuto.

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