Chi gestisce la mobilità scolastica, tra dubbi e opportunità

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Le scuole e i distretti scolastici devono individuare, dallo scorso anno per legge, un docente che, su base volontaria, si occupi con responsabilità della mobilità della propria scuola. Tale compito consiste nella realizzazione e nell’aggiornamento annuale dei Piani di Spostamento Casa/ Scuola, nella redazione di un documento concernente l’accessibilità del sito scolastico nel suo insieme, in termini di fruibilità e sicurezza.

Obiettivi del Mobility Manager Scolastico

L’obiettivo è molto chiaro, favorire sia gli studenti sia il corpo docenti ad utilizzare i mezzi pubblici per gli spostamenti, i mezzi alternativi come la bicicletta per tratti brevi, e integrare i servizi quando possibile: treno, bus e bici in modo efficace. Inoltre disincentivare sempre più l’uso dell’auto privata con una sola persona a bordo, favorendo lo sviluppo del “car pooling”, l’auto condivisa.

I docenti e i Presidi però si trovano di fronte ad una situazione che presenta diverse incognite. Innanzitutto, caricare di responsabilità e altro impegno un docente, incaricandolo di svolgere la mansione, senza poter riconoscere alcun indennizzo di natura economica e nessun tipo di riconoscimento per il lavoro svolto, diventa una scelta molto complicata. Se si aggiunge poi, che chi si appresta a tale compito, deve acquisire e migliorare competenze e conoscenze sulla mobilità e sui servizi di trasporto diventa veramente difficile trovare dei volontari!

Il Governo Italiano attraverso i ministeri competenti, dovrebbe trovare qualche soluzione al riguardo sia per ricompensare, sia per consentire un’adeguata formazione a chi svolge l’attività.

Tuttavia il Mobility Manager scolastico, rimane un’ottima opportunità per tutta la società civile di fare un grande passo avanti.

Educare i giovani a comportamenti sostenibili

La scuola oltre ad essere uno dei “principali creatori di traffico” e motivo di spostamento per migliaia di persone, è anche il luogo, dove si formano i cittadini di domani e si creano le opinioni e le abitudini. Diventa quindi facile comprendere che, educare i giovani a comportamenti sostenibili e a pratiche quotidiane sempre più green, non potrà che migliorare sotto ogni aspetto l’ambiente che ci circonda. Infatti, sia sotto il profilo della congestione del traffico quindi compresa la qualità dell’aria, sia sotto il profilo della salute vera e propria, legata al  sovrappeso di molti ragazzi causato dalla sedentarietà; la mobilità integrata e sostenibile ( percorsi a piedi e in bicicletta), potrà essere la naturale soluzione ai problemi sopra descritti..

L’istituto del Mobility Manager scolastico, con il Mobility Manager Aziendale e di Area, è un valido esempio di come la società può intervenire nelle decisioni della Pubblica Amministrazione, rilevando problemi, indicando soluzioni e interventi progettuali tali da incidere in maniera importante nella vita di ognuno di noi. Questa a mio modo di vedere è vera democrazia diretta! Un’opportunità per cittadini, studenti e lavoratori di vedere, attraverso le attività del Mobility Manager e lo strumento dei Piani di Spostamento Casa Scuola e Casa/Lavoro, realizzate le proprie proposte e le soluzioni sui temi della mobilità.

Sicuramente sarà necessario del tempo per coordinare le diverse attività e creare un coordinamento tra comuni e le città metropolitane,  registrare i primi positivi risultati; ma la strada è quella corretta. Ogni grande viaggio inizia con un primo passo, questa è la nostra partenza, buon viaggio a tutti!

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