Cybersecurity 2018, il turismo è a rischio. Le previsioni di Raoul Chiesa

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“Data breach, violazioni di dati personali e sensibili, incidenti informatici di più tipi, dai meno gravi a quelli eclatanti, ma anche una sorta di escalation delle tecniche di attacco ed una evoluzione degli impatti: da quelli che si chiamano “soft impact” inizieremo a scoprire quanto gli “hard impact” possano avere ripercussioni a livello fisico e non solo virtuale, andando a toccare ed influendo negativamente sugli aspetti sociali, sulle nostre vite e le nostre abitudini” . Iniziano così le previsioni di Raul Chiesa Presidente di Security Brokers: si occupa professionalmente di cyber crime e di sicurezza informatica ad alto livello, collaborando in moltissimi progetti nazionali ed internazionali ed è consulente esterno presso l’UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute).

I  punti indicati da Chiesa riguardano:

1. Hardware hacking

2. Finance & Banking

3. Crypto Currency

4. SCADA & Automazione Industriale

5. Information Warfare

6. Cyber Espionage

7. Furti massivi di dati personali ed impatto del GDPR

8. Internet delle Cose (IoT)

9. Automotive

10. Mobile

11. Sanità (Health ed e-health)

12. Turismo (Viaggi ed Hospitality)

13. Droni

 

Il Turismo si posiziona al 12° posto per la Cybercrime 2018

Chiesa ha indicato, per questo comparto che “Se viaggi, hai i soldi per farlo”.  Questo è solo uno degli assiomi recentemente utilizzati dal Cybercrime. Nel caso dei viaggi per turismo il Cybercrime é interessato ai nostri documenti (passaporti, patenti auto ecc) ed ovviamente alle nostre carte di credito e debito, mentre nel caso dei viaggi d’affari i cyber criminali da un paio di anni hanno compreso come sia molto più semplice rubare informazioni sensibili, piani industriali e proprietà intellettuale ai top manager ed agli ingegneri quando questi si collegano da hotel, B&B e guest house, senza quindi essere protetti dai sofisticati sistemi di difesa che, normalmente, sono presenti in azienda.

“Turisti per caso” più a rischio

“A questo si sommano – a poi aggiunto Raoul Chiesa –  frodi più classiche e di livello inferiore, come l’affitto di appartamenti inesistenti in finti annunci (o non di proprietà dell’inserzionista), alle quali abbiamo già assistito negli anni passati e che prevedo, senza alcun dubbio, aumenteranno nel corso del 2018 per un semplice motivo: il numero di navigatori aumenta ogni giorno anche nel nostro Paese, aprendosi sempre più non solo ai Millennial ed alla nascente Generation Z, ma, anche e soprattutto ai “turisti per caso” di una certa età, ovviamente meno informati ad un utilizzo sicuro ed attento delle moderne tecnologie, ma anche a target più puntuali come i Tour Operator e le Agenzie di Viaggio”

Le truffe per i viaggiatori d’affari

Ma aumenteranno anche le Truffe per i viaggiatori d’affari. Di questo ne abbiamo parlato qualche settimana fa con Raoul Chiesa e prossimamente ci racconterà una storia incredibile che sta capitando in questo periodo a molti viaggiatori. Continua a seguirci!

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