Chi è il Mobility Manager di area e cosa fa

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Il Mobility Manager di Area è la figura professionale che coordina i Mobility Manager Aziendali del territorio. Ecco i suoi compiti e le sue responsabilità.

Il Mobility Manager Aziendale non ha quasi più segreti per i nostri lettori; in diversi articoli abbiamo ampiamente descritto le attività e le responsabilità di questa figura professionale. Ma chi è invece il Mobility Manager di Area? Diversi decreti ministeriali hanno progressivamente definito requisiti, compiti e responsabilità di un ruolo che oggi è al centro della conversione sostenibile del territorio. Che cosa fa e in che maniera si relaziona al Mobility Manager di azienda? Quali sono le sue attività? Chi sceglie il Mobility Manager di Area? Scopriamolo insieme. 

Chi è il Mobility Manager di Area

Il Decreto Ronchi che nel 1998 stabilì l’obbligatorietà del Mobility Manager Aziendale per determinate tipologie di imprese, prevedeva l’istituzione della stessa figura anche per gli enti pubblici. Il Decreto Ministeriale del 12 maggio 2021, che ha esteso l’obbligo di questa figura professionale alle aziende con più di 100 dipendenti, lo ha fatto anche per gli uffici del settore pubblico con più di 100 dipendenti e ubicate in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di provincia. Il decreto del 2021 definisce il Mobility Manager come una figura con “funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione” delle azioni di mobilità sostenibile. La nomina di questa figura è obbligatoria anche per accedere ai diversi bandi messi a disposizione dal Ministero della Transizione Ecologica ed il Ministro dell’Istruzione.

In altre parole, per sintetizzare, possiamo dire che oggi il Mobility Manager Aziendale è affiancato per legge dal Mobility Manager di Area presso le pubbliche amministrazioni che gestiscono territori con più di 50.000 abitanti. Inoltre il decreto definisce tale ruolo come una figura con “funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione” delle azioni di mobilità sostenibile. Se i privati possono affidarsi a dei professionisti esterni, i comuni sono tenuti invece a scegliere il responsabile all’interno del personale già in ruolo. Potrebbe trattarsi della stessa persona che rivestiva l’incarico prima del D.I. 179/2021, ma a condizione che rispetti i requisiti previsti dall’articolo 7 comma 1 del citato decreto.

Cosa fa il Mobility Manager di Area

Si tratta di una figura altamente specializzata e che richiede diverse competenze trasversali; i suoi compiti sono parzialmente diversi rispetto a quelli del collega aziendale. Ad esempio spetta a lui promuovere una logica di rete tra l’amministrazione comunale e le aziende attive sul territorio e proprio a lui i corrispettivi aziendali devono inviare i PSCL entro il 31 dicembre di ogni anno.

Il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 20 dicembre 2000, che riguardava i finanziamenti ai comuni per il governo della domanda di mobilità, inseriva il Mobility Manager di Area come risorsa all’interno della struttura di supporto comunale e prevedeva per questa professione i seguenti compiti:

  • promuovere attività di divulgazione e di formazione presso le aziende con sede nel territorio del comune e a tutti i partner interessati ai sensi del decreto;
  • assistere le aziende nella redazione annuale del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro;
  • favorire l’integrazione tra i PSCL redatti dalle singole aziende del territorio e le politiche di amministrazione comunale;
  • verificare, con il supporto delle aziende fornitrici dei servizi di mobilità, soluzioni alternative su gomma e ferro. L’obiettivo è migliorare l’integrazione delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto tradizionali e innovativi in direzione della sostenibilità;
  • incentivare la cultura del mobility sharing;
  • fornire supporto tecnico per la definizione dei criteri e delle modalità per l’erogazione di fondi pubblici e incentivi destinati a progetti di mobilità sostenibile;
  • monitorare l’andamento e gli effetti delle misure messe in atto sia sul traffico cittadino che in termini di sostenibilità ambientale.

Il Decreto Ministeriale del 12 maggio 2021 ha recentemente incrementato le funzioni del Mobility Manager di Area. Le nuove responsabilità includono:

  • organizzare azioni di mediazione tra i Mobility Manager Aziendali della zona con lo scopo di sviluppare le best practice da seguire in futuro per la collaborazione tra gli attori del territorio. Le attività di raccordo tra i Mobility Manager includono ad esempio riunioni periodiche e seminari; 
  • assicurare supporto al Comune di riferimento nella definizione e nell’implementazione di politiche di mobilità sostenibile;
  • acquisire dati relativi agli orari di ingresso ed uscita dei dipendenti e degli studenti forniti da Mobility Manager Aziendali e Scolastici, oltre al punto di partenza e alla destinazione degli spostamenti;
  • comunicare i dati raccolti dai Mobility Manager del territorio agli enti che gestiscono i servizi pubblici di trasporto sia comunali che regionali. 

Oggi il Mobility Manager d’Area non è più semplicemente una figura prevista da un intreccio di decreti e norme succedutesi nel tempo. Infatti questo ruolo è diventato un punto di riferimento, una chiave di volta nella svolta sostenibile della smart mobility che sempre più realtà, pubbliche e no, hanno scelto di includere nella propria agenda futura. 

Il Mobility Manager di Area fornisce supporto ai colleghi aziendali, enti e scuole alle prese con la stesura e la revisione periodica dei vari Piani degli Spostamenti Casa Lavoro che devono tener conto di politiche comunali relative a trasporti e urbanistica.

Scoprite anche l’importanza del Travel Mobility Manager d’azienda.

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