Il Tribunale di Palermo dà ragione a un passeggero. E legittima il ruolo delle claim company.
Con una decisione destinata ad avere un impatto rilevante sul settore del trasporto aereo e sulla tutela dei consumatori, la V Sezione Civile del Tribunale d’Appello di Palermo ha accolto il ricorso di un passeggero contro Ryanair, stabilendo che non è legittimo obbligare il consumatore a presentare un reclamo diretto alla compagnia prima di agire per far valere i propri diritti.
Un passeggero ha avuto problemi con un volo Ryanair. Anziché contattare la compagnia, si è rivolto direttamente a ItaliaRimborso, una claim company che si occupa di ottenere rimborsi per conto dei viaggiatori.
La compagnia ha detto no. E il tribunale di primo grado le ha dato ragione: secondo il giudice, il passeggero avrebbe dovuto prima reclamare ufficialmente con Ryanair.
Ma il caso non si è fermato lì.
Palermo ribalta tutto: il reclamo non è obbligatorio
La V Sezione Civile del Tribunale d’Appello di Palermo ha ribaltato completamente la sentenza iniziale.
Una decisione importante. Che tocca da vicino tutti i passeggeri italiani – e non solo.
Il messaggio del giudice è chiaro: nessuno può essere obbligato a passare prima per il reclamo interno della compagnia per ottenere giustizia.
È una questione di diritti
La clausola usata da Ryanair, che impone al cliente di reclamare prima di fare causa, va contro l’articolo 24 della Costituzione Italiana.
Quell’articolo dice una cosa semplice: “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.”
Senza ostacoli. Senza passaggi forzati.
Clausola abusiva? Sì, potenzialmente
Non solo incostituzionale. Secondo il Tribunale, quella clausola può anche essere abusiva ai sensi del Codice del Consumo.
Perché?
Perché mette il consumatore in una posizione di debolezza. Gli impone una condizione che non può trattare né negoziare. Un classico nei contratti standardizzati, come quelli per i biglietti aerei.
Via libera alle claim company
Un altro passaggio fondamentale della sentenza riguarda le claim company.
Il Tribunale ha detto sì: è perfettamente legittimo che un passeggero si rivolga a strutture come ItaliaRimborso senza passare dalla compagnia.
È un riconoscimento importante. Per questi operatori. Ma anche per tutti quei viaggiatori che non hanno tempo, voglia o strumenti per affrontare da soli una compagnia aerea.
E ora?
Per Ryanair (e per altre compagnie con clausole simili) questa decisione potrebbe avere conseguenze. Anche pesanti. In casi simili, il Giudice di Pace di Palermo ha già parlato di possibili ammende fino a 10 milioni di euro per abuso del processo.