Il Bleisure alla prova di esame. Finalmente si inizia a parlare anche di viaggi d’affari nelle scuole

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Quest’anno, alla seconda prova dell’esame di maturità 2018 si è parlato di Bleisure. Si è trattato di una prova sulla conoscenza della lingua inglese per i ragazzi degli istituti tecnici aziendali a indirizzo Turismo.

Avrei preferito che ci fosse stato qualcosa di più sul tema dei viaggi d’affari, ma sono comunque contenta perché per la prima volta sento che la “cultura nel business travel” si sta facendo forza anche nelle scuole.
Tante volte ho parlato con professoroni per cercare di promuovere questa materia nelle scuole, ma mi hanno sempre risposto che i viaggi d’affari non sono una materia d’appeal e che pertanto non merita di essere… insegnata. Siamo davvero solo un Paese basato sul turismo vacanze?
Non comprendiamo ancora, a livello istituzionale, che la materia del business travel è una grande opportunità per la crescita del business del nostro Paese?

Forse, la strada del passare dal “classico” turismo al tema del Bleisure potrà essere un apripista per il puro business travel management?
Gli alunni, infatti, dovevano analizzare il testo in inglese “The rise of ‘bleisure trips” dell’articolo del Telegraph di Rose Mary Murray-West, dove per Bleisure si intende Viaggi d’affari + Viaggi di Piacere. Un modo di viaggiare che sta crescendo in popolarità man mano che i confini della vita lavorativa si confondono con quella privata e che secondo la GBTA tocca in particolare la generazione dei millennial, più propensi a partecipare rispetto ad alcuni dei loro colleghi più anziani.

Il Bleisure è quindi diventato più popolare e visto come un modo per far “guadagnare” benessere e soddisfazione professionale, poiché i viaggiatori d’affari tendono a viaggiare in modo più produttivo.

Ma se non si ha una cultura vera di gestione del business travel management, le aziende come potranno:

  • definire le regole per la gestione tra viaggio di lavoro e viaggio di piacere?
  • analizzare i comportamenti di viaggio?
  • controllare le spese e i relativi costi?
  • verificare la produttività del viaggio d’affari?
  • assicurare la sicurezza durante la trasferta di lavoro che poi si trasforma in viaggio di piacere?

Solo alcune piccole domande…alle quali si potrà dare una risposta seria se si conosce bene la materia principale: il Busines Travel

 

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