Mi sono trasferita in Nepal e ho aperto il mio B&B da sogno

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Dopo aver passato gran parte della vita lavorando nel campo della ristorazione e del turismo Susanna Venturin, triestina di anni 35, realizza il suo sogno in Nepal. Nell’intervista per Travel for business Susanna ci racconta di come ha maturato questa decisione e dell’incontro con Bharat nel 2014, in occasione del suo primo viaggio in Nepal.

“Sono andata in Nepal la prima volta nel maggio 2014, ero sola e ho conosciuto mio marito Bharat, che è stata la mia guida di trekking sulle montagne dell’Annapurna. Ci siamo innamorati sulle montagne e dopo due anni ci siamo sposati.In quel periodo vivevamo in Australia ed io ero manager di un ristorante, dove ho potuto imparare molti trucchi del mestiere e di relazioni con gli ospiti internazionali. Entrambi abbiamo lavorato tanto e duramente per metterci via i soldi necessari per aprire un’attività. Lo scorso settembre, così, siamo riusciti a trasferirci in Nepal per aprire il nostro sogno: un B&B in Nepal!

Abbiamo scelto un hotel, perché’ mette insieme la mia abilità ed esperienza nel campo nella ristorazione e la sua nel campo del turismo. Il Nepal era la scelta più giusta perché è il paese di origine di mio marito ed eravamo avvantaggiati dal fatto che potevamo avviare l’attività senza richiedere visti aggiuntivi. Inoltre, il Nepal è una meta molto ambita dai viaggiatori internazionali, non solo per il trekking!”

Quando avete aperto il vostro B&B in Nepal?

“Abbiamo aperto ad ottobre 2017 un hotel B&B che si chiama Giramondo in una tranquilla zona centrale di Kathmandu vicino a mercati, negozi, stazioni dei bus ecc. È un luogo tranquillo, in una via lontana dal caos della città e si raggiunge il centro, chiamato Thamel, in 5 min. a piedi”.

Inquinamento, cibo e lingua: le prime difficoltà del trasferirsi in Nepal.

“L’inizio non è stato per niente facile, almeno per me. I primi ostacoli sono stati la lingua, il nepalese, anche se molte persone parlano l’inglese, ma per quanto riguarda gli aspetti relativi all’ hotel (documenti, finanze, regolamenti etc. ) è tutto scritto e parlato in nepalese; menomale che mio marito mi aiuta.. Poi per me è stato un cambio di vita drastico: dalla tranquilla, pulita e ordinata Australia alla caotica, a volte sporca, e rumorosa Kathmandu.

Inoltre, se posso riassumere, ci sono stati tre aspetti negativi che ho dovuto affrontare: l’inquinamento, il cibo e la lingua.

Oltre all’ inquinamento, che come tante città asiatiche è piena di smog e polveri causati dalla miriade di auto e motorini che sfrecciano in tutte le parti, l’altro grande problema è stato per me il cibo. Come italiana devo dire che mi sono adattata al cibo vivendo in altri posti fuori dall’Italia, come Spagna, Irlanda e Australia, ma perché’ nei supermercati trovavo sempre quello di cui avevo bisogno.
Invece in Nepal è un po’ più difficile. Ci sono dei supermercati grossi ma con prodotti italiani/semi italiani limitati, e per arrivarci senza macchina (qui è impossibile guidare) è un po’ complicato.

Con questo non voglio dire che il cibo locale non è buono ma è tanto diverso dal nostro, molto speziato e particolare, e non è facile abituarsi nel tempo.

L’ ultimo aspetto negativo, la lingua, beh’ andare in giro a volte e non farsi capire non è bello, ma con la calma e aiutandosi con i gesti alla fine si riesce sempre a dialogare e spiegare cosa si vuole! 🙂
La gente qua in Nepal è molto gentile, aperta e disponibile, se possono aiutarti ti aiutano, è questo è un aspetto molto importante quando si sceglie di vivere in un posto estero.

Qua ovunque vai conosci sempre qualcuno, anche fuori dalle mete turistiche le persone sono ospitali, generose e simpatiche, ti mettono a tuo agio!

Il Nepal è un posto molto spirituale e mistico, dove convivono diverse religioni, etnie e culture, e dove lo straniero è trattato con rispetto e anche ammirazione. Sapere di vivere in un paese contornato dalle montagne più alte del mondo mi fa sentire viva e felice, a volte ancora non ci credo!”

Che cosa ti affascina del tuo lavoro in Nepal?

“Ogni giorno conosciamo gente proveniente da ogni angolo del globo che viaggia e che ci racconta la sua storia, amiamo parlare con i nostri ospiti, perché’ da ognuno impariamo sempre qualcosa di nuovo e si passa del tempo insieme divertendoci e a volte instaurando belle amicizie! Se in più possiamo aiutarli anche per piccolezze ci rende fieri e felici.

Dopo sei mesi devo dire che mi sto integrando un po’ alla volta, comincio a masticare un po’ anche la lingua, come dico sempre per imparare bene una lingua la cosa migliore è vivere nel posto in cui si parla, è cosi che ho imparato pure lo spagnolo e l’inglese.
Ogni giorno scopro un nuovo angolo della città o un nuovo itinerario per trekking o tour, è un paese dalle mille meraviglie! 🙂 Per andare in giro uso la mia amata bici, che non inquina e mi permette di arrivare ovunque senza rischiare e senza spendere troppo tempo.

A distanza di sei mesi come sta andando il tuo hotel?

Per ora l’hotel sta andando bene, stiamo ricevendo delle belle recensioni e siamo contenti; col tempo vorremmo migliorare magari alcuni dettagli ma per ora siamo soddisfatti così , sperando che vada sempre in meglio! Io sono contentissima di avere come ospiti dei nostri connazionali, e aiutarli anche con informazioni sui trekking e tour in italiano e a volte se ho un po’ di tempo anche accompagnarli di persona a vedere le bellezze di questo paese.

Vi aspettiamo in Nepal allora!  Namast !

Susanna Venturin

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