Sicurezza: le minacce più pericolose nel 2020 per i viaggi d’affari

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Riskline, la società internazionale che fornisce notizie, aggiornamenti e valutazioni sui rischi e sulla sicurezza nei viaggi in tempo reale,  ha realizzato il Travel Risk Forecast 2020.

Si tratta della previsione annuale della società che analizza le tendenze emergenti dei rischi a livello globale e permette di valutare i 10 principali rischi che riguardano i viaggiatori, in particolare quelli che si muovono per affari e per missioni all’estero.

Il report di Riskline è disponibile a favore della community, nella speranza che questo strumento possa aiutare non solo a progettare le trasferte ma anche a pianificare meglio i viaggi del prossimo anno.

I 10 rischi da considerare quando si programma un viaggio d’affari a livello internazionale

 

1. I cambiamenti climatici e il loro impatto sui viaggi

I cambiamenti climatici hanno provocato piogge torrenziali, alluvioni devastanti, tempeste ed ondate di calore prolungate con conseguente aumento delle temperature causando, tra i vari pericoli, la crescente scarsità d’acqua, siccità e pericolosi incendi. L’aumento della frequenza di queste catastrofi naturali, come ad esempio il Typhoon Prapiroon in Giappone, che ha causato la morte di oltre 200 persone a luglio 2018 e l’uragano Dorian che ha causato una massiccia distruzione nelle Bahamas a settembre 2019, stanno diventando ricorrenti.
Negli ultimi anni, Puerto Rico, Honduras e Myanmar sono stati tra i Paesi più colpiti da eventi meteorologici estremi, mentre altri Paesi come Haiti, Filippine e Pakistan stanno attraversando un percorso di progressivo deterioramento delle loro condizioni meteorologiche.

2. Terrorismo islamista

Il terrorismo islamista rimarrà un rischio per i viaggiatori nel 2020, a causa degli attacchi di rappresaglia a seguito della morte del leader islamico Abu Bakr al-Baghdadi causata da un raid americano, o provocati da cellule dormienti sparse che potrebbero eseguire attentati anche di natura solitaria in qualsiasi paese con un grande numero di visitatori stranieri. Tra gli obiettivi il report evidenzia le infrastrutture governative e diplomatiche, centri di trasporto, hotel, parchi e raduni religiosi.

3. Terrorismo di estrema destra

I politici e le organizzazioni mediatiche di estrema destra acquisiranno maggiore importanza nel mondo occidentale nel 2020, in particolare quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump intensificherà la sua campagna elettorale per le elezioni presidenziali di novembre. Potrebbero verificarsi sparatorie di massa simili a quelle accadute a marzo 2019 in Nuova Zelanda o nell’agosto 2019 a El Paso in Texas, motivate da razzismo,  xenofobia, omofobia e opposizione all’immigrazione. I rischi riguardano gli spazi pubblici,  inclusi i locali notturni LGBT, luoghi di culto, scuole e centri commerciali.

4. Migrazione: aumentano i focolai d’infezione

La crescente mobilità delle popolazioni, anche di massa, la crescente urbanizzazione, le deboli risposte governative e infrastrutture sanitarie scarse, nonché gli attacchi agli operatori sanitari nelle zone di conflitto, associati agli effetti dei cambiamenti climatici, stanno provocando l’insorgere frequente di malattie letali come ebola, colera, febbre gialla e altre malattie trasmesse dalle zanzare. Nel 2019 sono stati segnalati focolai di febbre dengue in Brasile, Filippine, Messico, Nicaragua, Thailandia, Malesia e Colombia, con alcuni casi  segnalati anche in Spagna ed in Francia. Gli scienziati prevedono una probabilità dell’80% che El Niño nel 2020 porti disastrose e abbondanti piogge, seguite da lunghe siccità, intorno ai paesi che si affacciano sull’Oceano Pacifico; questo aprirà la strada al proliferare delle zanzare e, quindi, delle malattie trasmesse da questi insetti.

5. Interruzioni di Internet e aumento dei costi delle imprese

Nel 2018 e 2019, i blackout di Internet volti a fermare la diffusione delle proteste antigovernative costano a Sudan, Iran, Iraq, Etiopia, Ciad, India, Sri Lanka, Bangladesh, Repubblica Democratica del Congo e Venezuela, miliardi di dollari di perdita economica. Questa strategia continuerà anche nel 2020 poiché i governi preferiscono contenere, piuttosto che affrontare, il malcontento espresso online. Ma questi controlli si concentrano maggiormente sulla negazione della comunicazione digitale per i cittadini piuttosto che sulla protezione delle infrastrutture sensibili. Questo fenomeno, recentemente osservato in Francia, Regno Unito, Ucraina, Germania, Indonesia, India, Corea del Sud, Brasile, Messico, Stati Uniti (USA), Canada e altri paesi, continuerà a costare miliardi di dollari a governi e aziende, generando notevoli problemi agli utenti di Internet.

6. Proteste anti-sistemiche: democrazia e nazionalismo

Il 2019 è stato un anno di considerevoli proteste anti-sistemiche in tutto il mondo, in particolare in America Latina, in Europa, Medio Oriente e Asia orientale. Poiché il malcontento popolare nei confronti dei governi cresce in molti paesi a causa di problemi economici e sociali – tra cui l’aumento delle disparità di reddito, la disoccupazione e la mancanza di libertà civili – Riskline indica che questi movimenti di protesta cresceranno di volume e frequenza nel 2020.  Luoghi particolarmente sensibili  includono Hong Kong, Iran, Iraq, Giordania, Libano, Colombia, Cile, Bolivia, Venezuela, Russia e Francia, dove il movimento “Yellow Vest” continua a richiedere riforme sistemiche. Altri paesi a cui prestare attenzione includono il Regno Unito con la Brexit, e l’Indonesia, dove la disuguaglianza economica in una società sempre più divisa potrebbe essere la scintilla per generare proteste su larga scala.

7. USA 2020, Brexit, guerra commerciale USA-Cina

Brexit ed elezioni Presidenziali negli Stati Uniti: il risultato a lungo termine di entrambi gli eventi non è chiaro al momento, ma è improbabile un ritorno allo status quo in entrambi i paesi, anche se la Brexit non si verificasse o il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non venisse rieletto.
Le coalizioni pro-Brexit e pro-Trump che hanno vinto nel 2015 e nel 2016 hanno mobilitato forze sociali che rimarranno sulla scena anche negli anni a venire, comprese le ampie coalizioni che si sono formate in opposizione ad esse. Tuttavia, anche se queste coalizioni dovessero ottenere il potere, una serie di questioni tra cui l’immigrazione e il commercio continueranno a seguire i modelli già stabiliti.

Nonostante i progressi verso un accordo limitato, nel 2020 non si prevedono importanti sviluppi sul fronte dell’attuale guerra commerciale USA-Cina che ha interrotto la crescita economica in entrambi i paesi ed ha rallentato gli investimenti diretti esteri a livello globale.

8. Geopolitica MENA: il ruolo della Russia

Dal 2015 la Russia ha intensificato i suoi impegni militari ed economici in Medio Oriente, principalmente in Siria e Turchia, ma ha anche allargato i rapporti con Israele, Libano, Libia, Iraq, Iran, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, a scapito degli Stati Uniti (USA). La Russia tuttavia continuerà “solo” a svolgere un ruolo di spoiler nella regione, a meno che non sia disposta ad accantonare l’Iran come partner in Medio Oriente.  Ci vorranno poi molti anni di sforzi prolungati da parte dei paesi alleati degli Stati Uniti nella regione per spostare completamente la loro infrastruttura militare ed economica da una sfera di influenza americana, della quale hanno beneficiato a lungo.

9. Eventi sportivi internazionali

I principali eventi sportivi come le Olimpiadi estive in Giappone, i campionati europei di calcio, la Copa América in Argentina e Colombia ed i tre grandi tour ciclistici potrebbero comportare rischi per i viaggiatori nel 2020. Questi potenziali rischi includono il terrorismo mirato, compresi gli attacchi da lupo solitario. I manifestanti o gli attivisti potrebbero anche sfruttare la copertura mediatica estesa a loro vantaggio e causare interruzioni, ad esempio, in Francia durante il Tour de France, in Ungheria o Russia durante i campionati europei di calcio o in Spagna durante la Vuelta . Anche i rischi informatici possono rappresentare una minaccia. L’uso dei droni, inoltre, è stato limitato nei pressi dei luoghi sportivi e degli aeroporti durante le Olimpiadi di Tokyo; misure simili sicuramente seguiranno. Piccoli crimini come il borseggio e rischi per la salute potrebbero essere una minaccia per i viaggiatori, data la presenza di grandi gruppi di visitatori negli spazi pubblici. È inoltre probabile che i rischi naturali causino interruzioni durante le Olimpiadi e la Copa América in coincidenza con la stagione delle piogge in Giappone e Colombia.

10. Carenza d’acqua

Man mano che le ondate di calore aumentano di intensità e durata, è probabile che le proteste contro la scarsità d’acqua si moltiplichino nel 2020, in particolare nelle nazioni carenti d’acqua come India e Pakistan, e in paesi del Medio Oriente come Iran, Iraq e Libano, dove manifestazioni innescate parzialmente o totalmente da questo problema, sono state segnalate negli ultimi anni. Ci si può attendere che scontri violenti causati da risorse idriche sempre più scarse, divampino in paesi come il Mali e la Nigeria tra agricoltori e pastori, mentre è probabile che il malcontento delle popolazioni si estenda anche a regioni sottosviluppate in Italia e in Spagna, come così come negli stati americani del New Mexico e della California o nel Western Cape in Sudafrica. La maggior parte dei paesi più vulnerabili è densamente popolata e soffre di problemi economici e corruzione, ed è pertanto più probabile la crescita del malcontento della gente.

Il Report dettagliato è disponibile al seguente link https://www.riskline.com/articles/informer-2020-forecast

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