Cosa insegna l’esperienza di Notre Dame ad un Travel Manager?

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Il viaggio ha sempre rappresentato una parte essenziale della mia vita, e dopo ogni viaggio sono sempre tornata diversa perché più ricca. Così è stato naturale scegliere di occuparmi di viaggi anche a livello lavorativo, mettendo la mia passione e il mio percorso di crescita professionale come travel manager a disposizione dell’azienda per cui lavoro.

Il viaggio a Parigi programmato per metà aprile è il momento che ogni anno ci regaliamo con un gruppo di amiche storiche, collaudate e soprattutto appassionate di viaggi.

Notre Dame in fiamme: “evacuer la gare!”

Questa volta il destino ci ha portate a trovarci improvvisamente davanti agli occhi una scena surreale: stiamo per entrare alla fermata RER di St.Michel Notre Dame quando una coltre di fumo nero richiama la nostra attenzione…..e ci porta ad alzare gli occhi al cielo, alla vista di quel fuoco sul tetto di Notre Dame che ci paralizza, lasciandoci giusto il tempo di realizzare che qualcosa di drammatico sta accadendo davanti a noi.

Ma il tempo corre, e con questo stato d’animo e Notre Dame negli occhi, raggiungiamo in fretta il binario: ed è lì, mentre attendiamo il treno,  che arriva l’annuncio: évacuer la gare!!

Gli imprevisti verso la corsa all’aeroporto

In quel momento non c’è tempo per capire, ma solo per eseguire un’istruzione chiara e perentoria. Ammetto che per un momento il panico è forte, ma è questione di un attimo, l’istante successivo è per pensare a come arrivare in aeroporto, uscendo da una zona dove il traffico è già congestionato, dove i mezzi pubblici sono inutilizzabili, l’unico pensiero in quel momento è di tentare di raggiungere l’aeroporto con un taxi, nella speranza che ci possa raggiungere.

Così contatto l’hotel per chiedere supporto, e nei 10 minuti necessari per arrivarci a piedi, riesce a raggiungerci un mezzo:  il taxista parte alla volta di Charles de Gaulle sperando di arrivare in tempo,  cambia più volte percorso per evitare i punti in cui la circolazione è bloccata, e riesce a portarci a destinazione giusto in tempo per l’imbarco.

Durante il tragitto (ci impiegheremo un’ora circa) c’è solo spazio per l’ascolto in silenzio degli aggiornamenti via radio ….e dei nostri mille pensieri…. Uno tra questi è il fatto che l’esperienza insegna e, dal mio punto di vista, va condivisa.

Perché il problema più grande è stato quello di dover decidere in fretta,  nel momento in cui lo stress emotivo era così forte da paralizzarti.

Una volta messe in una situazione di sicurezza, era importante riuscire ad attivare il famoso piano B per risolvere la situazione. Così ho pensato a come utilizzare questa esperienza per i miei colleghi, alla necessità di avere tutte le informazioni necessarie a portata di mano che li possano aiutare in situazione simili, e alle protezioni da attivare in caso di imprevisti ed emergenze.

Quali? e Come?

Gestire le emergenze con una app

Un’app per prenotare i taxi. La tecnologia aiuta: le app permettono di organizzarsi meglio, di avere risorse utili per gestire gli imprevisti e di essere più sicuri per tutta la durata della trasferta.

Contatti sempre a portata di mano

I contatti giusti disponibili, ad esempio quello dell’hotel dove si soggiorna o si è appena soggiornato.Si è rivelato nel nostro caso davvero utile, essendo clienti abbiamo avuto un supporto eccezionale e la velocità con cui hanno reagito alla nostra richiesta è stata determinante.

L’importanza della formazione al personale viaggiante

La formazione del personale viaggiante, che non deve considerare solo aspetti tecnici, ma anche aspetti legati alle capacità comunicative (sempre molto utili per viaggiare), la gestione dello stress e dell’imprevisto, perché la tecnologia non può tutto, va integrata dalle nostre conoscenze e dalla nostra formazione.

Maggiore flessibilità

La possibilità di acquistare in autonomia un nuovo biglietto aereo per il primo volo successivo disponibile,  nel caso in cui l’emergenza abbia impedito di arrivare in tempo per l’imbarco, e la causa del mancato imbarco non sia riconducibile alla compagnia aerea, nonché di richiedere il rimborso del biglietto inutilizzato.

Questi sono solo alcuni esempi, un’analisi approfondita e il confronto con altre esperienze simili potrà essere la base per la costruzione di una procedura di gestione emergenze più completa ed esaustiva.

Concludo queste poche righe con il pensiero che viaggiare rimane senza dubbio uno dei piaceri della vita, e anche gli imprevisti sono un’occasione per conoscere noi stessi e il mondo che ci circonda!

Buon Viaggio a tutti!!

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