L’Europa apre alla semplificazione: verso l’esenzione A1 per i viaggi d’affari di breve durata

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Una svolta attesa da anni nel mondo del business travel europeo: la Commissione Europea ha confermato il proprio sostegno all’introduzione di un’esenzione dall’obbligo di richiedere il documento A1 per i viaggi di lavoro di breve durata all’interno dell’Unione Europea.
La notizia arriva direttamente da BT4Europe, la rete europea delle Associazioni di Business Travel, che ha ricevuto una comunicazione ufficiale firmata a nome dei vicepresidenti esecutivi Roxana Mînzatu e Valdis Dombrovskis, oltre che del commissario Apostolos Tzitzikostas.

Una vittoria per la semplificazione amministrativa

La Commissione riconosce l’elevato carico burocratico imposto dalle regole attuali sull’A1 – il certificato che attesta la copertura previdenziale del lavoratore in missione all’estero – e conferma che un’esenzione per i viaggi d’affari di breve durata è già in discussione tra Parlamento e Consiglio nell’ambito della revisione del Regolamento (CE) 883/2004 sulla coordinazione dei sistemi di sicurezza sociale.

“È un traguardo importante per l’intera comunità europea del business travel,” commenta Odete Pimenta da Silva, Tesoriere di BT4Europe.
“Da anni chiediamo di eliminare una burocrazia che non ha senso per viaggi brevi. Il sostegno esplicito della Commissione dimostra che la nostra voce è stata finalmente ascoltata.”

Verso un’esenzione di 14 giorni e procedure digitali

BT4Europe – di cui AITMM (Associazione Italiana Travel e Mobility Manager) è membro – ha proposto una esenzione di 14 giorni per i viaggi d’affari che includano la partecipazione a riunioni, conferenze o corsi di formazione.
La Commissione ha definito queste misure coerenti con la propria strategia di semplificazione e competitività nel Mercato Unico, aprendo la strada a una burocrazia più snella e digitale.

In parallelo, Bruxelles ha ribadito tre impegni chiave:

  • Digitalizzare completamente le procedure A1 tramite il Single Digital Gateway;
  • Completare entro fine 2025 uno studio sull’interoperabilità tra dichiarazioni A1 e dichiarazioni di distacco;
  • Lanciare nel 2026 il “Pass europeo di sicurezza sociale”, che consentirà la verifica digitale in tempo reale dei dati previdenziali dei lavoratori.

L’appello al legislatore europeo

BT4Europe e le associazioni nazionali, tra cui AITMM, sollecitano ora Parlamento e Consiglio dell’UE a raggiungere rapidamente un accordo politico.
Una decisione che, secondo gli operatori del settore, potrebbe snellire notevolmente la mobilità aziendale e rafforzare la competitività europea, garantendo al contempo il rispetto delle norme sociali.

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