European Green New Deal: i punti essenziali del Fit for 55

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European Green New Deal: le linee guida del pacchetto “Fit for 55” dalle energie rinnovabili ai nuovi carburanti sostenibili, fino alle politiche forestali. 

Lo European Green Deal ha messo il suo primo punto l’11 dicembre 2019, quando l’Unione Europea raggiunse un accordo in fatto di sostenibilità. All’epoca era emerso che i trasporti rappresentavano un quarto delle emissioni di gas a effetto serra prodotte nell’UE. Preso atto del dato preoccupante, le istituzioni si sono mosse per scrivere un nuovo capitolo della storia europea, volto a trasformare il vecchio continente nel primo al mondo a impatto climatico zero. Oggi l’European Green New Deal scrive una nuova pagina. Nel clima di sensibilizzazione all’emergenza ambientale, per il 2021 la Commissione ha elencato 55 punti programmatici, tra revisioni ed iniziative inedite, con l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni nocive. Ma entriamo più nello specifico e scopriamo di cosa tratta il pacchetto Fit for 55.

Il Piano degli obiettivi dell’UE per il clima 2030

Il Green Deal europeo dell’11 dicembre 2019 introduceva una nuova linea comunicativa, definendo una visione dettagliata destinata a rendere l’Europa il primo continente climaticamente a impatto zero entro il 2050. Un programma destinato a salvaguardare la biodiversità del territorio, ad istituire un’economia circolare ed ad eliminare l’inquinamento. Allo stesso tempo l’obiettivo del piano è rafforzare la competitività dell’industria europea, garantendo una transizione giusta per le regioni e i lavoratori interessati. Con la presentazione del Green Deal europeo per voce della presidente della Commissione, le istituzioni sovranazionali si sono impegnate a presentare un piano completo, concreto e responsabile per ravvicinare l’obiettivo di riduzione delle emissioni dell’Unione europea entro il 2030.

Nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 17 settembre 2020, Ursula Von Der Leyen ha proposto contestualmente di fissare l’obiettivo di riduzione di emissioni al 55%, e di revisionare la legislazione dell’UE in materia di clima ed energia. La Commissione ha immediatamente recepito le linee guida e l’importanza di questa evoluzione ambientalista innanzitutto per il benessere dei cittadini, avviando i lavori per il Piano degli obiettivi dell’UE per il clima 2030.

Aggiornamento degli obiettivi: dal 60% entro il 2050 al 55% del 2030

Questo programma include sostanzialmente l’aggiornamento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2030 del 55 % (e non più del 40%) netto rispetto ai livelli del 1990. La nuova comunicazione si basa sulla valutazione d’impatto e su una consultazione pubblica avvenuta nella primavera del 2020, ma  tanto entusiasmo è consapevole di quanto l’attuale quadro politico sia insufficiente, che infatti prevede solamente una riduzione delle emissioni del 60% entro il 2050. D’altronde è essenziale integrare l’azione per il clima con fondi e programmi volti a garantire una transizione giusta. La Commissione Europea sostiene che il nuovo obiettivo, armonizzato con un quadro politico che ne consentisse l’attuazione in tutti i settori, renderebbe l’industria e le imprese europee all’avanguardia, concedendo un vantaggio competitivo e garantendo al contempo un approvvigionamento energetico certo e resiliente e benefici per la salute. 

Fit for 55: i punti dell’European New Deal

Per poter concretizzare i nuovi ambiziosi obiettivi, il 14 luglio 2021 la Commissione Europea ha presentato il pacchetto “Fit for 55“. Il programma contiene proposte legislative per rivedere il quadro del piano dell’UE per il clima 2030. Le nuove linee operative comprendono la legislazione sulla condivisione dello sforzo, sull’uso del suolo e della silvicoltura, sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica, sugli standard di emissione per i veicoli e sulla direttiva relativa alla tassazione dell’energia.

Innanzitutto la Commissione propone di rafforzare il sistema di scambio di quote di emissione (ETS), estendendolo anche al settore marittimo e riducendo nel tempo le quote gratuite assegnate alle compagnie aeree. Dal 2025 è prevista l’introduzione di un nuovo sistema di scambio di quote di emissioni per il trasporto stradale e per gli edifici, integrato da un nuovo fondo sociale con un fondo di 72,2 miliardi di euro per affrontare i suoi impatti sociali. Il pacchetto prevede anche una nuova legislazione per incentivare il ricorso a carburanti puliti per il trasporto marittimo e aereo. Per garantire un prezzo equo delle emissioni di gas a effetto serra associate alle merci importate, la Commissione propone un nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere.

Iniziative del “Fit for 55”

Ecco le iniziative adottate dalla Commissione e comunicate il 14 luglio 2021 sotto forma del pacchetto Fit for 55:

  • Revisione del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS), compresi il settore marittimo, aereo, nonché una proposta per l’ETS come risorsa propria;
  • Adeguamento alle frontiere del carbonio (CBAM) e una proposta per il CBAM come risorsa propria;
  • Regolamento sulla condivisione degli sforzi; 
  • Revisione della direttiva sulla tassazione energetica;
  • Modifica alla direttiva sulle energie rinnovabili per raggiungere il nuovo obiettivo climatico fissato al 2030;
  • Aggiornamento della direttiva sull’efficienza energetica per attuare l’obiettivo climatico fissato al 2030;
  • Revisione del regolamento sull’inclusione delle emissioni e degli assorbimenti di gas a effetto serra derivanti dall’uso del suolo, dal cambiamento di uso del suolo e dalla silvicoltura;
  • Revisione della direttiva sulla realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi;
  • Revisione del regolamento che fissa gli standard di prestazione delle emissioni di CO₂ per le nuove autovetture leggere. 

All’elenco iniziale del pacchetto Fit for 55 è stata aggiunta inoltre una proposta di un nuovo fondo sociale per il clima ed è stata strategia inclusa nelle linee guida anche una revisione della politica forestale dell’UE. Le seguenti iniziative sono annunciate per il quarto trimestre (Q4) del 2021:

  • Ridurre le emissioni di metano nel settore energetico;
  • Revisione della prestazione energetica della Direttiva Edifici;
  • Revisione del Terzo Pacchetto Energia per il gas e per regolamentare i mercati competitivi del gas decarbonizzato.

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