Scheda carburante e fattura elettronica nel 2021

Condividi

Dal 2019 i titolari di Partita Iva e le aziende non possono più usare la scheda carburante, sostituita dalla fattura elettronica. La nuova modalità è stata inserita nella Legge di Bilancio 2018 (art.1, comma 920, L.205/2017) come misura di contrasto all’evasione fiscale. Già dal 10 luglio dell’anno precedente, per detrarre l’Iva e dedurre il costo sugli acquisti di carburante, era già necessario che il pagamento avvenisse con mezzi tracciabili, la cosiddetta moneta digitale: carte di credito, di debito e prepagate. Un processo ormai concluso con la sostituzione della carta carburante con la fattura elettronica.

Come funziona

Nella fattura elettronica non è necessario inserire informazioni sul veicolo come marca, targa e modello. Il possessore del mezzo, titolare di partita Iva, deve comunicare solo i propri dati fiscali e l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (Pec) al quale intende ricevere la fattura elettronica. La fattura elettronica viene inviata attraverso un sistema informatizzato all’Agenzia delle Entrate, che provvede alla trasmissione alla Pec aziendale.

Se vengono effettuati più acquisti in un’area di servizio, la fattura deve comprendere tutte le spese oltre al rifornimento di carburante. Se prevede di fare più acquisti nella stessa area di servizio nello stesso mese, il cliente si può accordare col benzinaio per l’emissione di un’unica fattura elettronica cumulativa entro il quindicesimo giorno del mese successivo. Vanno comunque sempre conservati gli scontrini rilasciati sia dal Pos che da una cassa automatica.

Percentuali di deducibilità dell’Iva

In base alla legge vigente, società e ditte individuali, per autocarri a partire dai 35 quintali e per veicoli strumentali all’attività svolta, possono dedurre e detrarre l’Iva sull’acquisto di carburante. La detrazione è dell’80% per agenti e rappresentanti di commercio, del 70% se il veicolo è affidato a un dipendente della società, del 20% per i liberi professionisti e per le ditte individuali. In tutti gli altri casi è invece del 40%.

Chi non è coinvolto

L’obbligo non riguarda chi non è titolare di Partita Iva: in questo caso è possibile continuare ad acquistare benzina e gasolio pagando in contanti e non è necessaria la fatturazione elettronica.

Per quanto riguarda i mezzi, l’obbligo di fattura elettronica riguarda l’acquisto di carburante per motori per uso autotrazione. Non sono comprese le spese per l’acquisto di carburante destinato ad esempio a motori che fanno parte di gruppi elettrogeni, impianti di riscaldamento e attrezzi vari, come gli utensili da giardinaggio.

In questo articolo Ivano Gallino spiega come il Travel manager può trarre vantaggio dalla fattura elettronica. Inoltre vi ricordiamo che ci sono modi molto semplici per gestire le note spese: ecco il più veloce secondo noi.

Sull'autore

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Accedi alla community

Inizia anche tu a condividere idee, competenze e informazioni con gli altri professionisti del travel e della mobilità

Ultimi articoli

Consulenza

Ebook

Prossimi corsi